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Revisione Aziendale Lezione del 02.04.2015 Il Sistema di controllo interno.

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Presentazione sul tema: "Revisione Aziendale Lezione del 02.04.2015 Il Sistema di controllo interno."— Transcript della presentazione:

1 Revisione Aziendale Lezione del 02.04.2015 Il Sistema di controllo interno

2 L’INSIEME DELLE DIRETTIVE, DELLE PROCEDURE E DELLE TECNICHE ADOTTATE DALL’AZIENDA ALLO SCOPO DI RAGGIUNGERE I SEGUENTI OBIETTIVI (Doc. 3.1 CNDC & R): è CONFORMITÀ DELL’ATTIVITÀ DEGLI ORGANI AZIENDALI ALL’OGGETTO CHE L’IMPRESA SI PROPONE DI CONSEGUIRE ED ALLE POLITICHE IMPARTITE DALLA DIREZIONE è SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE è AFFIDABILITÀ DEI DATI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

3 Il documento 400: il rischio di revisione Il documento n. 400 dei principi pone l’accento sull’importanza della comprensione del S.C.I. per la valutazione del rischio di revisione e le sue principali componenti: rischio inerente, rischio di controllo e rischio di individuazione. Rischio di revisione Rischio di errore materiale Rischio di individuazione Rischio inerente Rischio di controllo

4 Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno I nuovi principi di revisione: Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno Obiettivi del controllo interno:  tutte le operazioni effettuate devono essere autorizzate, a livello generale o specifico, dai dirigenti responsabili;  tutte le operazioni devono essere registrate tempestivamente e per il loro corretto ammontare, nei conti appropriati e nel periodo contabile di competenza;

5 Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno I nuovi principi di revisione: Doc. 400 - La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno Obiettivi del controllo interno:  l'accesso ai beni aziendali e alle relative registrazioni va limitato tramite un sistema di autorizzazioni;  deve essere verificata periodicamente l'esistenza fisica dei beni e comparata con quella contabile; eventuali differenze devono essere indagate, e appropriate azioni intraprese.

6 Guida Operativa sulla vigilanza del Sistema di controllo interno 1. Gli obiettivi del controllo interno 2. I soggetti coinvolti 3. L’attività di vigilanza

7 1. Gli obiettivi del controllo interno (Guida Operativa Vigilanza Collegio Sindacale)  presidio della economicità (efficacia ed efficienza) delle operazioni aziendali in conformità alle strategie, obiettivi e politiche aziendali, ai fini anche della salvaguardia del patrimonio aziendale  presidio della attendibilità del sistema informativo aziendale  presidio del rispetto della normativa applicabile all’attività dell’impresa

8 Presidio dell’attendibilità del sistema informativo aziendale  sia per le sue componenti finalizzate alla predisposizione del bilancio destinato alla pubblicazione  sia per quelle finalizzate alla predisposizione del reporting gestionale interno

9 2. I soggetti coinvolti  l’Alta Direzione, il Comitato per il controllo interno (dove esiste) e i responsabili delle unità operative aziendali  il Controllo di gestione  l’Internal Auditing (revisione interna)  la Società di Revisione  il Collegio Sindacale

10 3. L’attività di vigilanza  attività continua di monitoraggio sull’operatività del sistema di controllo interno, anche mediante incontri con gli altri soggetti interni ed esterni coinvolti, e valutazione dei punti di debolezza  predisposizione e aggiornamento di un documento di autovalutazione del profilo del sistema di controllo interno e del rischio aziendale

11 Il documento 315: l’ottica internazionale Il nuovo Principio di Revisione 315, definisce il SCI prendendo spunto dal CoSO Report (ovvero, il SCI di riferimento a livello internazionale) Tale SCI, si compone dei seguenti elementi: 1)Ambiente di controllo; 2)Valutazione del rischio; 3)Sistema informativo; 4)Attività di controllo; 5)Monitoraggio.

