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Formazione docenti Mercoledì 16 marzo 2016 C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Spunti operativi per una scuola interculturale docenti:

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1 Formazione docenti Mercoledì 16 marzo 2016 C entro T erritoriale per l’ I nclusione Verdellino Spunti operativi per una scuola interculturale docenti: ELIANA MIGLIORATO MARINA FEDERICI

2 I N T E R C U L T U R A L E Scuola e prospettiva interculturale Assumere la DIVERSITA’ come paradigma dell’identità stessa della scuola per aprire l’intero sistema a tutte le differenze.

3 C’è ancora chi tende a…. dislessico disortografico disgrafico distratto svogliato discalculico borderline disinteressato “etichettare” per dire cosa manca rispetto all’alunno “normale”

4 Come può sentirsi un alunno “etichettato”? inadeguato inefficace incompreso stupido

5 FERMARE L’EFFETTO DOMINO

6 Obiettivo Aiutare l’alunno a trovare il miglior modo per essere efficace nel suo percorso di crescita

7 Scoprire i…… PUNTI DI FORZA

8 Quali ostacoli alla personalizzazione? “La norma mi dice che...”

9 LA NORMATIVA LE LEGGI ESISTONO

10 “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.” Costituzione – art. 3 comma 2

11 Legge n° 53 del 2003 Suggerisce di calibrare l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità dei bisogni educativi dei singoli alunni, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

12 Didattica personalizzata (nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento) varietà di metodologie e strategie didattiche promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno

13 COME? - uso di mediatori didattici (schemi, mappe, etc.) - attenzione agli stili di apprendimento - calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti promuovere un apprendimento significativo

14 Il più recente riferimento normativo è rappresentato dalla Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 e dalla conseguente Circolare Ministeriale n° 8 del 6 marzo 2013

15 Ribadisce quanto già espresso dalla Legge 53 del 2003 Viene ridefinito il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

16 Si legge chiaramente la responsabilità dei docenti “E’ compito doveroso dei Consigli di classe e dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.”

17 “Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.”

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19 Strumento indispensabile disponibilità al DIALOGO sereno, corretto e trasparente

20 PROF.SSA ELIANA MIGLIORATO “Come scegliere obiettivi e contenuti funzionali alla crescita formativa degli alunni”

21 Attraverso la Conoscenza

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23 Appuntamento a mercoledì 23 marzo 2016 Grazie per i contributi apportati

24 QUALI OSTACOLI ALLA PERSONALIZZAZIONE? - Classe come dispositivo “chiuso” - Pratiche burocratiche - Mancanza di tempo per confrontarsi con i colleghi - Tempo per organizzare “le innovazioni” - Docenti: atteggiamento, collaborazione, clima relazionale - Didattica-metodologia Mercoledì 16 marzo 2016 GRUPPO B Il gruppo in presenza riporta come criticità nel vissuto quotidiano: Cosa emerge dalle riflessione?


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