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PubblicatoLivia Corona Modificato 8 anni fa
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COMPETENZE INTERCULTURALI DOCENTI Pedagogia interculturale Prof.ssa Paola Dusi - Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria
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L’interculturale: un nuovo concetto Implica 3 PROSPETTIVE in rapporto al termine CULTURA: 1.SOGGETTIVISTICA. Pone in luce la relazione tra due individui, ciascuno riconosciuto nella sua unicità (sesso, età, appartenenze, storia personale, ecc.) e nel suo modo di interpretare/costruire la cultura di origine (cultura soggettiva). 1.INTERAZIONISTA. Si pone in evidenza la dimensione dell’interazione, del rapporto che si instaura tra i soggetti coinvolti (individuale o collettivo) invece che sull’altro. 1.SITUAZIONALE. Pone in luce il contesto storico, economico e politico in cui avviene l’interazione (gerarchia di culture; forze economiche; rappresentazioni dell’altro; attualità; mass media, ecc.) che influiscono/condizionano il rapporto. (Cohen Emerique, 2010)
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UN NUOVO PARADIGMA PER LA FORMAZIONE dei DOCENTI
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Pedagogia Interculturale Cambiare la nostra formae mentis INTERCULTURA Nuovo approccio a sé, al mondo e all’altro Co-costruzione di nuovi significati In questa direzione Centrale è il DECENTRAMENTO (di sé) Come via alla molteplicità di visioni Prospettive nuove generate dal confronto tra fonti del sapere diversa, Messa in relazione di storie, lingue, esperienze, scoperte La formazione dei professioni dell’educazione dovrebbe avere su questo fronte un ruolo più incisivo per lo smantellamento della rappresentazione di questo mondo (come mondo) diviso, Un ruolo di conciliazione, una dilatazione del Noi Perregaux, 2010:172
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Purpose of intercultural approaches 1.Allargamento conoscenze umanistiche per comprendere meglio i fenomeni dell’identità, dell’appartenenza, dell’alterità, dei rapporti di potere nei legami insegnante/allievi, insegnante/genitori 2.Strumenti teorici e didattici per praticare un approccio interculturale all’insegnamento- apprendimento 3.Sviluppo di competenze personali e interpersonali basato sul lavoro sui propri atteggiamenti e rappresentazioni x generare cambiamento di sé (cfr. Deardorff internal & esternal outcomes)
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FORMAZIONE di SE’ In questa ridefinizione sociale ed educativa, le poste in gioco sono alte. (...) La formazione dei futuri insegnanti ha un ruolo di primo piano se è vero che (…) l’incontro e l’esperienza dell’altro non sono né semplici né spontanei, ma esigono un lavoro su di sé, sull’identità, sulle relazioni con l’altro e con l’ambiente. (Abdallah- Pretceille, Porcher, 1998; Perregaux, 2010: 178)
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Formazione insegnanti 3 dimensioni fondamentali PROSPETTIVA INTERCULTURALE Acquisizione di conoscenze/contenuti: tematiche umane antropologiche – sociologiche – identitarie con particolare attenzione alla dimensione linguistica e comunicativa; Sviluppo di abilità professionali: analisi e ricerca in, interpretazione dei significati connessi e veicolati da una cultura (quindi da una lingua); didattica interculturale; la riflessività; Maturazione di atteggiamenti personali: acquisizione di un habitus interculturale dalla capacità di decentramento alla riduzione di stereotipi e pregiudizi; l’autoriflessività (su di sé e sulla propria esperienza)
