La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione.

Presentazione sul tema: "La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione."— Transcript della presentazione:

1 La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione.

2 Per morbosità si intende: Disabilità Asma Tumori Altre patologie croniche Sovrappeso e obesità HIV/AIDS Salute mentale Abuso e maltrattamento Gravidanza e IVG Incidenti sul lavoro

3 Disabilità L’ indagine Multiscopo dell’ ISTAT definisce disabile chi ha difficoltà gravi nell’espletare almeno una delle attività della vita quotidiana…

4 4 per mille dei bambini in età scolare (6 – 14 anni) con condizioni di disabilità significativa Note :impossibilità di rilevare disabilità sotto i 6 anni e disabilità mentale.

5 Asma Causa più frequente delle malattie croniche dell’infanzia ed è al primo posto tra le malattie croniche responsabili dell’ospedalizzazione dei bambini 8 – 10 % in età scolare Italia : prevalenza medio-bassa Incremento di eczema e rinite allergica

6 Tumori Incidenza complessiva 1990-2000: 14-15 per 100.000 età < 15 aa La situazione italiana relativa ai tumori infantili si colloca sulla soglia medio-bassa. 75% sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi per tutti i tumori maligni in Europa e in Italia

7 Altre patologie croniche Patologie rare con incidenza inferiore a 1 su 2000 Riguardano circa 1 bambino su 200 Tipici esempi : celiachia (1 su 200) talassemie talassemie fibrosi cistica fibrosi cistica Prevalenza di malattie croniche in età scolare è pari a 2.5 %

8 Sovrappeso e obesità Viene considerata la malattia del benessere Secondo una recente indagine: 36% dei bambini italiani a 9 anni risultano in sovrappeso di cui il 12 % risulta obeso

9 Un incidenza superiore di bambini in sovrappeso si riscontra soprattutto al sud. Cause : Squilibrate abitudini alimentari Stili di vita sedentari Livello socio-economico basso

10 Luogo Intervento proposto Casa Dieta salubre e attività fisica Limitare TV Scuola Attività motorie obbligatorie Refezione standard, eliminare merendine e snack Diffondere cibi salutari Città Promuovere la mobilità Mass media Diffondere la cultura dei cibi salutari Inserire etichette negli alimenti Proibire la pubblicità di alimenti per bambini Politica Uso della leva fiscale per incentivare o disincentivare l’uso dei diversi alimenti Cosa fare per l’obesità?

11 Salute mentale Data la difficoltà di rilevazione statistica su base nazionale si è comunque concordi nell’affermare che la prevalenza delle principali categorie diagnostiche è la seguente …….

12 Disturbo Disturbo Prevalenza Prevalenza Disturbi pervasivi dello sviluppo 0,8 % 0,8 % Disturbi apprendimento 5 – 6 % 5 – 6 % Disturbi severi del comportamento 1,6 % 1,6 % Depressione 8 % 8 % Anoressia 0,6 – 0,8 % 0,6 – 0,8 % Bulimia 1 – 2 % 1 – 2 % Suicidio 5,3 per 100.000 15-24 a

13 Abuso e maltrattamento Rilevazione asistematica per mancanza di : Disponibilità di servizi Competenze capaci Da un’inchiesta del CISMAI del 1997 ricaviamo che: 5 per mille bambini vittime di abuso sessuale/ maltrattamento Di cui 16 % abuso sessuale

14 HIV/AIDS Nell’ Unione Europea (1995-1997) si è riscontrato un’incidenza in età pediatrica di HIV pari a 4 casi per milione contro i 6.2 casi per milione del contesto mondiale Drastica riduzione nuovi casi di HIV/AIDS pediatrico: Si è passati da 83 casi nel 1995 a 19 nel 1998

15 Prevalenza dell’aids nel mondo

16 Gravidanze e IVG In Italia il 5.3 per mille di gravidanze si registra in donne con età inferiore ai 20 anni, di cui l’ IVG è del 5.9 per mille Il dato italiano è uno dei più bassi in Europa anche se un lieve aumento è stato registrato in alcune città da attribuirsi a ragazze extracomunitarie

17 X 1000

18 Incidenti sul lavoro Problematica nel complesso minore, ma abitualmente trascurata Incidenza di infortuni significativi sul lavoro è del 1 per mille ragazzi al di sotto dei 18 anni contro il 2 – 4 per mille ragazzi di età compresa tra i 14 - 17 anni Note: dati da lavoro sommerso non disponibile

19 Conclusioni Alla prevenzione e al controllo di queste condizioni vanno riservate risorse quantitativamente e qualitativamente maggiori che in passato, con obiettivi differenziati

20 UNA PRODUZIONE DI Iardino Ada Iardino Ada Esposito Maria Gerarda Esposito Maria Gerarda Nappi AnnaLisa Nappi AnnaLisa Marciano Fabiana Marciano Fabiana Ciampa Rita Ciampa Rita Anastasio Concetta Anastasio Concetta