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PubblicatoStefano Giordani Modificato 8 anni fa
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SEMINARIO “La cartella sociale informatizzata: stumento per il sistema informativo-statistico delle Regioni” Relazione di: A.S. Giovanna TRESSO “L’esperienza del Piemonte” 25-26 maggio 2006 Trieste
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo PREMESSA A quasi 15 anni dallo sviluppo della prima cartella sociale informatizzata oggi almeno l’80% dei servizi sociali hanno adottato una cartella sociale informatizzata. Grazie al seminario possiamo confrontarci con le altre regioni: fare il punto della situazione e individuare alcune strategie per il futuro Siss sia a livello regionale che nazionale. Visto il tempo a disposizione non presenterò nel dettaglio il SW regionale ma cercherò di presentare: il ruolo sostenuto dalla regione in questi anni le caratteristiche comuni dei modelli presenti in piemonte i possibili sviluppi futuri.
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Lo sviluppo della cartella sociale informatizzata Si possono individuare alcune fasi: 1988-91 = Sperimentazione cartella e I Seminario 1993 = I Corso di Formazione/Finanziamento Enti 1993-2000 = Diffusione sul territorio/differenziazione dei modelli 2000 = II Seminario e avvio dei flussi informativi: Relazione e Rendiconto finanziario 2005 = II Corso di Formazione/III Seminario/Definizione del Glossario
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA Cosa voleva dire per quegli anni proporre una cartella informatizzata? Non c’erano modelli a cui rifarsi C’erano problematiche informative e culturali = assenza di regole, resistenza all’uso del PC / diverse organizzazione dei servizi C’erano problematiche tecnologiche = PC agli inizi, il primo modello su DBIII/Clipper
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA La fase sperimentale del progetto, che vide coinvolte all’inizio circa 20 persone impegnate in un gruppo di lavoro, è durata circa tre anni dal giugno 1988. Cosa si intende per “cartella automatizzata dei servizi sociali di base” emerge chiaramente dagli atti di presentazione della sperimentazione (ottobre 1991):
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA “La cartella, da sempre lo strumento professionale per eccellenza dell’Assistente Sociale, assume in questo contesto un valore particolare: è uno dei componenti il sistema informativo di esercizio e di governo e può rappresentare uno strumento valido per rispondere alle mutate esigenze del Servizio Sociale di base....... Inoltre la cartella.......... si inserisce nel quadro più ampio della documentazione socio- sanitaria.” “La cartella da una parte ha una particolare valenza informativa prevedendo (o potenzialmente prevedendo) la gestione di una quota rilevante dei dati del servizio socio-assistenziale e dall’altro è lo strumento utilizzato dal maggior numero di operatori”
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA Quindi lo scopo principale del gruppo è stato quello di realizzare una cartella automatizzata che fosse nel contempo, strumento di lavoro per gli operatori di base e strumento di interscambio informativo tra i diversi livelli del sistema. Il fine ultimo è stato e rimane quello di realizzare il sistema informativo socio assistenziale nella Regione Piemonte nel quale la cartella assuma il ruolo di fonte primaria essenziale delle diverse informazioni disponibili e ai diversi livelli del sistema (Regione, USSL, distretto) Conclusa la fase sperimentale, in cui il ruolo regionale è stato soprattutto di coordinamento e di stimolo, la procedura è stata messa a disposizione dei servizi sociali.