12 4 CONTROLLI GENERALI INSIEME DI PROCEDURE E TECNICHE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO CHE CONCORRONO A DETERMINARE L’AFFIDABILITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA. TIPI DI CONTROLLI 4 CONTROLLI SPECIFICI

13 la struttura organizzativa aziendale; l’organizzazione della funzione contabile; la protezione dei beni materiali ed immateriali; l’attività di revisione interna (nel caso in cui le dimensioni e/o l’attività dell’azienda giustifichino la presenza di una revisione interna). CONTROLLI GENERALI Riguardano:

14  struttura commisurata alla dimensione, alla natura e all’oggetto sociale;  ruoli e responsabilità formalizzati e rispettati;  adeguata segregazione di funzioni;  procedure e direttive aziendali definite e documentate;  personale sufficiente e competente. CONTROLLI GENERALI STRUTTURA ORGANIZZATIVA AZIENDALE

15 CONTROLLI GENERALI ORGANIZZAZIONE DELLA FUNZIONE CONTABILE  adeguate analisi e comparazioni dei dati di contabilità;  procedure contabili e criteri di valutazione formalizzati e definiti;  personale addetto alla funzione contabile sufficiente e competente.

16 CONTROLLI GENERALI PROTEZIONE DEI BENI MATERIALI ED IMMATERIALI Adeguate misure che limitano l’accesso ai beni aziendali (misure per la protezione delle informazioni; misure per la protezione dell’edificio e dei locali destinati all’EDP; misure di controllo della reale funzionalità ed efficacia delle procedure e delle tecniche di protezione predisposte; misure di copertura economica)

17 CONTROLLI GENERALI ATTIVITA’ DI REVISIONE INTERNA Funzione di revisione interna tale da assicurare:  affidabilità e integrità delle informazioni;  conformità dell’operato delle funzioni aziendali alle direttive aziendali vigenti; aziendali alle direttive aziendali vigenti;  salvaguardia del patrimonio;  uso economico ed efficiente delle risorse aziendali. aziendali.

18 INSIEME DI PROCEDURE E TECNICHE DI CARATTERE OPERATIVO CHE CONCORRONO A RENDERE AFFIDABILE UNA SPECIFICA VOCE DI BILANCIO O UNO SPECIFICO CICLO AZIENDALE. CONTROLLI SPECIFICI

19 CICLI AZIENDALI PCICLO ATTIVO (VENDITE – CREDITI – INCASSI) PCICLO PASSIVO (ACQUISTI – DEBITI – PAGAMENTI) PCICLO MAGAZZINO - PRODUZIONE PCICLO FINANZIARIO (CASSA – BANCHE) PCICLO IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI PCICLO PERSONALE (RETRIBUZIONI)

20 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione OperativeRiguardano i servizi e le attività necessarie alla gestione - Servizio commerciale - Servizio acquisti - Produzione - Pubblicità

21 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione Protettive e di Conservazione Interessano tutti gli organi aziendali che gestiscono i beni e ne assumono la protezione fisica - Cassa - Magazzino - Manutenzioni - Impianti

22 CONTROLLI SPECIFICI SULLE PERSONE (SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI) Tipologia di funzioni Descrizione Informativo- contabili registrazione delle operazioni di gestione dei flussi e di inventario del patrimonio e delle risorse. - Contabilità generale - Contabilità analitica - Controllo budgetario - Statistiche

23 CONTROLLI SPECIFICI SUI DATI Possono articolarsi in: CONTROLLI SUI DATI IN ENTRATA: per fornire una ragionevole sicurezza che i dati ricevuti per essere elaborati siano preventivamente autorizzati, intelligibili e non alterati (es: match ordini-bolle-fatture) CONTROLLI SULLE ELABORAZIONI: per fornire una ragionevole sicurezza che il processo elaborativo sia corretto e conforme alle procedure approvate (es: verifica correttezza procedura di calcolo ammortamenti) CONTROLLI SUI RISULTATI: per fornire con ragionevole sicurezza che i risultati prodotti siano corretti, coerenti con quelli prodotti precedentemente (es: quadratura volume di affari IVA con fatturato da co.ge)


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