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SVILUPPO PERSONALE “Chi insegna (…) è obbligato a far fronte ‘agli enigmi posti a volte dall’alterità’, decentrandosi rispetto al proprio ego, etno e socio-centrismo. A monte del curricolo, si pone dunque l’atteggiamento personale dell’insegnante. A partire da questi concetti, la formazione degli insegnanti deve essere ripensata su 3 assi: ampliamento delle conoscenze nelle scienze umane Costruzione di strumenti metodologico-didattici per insegnare le discipline in prospettiva interculturale Lo sviluppo personale, per modificare il quale l’insegnante lavora sui propri stereotipi e pregiudizi” (Santerini, 2004: 274) per “acquisire una sensibilità ai fattori culturali che possono riguardare la comunicazione e sviluppare le capacità di interazione in situazione di mescolanza sociale, culturale e linguistica” (Allemann-Ghionda, 1999: 19)
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COMPETENZE INTERCULTURALI PER DOCENTI - INTERPRETARE LE CULTURE -RIDURRE E GESTIRE I PREGIUDIZI - TROVARE ORIZZONTI CONDIVISI
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INTERPRETARE LE CULTURE Elementi chiave GENERA NARRAZIONI Fa emergere il p.d.v. dell’altro ma non in forma oppositiva ad altri pdv Promuove il racconto di sé, la narrazione di esperienze Monitora l’evolversi di narrazioni e di relazioni nel tempo Fa emergere e aiuta a riconoscere le diverse istanze e credenze tra gli interlocutori Reperisce e fornisce informazioni adeguate su credenze e tradizioni popolari altrui Si sofferma anche su aspetti percepiti come superficiali o inutili Tollera lo sconcerto, il rifiuto, il fastidio, il non capire Regge l’incertezza e dà tempo alle persone e alle narrazioni DIVERGE X CONVERGERE Non banalizza le posizioni percepite come divergenti o differenti e le assume come significative Assume la significativà delle posizioni percepite come differenti Riporta l’usanza a pratiche similari nostrane x analogia CONTESTUALIZZA Sposta la riflessione sui soggetti (il bambino Giorgio) nei loro contesti di vita e non sul loro essere rappresentanti di tipologie di gruppi + ampi Situa le storie e le persone nei loro contesti specifici riconoscendone i significati culturali e sociali (famiglia, soggetti a supporto della famiglia, quartiere, comunità territoriale, scuola, gruppo docenti, gruppi sociali) Contestualizza gesti, azioni, espressioni in relazione alla storia e alle esperienze vissute Sceglie come intervenire in base al tempo che ha a disposizione e ai ruoli in gioco
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INTERPRETARE LE CULTURE questa competenza permette di Ascoltare persone e gruppi Generare narrazioni che permettono alle persone di esprimere gli elementi significativi delle proprie culture Individuare elementi di differenza e poi elementi di comunanza tra le culture Contestualizzare l’interpretazione nella realtà in cui avviene l’incontro
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RIDURRE E GESTIRE I PREGIUDIZI Elementi chiave RICONOSCE IL PREGIUDIZIO Riconosce le forme di pregiudizio esplicite e latenti De-etnicizza sguardi e letture andando di là da simboli CULTURALI/RELIGIOSI più evidenti Permette che il pregiudizio dell’altro emerga Accoglie il preg come pensiero dell’altro Sospende il proprio giudizio Tollera lo sconcerto, il rifiuto, il fastidio, il non capire SI DECENTRA Si mette nei panni dell’altro, Accompagna altri a ‘mettersi nei panni di’ Assume altri punti di vista x comprendere quanto sta accadendo: ‘e se fosse…’ Riconosce le contraddizioni presenti nel proprio sistema di riferimento SOGGETTIVIZZA Accompagna e conduce l’interlocutore dal generale (il pregiudizio) alla sua storia e al suo sistema di relazioni (xchè quel pregiudizio è significativo per te?) Sposta l’attenzione dal contenuto specifico del pregiudizio (il pregiudizio come attacco ai miei valori, alle mie credenze, alla mia storia..) alla dimensione relazionale o progettuale (che cosa significa quel pregiudizio nella nostra relazione e per proseguire…)
