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PubblicatoAnna Maria Damiano Modificato 8 anni fa
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IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE per Il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ATTIVITÀ LABORATORIALI - FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI BERGAMO aprile – maggio 2016 Lorena Peccolo
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traccia delle attività di laboratorio 1 - come accedere a “Scuola in chiaro” e prendere visione del RAV e del Piano di miglioramento collocato all’interno del Piano triennale di ogni scuola: visione del RAV di una scuola 2- le motivazioni della valutazione di sistema 3 - l’impianto del sistema di valutazione nazionale: - i riferimenti normativi - il processo a livello di scuola - l’analisi dei dati Invalsi: esempio 4 - le attività di miglioramento: dall’autovalutazione al processo di miglioramento alla rendicontazione dei risultati Lavoro in gruppi: analisi di caso
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Come definiamo la qualità della scuola Come definiamo la qualità dell’apprendimento Mappa delle idee dei docenti
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Perché sono stati studiati e implementati sistemi nazionali di valutazione? Le ricerche sulle scuole efficaci già dagli anni ‘80
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Sviluppo degli studi psicopedagogici sul processo di apprendimento Esiti delle ricerche sul rapporto tra livelli di conoscenza e sviluppo sociale ed economico Necessità di superare iniquità sociali e garanzia di opportunità per ciascuno
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Ruolo centrale della scuola nello sviluppo delle democrazie (società della conoscenza – sfide della complessità ) Sviluppo delle tecnologie per il trattamento di enormi quantità di dati Aumento della richiesta della qualità dei servizi pubblici e loro personalizzazione
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Si conoscono i molti fattori che condizionano l’apprendimento “prima” e “fuori” dell’aula Si riconosce un buon apprendimento dalle competenze che produce E’ certo che un buon apprendimento deriva da un buon insegnamento e da buona organizzazione nella scuola del processo di ins.-apprendimento Ma quale relazione tra esiti apprendimenti ed efficacia dell’insegnamento
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In Italia: rapporto tra autonomia e rendicontazione degli esiti formativi La scuola è un ambiente organizzato per l’apprendimento: non è indifferente agli esiti formativi dei singoli alunni, se ne fa carico e opera scelte La scuola è un servizio pubblico di grande rilevanza per la comunità rende conto della realizzazione del suoi compiti istituzionali Esperienze precedenti: Vales e VSQ Bilancio sociale
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L’impianto normativo DPR 80 /2013 - Art. 6 Procedimento di valutazione Il procedimento di valutazione si sviluppa in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite
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Gli obiettivi e l’organizzazione (art.2) Miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti Supporto ai direttori generali degli USR nella valutazione dei dirigenti scolastici Priorità strategiche definite dal Ministro con linee guida l’Invalsi tiene il coordinamento funzionale e definisce le modalità tecnico-scientifiche della valutazione
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Il procedimento di valutazione (art. 6) a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: 1)analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili -dal sistema informativo del Ministero, -delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, -oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; 2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, -secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, -formulazione di un piano di miglioramento;
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b ) valutazione esterna : 1) individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia; 2) visite dei nuclei 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei; c) azioni di miglioramento : definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi
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d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche : pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.
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La Valutazione del Dirigente Scolastico -Le azioni sono dirette anche a evidenziare le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche e formative direttamente riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale -I piani di miglioramento, con i risultati conseguiti dalle singole istituzioni scolastiche e formative, sono comunicati al direttore generale del competente Ufficio scolastico regionale, che ne tiene conto ai fini della individuazione degli obiettivi da assegnare al dirigente scolastico in sede di conferimento del successivo incarico e della valutazione.
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Direttiva n. 11/2014 - Priorità strategiche della valutazione La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: -alla riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico; -alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; -al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; -alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.
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Direttiva n. 11/2014 - Criteri generali per la valorizzazione delle scuole nel processo di autovalutazione Il Rapporto di autovalutazione esprime la capacità della scuola di compiere un'autentica autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione esiti di apprendimento con i processi organizzativi - didattici all'interno del contesto socio- culturale, di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento. Il Rapporto di autovalutazione consolida l'identità e l'autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.
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Direttiva n. 11/2014 Tutte le fasi previste si completeranno al termine dell'anno scolastico 2016-2017 con la pubblicazione da parte delle scuole di un primo rapporto di rendicontazione sociale nel portale "Scuola in chiaro", grazie al quale si diffonderanno i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e perseguiti negli anni precedenti, in una dimensione di trasparenza e di promozione del miglioramento del servizio alla comunità di appartenenza.
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Nota MIUR n. 7904 del 1 sett. 2015 È opportuno che l'azione sinergica del dirigente scolastico e del nucleo di valutazione sia finalizzata a: -favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell'intero processo di miglioramento; - valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel piano; -incoraggiare la riflessione dell'intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione; - promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale.
