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Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SEMINARIO “La cartella sociale informatizzata: stumento per il sistema informativo-statistico delle Regioni”

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Presentazione sul tema: "Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SEMINARIO “La cartella sociale informatizzata: stumento per il sistema informativo-statistico delle Regioni”"— Transcript della presentazione:

1 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SEMINARIO “La cartella sociale informatizzata: stumento per il sistema informativo-statistico delle Regioni” Relazione di: A.S. Giovanna TRESSO “L’esperienza del Piemonte” 25-26 maggio 2006 Trieste

2 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo PREMESSA A quasi 15 anni dallo sviluppo della prima cartella sociale informatizzata oggi almeno l’80% dei servizi sociali hanno adottato una cartella sociale informatizzata. Grazie al seminario possiamo confrontarci con le altre regioni: fare il punto della situazione e individuare alcune strategie per il futuro Siss sia a livello regionale che nazionale. Visto il tempo a disposizione non presenterò nel dettaglio il SW regionale ma cercherò di presentare: il ruolo sostenuto dalla regione in questi anni le caratteristiche comuni dei modelli presenti in piemonte i possibili sviluppi futuri.

3 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Lo sviluppo della cartella sociale informatizzata Si possono individuare alcune fasi: 1988-91 = Sperimentazione cartella e I Seminario 1993 = I Corso di Formazione/Finanziamento Enti 1993-2000 = Diffusione sul territorio/differenziazione dei modelli 2000 = II Seminario e avvio dei flussi informativi: Relazione e Rendiconto finanziario 2005 = II Corso di Formazione/III Seminario/Definizione del Glossario

4 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA Cosa voleva dire per quegli anni proporre una cartella informatizzata? Non c’erano modelli a cui rifarsi C’erano problematiche informative e culturali = assenza di regole, resistenza all’uso del PC / diverse organizzazione dei servizi C’erano problematiche tecnologiche = PC agli inizi, il primo modello su DBIII/Clipper

5 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA La fase sperimentale del progetto, che vide coinvolte all’inizio circa 20 persone impegnate in un gruppo di lavoro, è durata circa tre anni dal giugno 1988. Cosa si intende per “cartella automatizzata dei servizi sociali di base” emerge chiaramente dagli atti di presentazione della sperimentazione (ottobre 1991):

6 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA “La cartella, da sempre lo strumento professionale per eccellenza dell’Assistente Sociale, assume in questo contesto un valore particolare: è uno dei componenti il sistema informativo di esercizio e di governo e può rappresentare uno strumento valido per rispondere alle mutate esigenze del Servizio Sociale di base....... Inoltre la cartella.......... si inserisce nel quadro più ampio della documentazione socio- sanitaria.” “La cartella da una parte ha una particolare valenza informativa prevedendo (o potenzialmente prevedendo) la gestione di una quota rilevante dei dati del servizio socio-assistenziale e dall’altro è lo strumento utilizzato dal maggior numero di operatori”

7 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo SPERIMENTAZIONE CARTELLA Quindi lo scopo principale del gruppo è stato quello di realizzare una cartella automatizzata che fosse nel contempo, strumento di lavoro per gli operatori di base e strumento di interscambio informativo tra i diversi livelli del sistema. Il fine ultimo è stato e rimane quello di realizzare il sistema informativo socio assistenziale nella Regione Piemonte nel quale la cartella assuma il ruolo di fonte primaria essenziale delle diverse informazioni disponibili e ai diversi livelli del sistema (Regione, USSL, distretto) Conclusa la fase sperimentale, in cui il ruolo regionale è stato soprattutto di coordinamento e di stimolo, la procedura è stata messa a disposizione dei servizi sociali.

8 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Scelte di base per la cartella STRUMENTO PROFESSIONALE CARTELLA DEL NUCLEO/ASSISTITO TABELLE A DUE LIVELLI DI CODIFICA (regionale e locale) COMPRESENZA DI DATI FISSI E TESTI LIBERI Per dovere di cronaca mi preme sottolieare che la prima versione è stata: monoprofessionale non legata all’anagrafe

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10 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Graficamente, nell ’ ultima versione la cartella è divisa in due aree: a sinistra abbiamo gli elenchi (degli assistiti, delle attivit à e dei soggetti non assistiti); a destra il dettaglio dei dati dello specifico. Tale espansione, nel caso si tratti di un soggetto assistito, permette la gestione dei dati anagrafici, di quelli sulla residenza, delle informazioni personali e di quelle generate dal servizio. COME SI PRESENTA LA CARTELLA