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UTILIZZARE CODICI COMUNICATIVI INTERCULTURALI questa competenza permette di Riconoscere codici comunicativi altrui e adattare i propri Ricercare codici nuovi per entrambi Stabilire condizioni comunicativi efficaci dal pdv interculturale, basate su decentramento, riconoscimento reciproco ed empatia Integrare forme comunicative diverse, valorizzando l’azione comune, l’espressione di emozioni e sentimenti, oltre che di pensieri e convinzioni,
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TROVARE ORIZZONTI CONDIVISI Competenza: Elementi chiave Cosa significa? Riconoscere il carattere dinamico e soggettivo delle culture, ridurre i pregiudizi ma anche e soprattutto, cercare un nuovo modo per comprendere e agire nella situazione conflittuale o potenzialmente tale. Quali competenze specifiche emergono? 1.Il professionista percepisce e riconosce il conflitto più o meno latente e le difficoltà emotive e relazionali che ne conseguono 1.Riconosce il rischio di ‘spostare il problema’, poiché riportando il conflitto o il problema su dimensioni formali o normative (voto, sgridata, ecc.) rischia di eludere il nodo critico, il significato di quanto sta accadendo per i soggetti coinvolti, è importante accogliere e interpretare i significati personali, culturali dei comportamenti e delle parole di chi si ha di fronte 1.Riflette: ricerca e richiama alla memoria episodi passati proprie e delle persone che ha di fronte per aiutare sé e gli altri ad entrare in una dinamica interculturale, contestualizzare gesti azioni espressioni, ricompresi in relazione a storie ed esperienze vissute dalle persone.
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TROVARE ORIZZONTI CONDIVISI SPECIFICHE DELLA COMPETENZA FA EMERGERE PREGIUDIZI Riconosce forme esplicite e latenti Permette l’emersione del pregiudizio dell’altro Accoglie il pregiudizio come pensiero dell’interlocutore che richiama altri pensieri, ipotesi, valori, emozioni CONTESTUALIZZA I CONFLITTI Percepisce i conflitti Sta nella situazione Prende tempo per comprendere Ricorda episodi precedenti Genera ricordi e rielaborazioni di esperienze precedenti Riconosce significati culturali e personali di posizioni e comportamenti percepiti come differenti RICERCA CONVERGENZE Regge l’incertezza dell’incomprensione/comprensione Assume le posizioni percepite come differenti senza rinunciare a proporre posizioni differenti o divergenti Riconsoce le differenze, ma ricerca gli elementi di somiglianza Ricerca riferimenti analoghi (il velo per le suore) Riporta usanze o abitudini differenti a pratiche più proprie: per analogia il non familiare a situazioni note Fa emergere, rende visibili ed esercita, in situazioni, valori e riferimenti etici comuni Ricerca possibili convergenze Monitora l’evolversi delle storie e delle relazioni nel tempo
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TROVARE ORIZZONTI CONDIVISI questa competenza permette di Ascoltare persone e gruppi Far emergere pregiudizi Contestualizzare i conflitti Ricercare convergenze tra i soggetti coinvolti nelle situazioni concrete
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Chi agisce le competenze interculturali SA ASCOLTARE Ascolta attivamente. Mentre ascolta, si pone domande su quanto sta accadendo, si chiede come interagire in situazione, cosa rilanciare, cosa specificare, ecc. Non si accontenta della prima intuizione o comprensione Attiva e supporta la comunicazione e l’interazione comunicativa per ottenere informazioni dirette dai soggetti interessati e/o da altri fonti attendibili per comprendere più a fondo Crea un clima emotivo favorevole curando la postura, l’abbigliamento, gli sguardi, ecc. Gestisce il conflitto interno Riconosce e controlla le proprie reazioni emotive e viscerali (delusione, rabbia, frustrazione, disagio..) Osserva e comprende la situazione cercando di cogliere e accogliere i tanti e diversi elementi presenti nel contesto Verifica il proprio pensiero e le proprie parole in base ai feedback dell’interlocutore
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