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Orientamenti per la predisposizione del PdM La predisposizione del PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla scuola nel RAV e si attua tenendo conto di alcuni passaggi A -Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento B - Pianificare le azioni C- Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM D - Documentare l'attività del nucleo di valutazione
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Il MIUR, per comprendere come le istruzioni scolastiche nella loro autonomia promuoveranno il miglioramento, è interessato a monitorare i passaggi più significativi. Per questo sono state predisposte alcune semplici tabelle: 1. composizione nucleo 2. Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati 3. Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento 4. Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi 5. Azioni specifiche del dirigente scolastico 6. Risorse umane interne e relativi costi aggiuntivi 7. Risorse umane esterne e risorse strumentali 8. Consulenze esterne
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L’impianto del Rapporto di Autovalutazione di ogni scuola (RAV) I RISULTATI FORMATIVI Gli esiti della valutazione della scuola Gli esiti delle prove strutturate - Invalsi La certificazione delle competenze Gli esiti a distanza
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I processi di analisi e valutazione A – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE 1 – curricolo, progettazione e valutazione 2 – ambiente di apprendimento 3 – inclusione e differenziazione 4 - continuità e orientamento
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B - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE 5 – orientamento strategico e organizzativo della scuola 6 – sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 7 – integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
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RAV dati forniti alle scuole per l’analisi da Scuola in Chiaro – contesto (in parte) – risorse (in parte) – esiti (in parte) dalla restituzione dei test INVALSI – esiti test standardizzati di Italiano e Matematica dalla restituzione del Questionario Scuola – alcuni dati di contesto – alcuni dati relativi alle risorse – quasi tutti i dati relativi ai processi da altre fonti autonomamente reperite dalle scuole (questionari) – soprattutto dati di processo – dati relativi al clima interno – altri dati ritenuti rilevanti o significativi
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dati di contesto e risorse indicatoredescrizione Scuola in Chiaro Test Invalsi Quest. scuola 1.1.a.bpopolazione scolasticax 1.2.a.b.cterritorio e capitale socialex 1.3.risorse economiche e materiali 1.3.afinanziamentix 1.3.bedilizia e norme di sicurezzax 1.4risorse professionali 1.4.acaratteristiche degli insegnantix 1.4.bcaratteristiche del DSx
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esiti indicatoredescrizioneScuola in Chiaro Test Invalsi Quest. Scuola 2.1.aesiti degli scrutinix 2.1.btrasferimenti e abbandonix 2.2.arisultati degli studenti nei test INVALSIx 2.2.blivelli di apprendimento degli studentix 2.2.cvariabilità dei risultati fra le classix 2.4.aprosecuzione negli studi universitarix 2.4.bsuccesso negli studi universitarix 2.4.csuccesso negli studi secondari ii gradox 2.4.dinserimento nel mondo del lavorox
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processi indicatoredescrizioneScuola in Chiaro Test Invalsi Quest. Scuola 3.1.acurricolox 3.1.dprove strutturate per classi parallelex 3.2.adurata delle lezionix 3.2.borganizzazione orariax 3.2.depisodi problematicix 3.3.aattività di inclusionex 3.3.battività di recuperox 3.3.cattività di potenziamentox 3.4.aattività di continuitàx 3.4.battività di orientamentox 3.5orientamento strategico e organizzazionex 3.6sviluppo e valorizzazione risorse umanex 3.7integrazione con il territorio e rapporti …x
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dati che il sistema non fornisce indicatoredescrizioneQuest. Docenti Quest. studenti Quest. Genitori altri 2.3competenze chiave e di cittadinanza x 3.1.bpolitiche scolastichex 3.1.cprogettazione didatticax 3.2.cattività e strategie didattichexx 3.2.eclima scolasticoxxx 3.5.missione e obiettivi prioritarix 3.5.controllo dei processix 3.6.valorizzazione delle competenze x
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L. 107 – il Piano triennale dell’Offerta Formativa Attuazione autonomia: scelte progettuali e organizzative -Sviluppo triennale della progettazione in visione strategica realizzazione di obiettivi che la scuola identifica come prioritari tra quelli indicati sulla base del Rav e del Piano di miglioramento e sulla base delle richieste del territorio e dell’utenza in termini di priorità - assunzione di un’identità e missione coerente sul territorio Organico dell’autonomia (potenziato) Organizzazione flessibile e apertura della scuola in orario pomeridiano Obbligo di formazione dei docenti Alternanza scuola lavoro (400 ore ) Bonus - merito dei docenti Piano digitale Risorse Reti di scuole Profilo e valutazione del dirigente scolastico
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E’ istituito l’organico dell’autonomia, che comprende tutte le attività della scuola. Questa scelta si esercita all’interno delle risorse assegnate dal sistema e deve tendere alla realizzazione di obiettivi che la scuola identifica come prioritari fra: a)competenze linguistiche, anche tramite CLIL; b)competenze scientifiche e logico-matematiche; c) competenze musicali ed artistiche, anche attive; d)cittadinanza attiva e democratica, interculturalità, solidarietà, competenze giuridico- economiche, auto-imprenditorialità; e) sostenibilità ambientale e territorio; f) competenze nell’uso dei media e nelle tecniche relative; g) educazione motoria ed ad uno stile di vita sano, educazione alimentare; h) competenze digitali, pensiero computazionale, uso consapevole dei social network; i) metodologie laboratoriali; l)contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo, anche informatico, politiche di inclusione ed attenzione ai BES, individualizzazione del trattamento, collaborazione con altri enti; m) apertura al territorio; n) potenziamento dell’orario di apertura, riduzione nel numero degli alunni per classe; o) alternanza scuola-lavoro; p) valorizzazione percorsi formativi individualizzati; q) sviluppo di sistemi di premialità e valorizzazione del merito per gli studenti; r) potenziamento dell’italiano come seconda lingua, anche mediante collaborazioni esterne; s) sviluppo di attività di orientamento.
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