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13 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Gestione delle tabelle Esse sono archivi che contengono tutte quelle informazioni che, a supporto dell’utilizzo dell’applicativo, sono immesse sotto forma di codifica. Le tabelle si dividono in quattro categorie

14 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo fisse: tabelle non modificabili, fornite dalla Regione sulla base delle codifiche ISTAT. Non possono essere modificate neppure da chi è definito Amministratore (master) del Sistema.fisse ·codificabili: tabelle predefinite dal Sistema (es. Operatori, Distretti) o create dall’Amministratore. Per queste tabelle è possibile inserire i codici e le descrizioni desiderate.codificabili ·disaggregabili: tabelle con le seguenti caratteristiche: (a) una codifica predefinita Regionale (descrizione standard) e non modificabili dall'utente (b) una codifica locale (descrizione locale) che consente all'operatore di sottoarticolare le descrizioni standard.disaggregabili ·generate: tabelle di sistema che vengono generate direttamente dall'Amministratore del Sistema quando si presenta la necessità di creare informazioni che la procedura non prevede.generate

15 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Seminari per la condivisione e la diffusione sul territorio = non imporre ma proporre Finanziamento di progetti/Diversificazione dei modelli Conversione in ambiente Windows del modello regionale ma non sviluppo di ulteriori componenti per privilegiare l’avvio della trasmissione di dati sintetici (Relazione e Piano dei Conti) Scelte operative della Regione

16 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RELAZIONE DELL’ATTIVITA’ Dal 1999 è stata predisposta una rilevazione di sintesi relativa all’attività dei soggetti gestori (gli enti a cui è stata delegata la maggior parte delle funzioni socio-assistenziali) In una prima fase si è permesso che gli enti potessero inviare la scheda cartacea. Oggi tutti gli enti utilizzano il Sw regionale e inviano i dati su supporto informatico

17 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo Popolazione: Dati relativi alla composizione della popolazione sul territorio del soggetto gestore. Strutture: Dati relativi alle localizzazioni delle sedi dei servizi sociali, dei centri diurni, di asili, scuole e farmacie. Utenza: Dati relativi alla composizione dell'utenza (fasce di età, attività svolte...) deducibili dalla cartella sociale informatizzata Risorse: Dati relativi alla composizione delle risorse umane operanti nel soggetto gestore. Progetti: Dati relativi ai programmi e progetti organizzati dal soggetto gestore Come è composta la scheda

18 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA RACCOLTA DATI DEL PIANO DEI CONTI La raccolta del piano dei conti è annuale e avviene in due fasi. La prima fase riguarda la compilazione del prospetto “Preventivo & Preconsuntivo”. La seconda fase della raccolta dati riguarda la compilazione del prospetto “Consuntivo”. Il piano dei conti è compilato dai Soggetti Gestori e ha la supervisione della Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali.

19 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA ACCESSO ALLA PROCEDURA L’applicazione è una soluzione web per la raccolta dei dati di bilancio dei Soggetti Gestori. Per accedere alla procedura è necessario connettersi alla rete “RUPAR”. L’accesso alla procedura è ristretto da login tramite USER-ID e PASSWORD e, da certificazione IRIDE.

20 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo RENDICONTAZIONE FINANZIARIA Il prospetto, che è stato predisposto avendo come riferimento il modello previsto dal DPR 194/1996, contiene 5 sezioni: entrate spese suddivisione delle spesa per tipologia di utenza suddivisione delle spese per tipologia di prestazioni spese vincolate

21 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo GLOSSARIO Per ognuno dei modelli sono state predisposte definizioni e regole. ES: UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE DEFINIZIONE INCLUSIONI / ESCLUSIONI TITOLARITA’ DELL’INTERVENTO PRECISAZIONI IN ORDINE AL CONTEGGIO DEI SOGGETTI E DEI NUCLEI

22 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? Condividere il percorso metodologico e il modello informativo tra le regioni (prevalenza delle regole informative e del modello strategico sulle scelte informatiche e tecnologiche)

23 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? In Piemonte il percorso descritto dovrà evolvere in funzione della Legge 1 e del Piano SSR anche attraverso nuove sperimentazioni (integrazione con la sanità territoriale e ospedale)

24 Direzione POLITICHE SOCIALI Sistema Informativo OGGI?? In Piemonte occorrerà adattare i modelli alla nuove tecnologie (l’uso di Internet deve essere attentamente monitorato: per la fretta di usare il Web non si deve rinunciare alla caratteristiche della cartella)


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