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Scelte di base per la cartella STRUMENTO PROFESSIONALE CARTELLA DEL NUCLEO/ASSISTITO TABELLE A DUE LIVELLI DI CODIFICA (regionale e locale) COMPRESENZA DI DATI FISSI E TESTI LIBERI Per dovere di cronaca mi preme sottolieare che la prima versione è stata: monoprofessionale non legata all’anagrafe
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Graficamente, nell ’ ultima versione la cartella è divisa in due aree: a sinistra abbiamo gli elenchi (degli assistiti, delle attivit à e dei soggetti non assistiti); a destra il dettaglio dei dati dello specifico. Tale espansione, nel caso si tratti di un soggetto assistito, permette la gestione dei dati anagrafici, di quelli sulla residenza, delle informazioni personali e di quelle generate dal servizio. COME SI PRESENTA LA CARTELLA
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Gestione delle tabelle Esse sono archivi che contengono tutte quelle informazioni che, a supporto dell’utilizzo dell’applicativo, sono immesse sotto forma di codifica. Le tabelle si dividono in quattro categorie
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo fisse: tabelle non modificabili, fornite dalla Regione sulla base delle codifiche ISTAT. Non possono essere modificate neppure da chi è definito Amministratore (master) del Sistema.fisse ·codificabili: tabelle predefinite dal Sistema (es. Operatori, Distretti) o create dall’Amministratore. Per queste tabelle è possibile inserire i codici e le descrizioni desiderate.codificabili ·disaggregabili: tabelle con le seguenti caratteristiche: (a) una codifica predefinita Regionale (descrizione standard) e non modificabili dall'utente (b) una codifica locale (descrizione locale) che consente all'operatore di sottoarticolare le descrizioni standard.disaggregabili ·generate: tabelle di sistema che vengono generate direttamente dall'Amministratore del Sistema quando si presenta la necessità di creare informazioni che la procedura non prevede.generate
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Seminari per la condivisione e la diffusione sul territorio = non imporre ma proporre Finanziamento di progetti/Diversificazione dei modelli Conversione in ambiente Windows del modello regionale ma non sviluppo di ulteriori componenti per privilegiare l’avvio della trasmissione di dati sintetici (Relazione e Piano dei Conti) Scelte operative della Regione
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RELAZIONE DELL’ATTIVITA’ Dal 1999 è stata predisposta una rilevazione di sintesi relativa all’attività dei soggetti gestori (gli enti a cui è stata delegata la maggior parte delle funzioni socio-assistenziali) In una prima fase si è permesso che gli enti potessero inviare la scheda cartacea. Oggi tutti gli enti utilizzano il Sw regionale e inviano i dati su supporto informatico
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Popolazione: Dati relativi alla composizione della popolazione sul territorio del soggetto gestore. Strutture: Dati relativi alle localizzazioni delle sedi dei servizi sociali, dei centri diurni, di asili, scuole e farmacie. Utenza: Dati relativi alla composizione dell'utenza (fasce di età, attività svolte...) deducibili dalla cartella sociale informatizzata Risorse: Dati relativi alla composizione delle risorse umane operanti nel soggetto gestore. Progetti: Dati relativi ai programmi e progetti organizzati dal soggetto gestore Come è composta la scheda
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA RACCOLTA DATI DEL PIANO DEI CONTI La raccolta del piano dei conti è annuale e avviene in due fasi. La prima fase riguarda la compilazione del prospetto “Preventivo & Preconsuntivo”. La seconda fase della raccolta dati riguarda la compilazione del prospetto “Consuntivo”. Il piano dei conti è compilato dai Soggetti Gestori e ha la supervisione della Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali.
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA ACCESSO ALLA PROCEDURA L’applicazione è una soluzione web per la raccolta dei dati di bilancio dei Soggetti Gestori. Per accedere alla procedura è necessario connettersi alla rete “RUPAR”. L’accesso alla procedura è ristretto da login tramite USER-ID e PASSWORD e, da certificazione IRIDE.
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA Il prospetto, che è stato predisposto avendo come riferimento il modello previsto dal DPR 194/1996, contiene 5 sezioni: entrate spese suddivisione delle spesa per tipologia di utenza suddivisione delle spese per tipologia di prestazioni spese vincolate
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo GLOSSARIO Per ognuno dei modelli sono state predisposte definizioni e regole. ES: UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE DEFINIZIONE INCLUSIONI / ESCLUSIONI TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO PRECISAZIONI IN ORDINE AL CONTEGGIO DEI SOGGETTI E DEI NUCLEI
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? Condividere il percorso metodologico e il modello informativo tra le regioni (prevalenza delle regole informative e del modello strategico sulle scelte informatiche e tecnologiche)
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? In Piemonte il percorso descritto dovrà evolvere in funzione della Legge 1 e del Piano SSR anche attraverso nuove sperimentazioni (integrazione con la sanità territoriale e ospedale)
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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? In Piemonte occorrerà adattare i modelli alla nuove tecnologie (l’uso di Internet deve essere attentamente monitorato: per la fretta di usare il Web non si deve rinunciare alla caratteristiche della cartella)
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