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Severgnini: LA SALUTE DEL CONGIUNTIVO
Cosa succede al congiuntivo? E’ moribondo. Omicidio, suicidio o evento accidentale? Niente di tutto ciò. Credo si tratti della conseguenza logica di un fenomeno illogico. Sempre meno gente, quando parla, esprime un dubbio; quasi tutti hanno opinioni categoriche su ogni argomento (vino e viaggi, sesso e sentimenti, case e calcio). Pochi, per esempio, dicono: “Credo che il Milan sia favorito”. Molti invece affermano: “Credo che il Milan è favorito” (i milanisti, sognando lo scudetto; i tifosi di altre squadre, pensando a certi gol misteriosamente annullati). La crisi del congiuntivo, quindi, non deriva dalla pigrizia, ma dall’eccesso di certezze. L’affermazione “Speravo che portavi il gelato” non è solo brutta; è arrogante (“Come si permette, questa, di venire a cena senza portare il gelato?”). La frase “Speravo (che)portassi il gelato” è invece il risultato di una piccola illusione, che segue una delusione contenuta e filosofica. Accade che la gente dimentichi di portare il gelato. La crisi del congiuntivo coincide con il tramonto di verbi quali “penso”, “credo”, “ritengo”. Pochi oggi pensano, credono e ritengono: tutti sanno, e comunicano. L’assenza di dubbio è una caratteristica della nuova società italiana. A furia di sentirci dire (dalla pubblicità, dalla TV, dalla politica) che siamo belli, giusti e simpatici, abbiamo finito per crederci. Il risultato è che le conversazioni si sono trasformate nello scambio di comunicati emessi dall’ufficio-stampa che ognuno di noi si porta nella testa. Non solo. Chi esprime un po’ di cautela (con relativo congiuntivo) rischia di passare per insicuro. Non da oggi, in verità. Ricordo il mio esame per diventare giornalista professionista, a metà dei remoti anni Ottanta. Durante la prova orale, iniziavo ogni risposta con “Credo che sia…”, “Mi sembra si tratti…”. Il commissario s’è irritato: “Smetta di dire credo e mi sembra. Le cose le sa o non le sa”. Gli ho risposto che vivevo in un paese (l’Inghilterra) dove dicono “I believe…” prima di dirti che ore sono: l’orologio potrebbe essere fermo. Mi rendo conto d’aver sbagliato. Gli orologi degli “scongiuntivati” vanno sempre. E’ la testa, ogni tanto, che si ferma.
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IL CONGIUNTIVO È un tempo verbale che congiunge, mette cioè in relazione una frase principale ed una frase dipendente. Per questo il suo uso maggiore è nelle frasi subordinate (dipendenti) ma a volte può trovarsi anche in frasi principali (indipendenti)
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1) Il congiuntivo in frasi dipendenti
VERBI Opinione (credere, ritenere, giudicare, pensare) Stati d’animo (dispiacersi, rallegrarsi) Ipotesi (supporre, immaginare, ipotizzare, sospettare, mettere) Finzione (fingere, simulare) Dubbio (dubitare, sospetto) Percezione (sembrare, parere) Volontà, desiderio (volere, desiderare, pretendere, preferire, chiedere) Speranza, augurio, aspettativa (sperare, augurarsi, aspettarsi, confidare) Timore, paura (temere, spaventarsi, preoccuparsi) Impersonali (occorre, bisogna, basta, succede, si dice) Causativi (fare e lasciare)
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SOSTANTIVI Opinione (ho la convinzione, l’idea, il mio parere è ) Stati d’animo (ho piacere, per me è una gioia, mi fa piacere) Ipotesi (ho l’impressione, faccio l’ipotesi, ho il sospetto) Finzione (faccio finta) Dubbio (mi viene il dubbio, non ho la certezza) Percezione (ho la sensazione, ho l’impressione) Volontà, desiderio (ho la volontà, ho il desiderio, ho la pretesa) Speranza, aspettativa (ho la speranza, è mia aspettativa) Timore, paura (ho il timore, ho paura, corro il rischio) Impersonali (è bene, è un peccato)
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AGGETTIVI Opinione (sono convinto) Stati d’animo (sono felice, sono dispiaciuto) Ipotesi (sono sospettoso, sono diffidente) Finzione Dubbio (sono dubbioso, non sono certo) Volontà, desiderio (sono desideroso) Speranza, aspettativa (sono fiducioso) Timore, paura (sono timoroso, sono spaventato) Impersonali (è giusto, è necessario, è probabile)
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(AGGETTIVI, PRONOMI, AVVERBI)
INDEFINITI (AGGETTIVI, PRONOMI, AVVERBI) AGGETTIVI: qualunque, qualsiasi, quale che sia + sost (es il prezzo) PRONOMI: chiunque AVVERBI: ovunque, comunque
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CONGIUNZIONI SUBORDINANTI
Temporali (prima che) Concessive (benché, sebbene, nonostante) Condizionali (se, purché, qualora, casomai, laddove, quando) Finali (affinché, perché, in modo che) Modali [come (se), quasi] Limitative, esclusive (senza che, a meno/tranne/eccetto che, per quanto )
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Relative finali (es cerco un meccanico che ripari velocemente la macchina)
Relative consecutive (es cerco un lavoro che mi dia soddisfazione) Relative condizionali (es accetteresti un regalo che costasse tutti quei soldi?) Relative di unicità (es. mio marito è il solo che mi possa capire) Comparative: più/meno, migliore/peggiore, meglio/peggio di quanto (es quel ragazzo è migliore di quanto immaginassi) Interrogative indirette (es mi domando perché mi abbia risposto così) Con anteposizione della dipendente → dislocazioni (es che lui sia un bravo ragazzo lo sappiamo tutti) In frasi negative che esprimono causa irreale: non perché, non che (es non che non mi andasse, ma non sono riuscita a studiare) SUBORDINATE
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Altri casi in cui si usa il congiuntivo nelle frasi dipendenti
Quando si usa COME al posto di CHE con verbi quali spiegare, indicare, far capire, (di)mostrare, illustrare, evidenziare, constatare, osservare… (es le tue parole dimostrano che non hai più fiducia in me→le tue parole dimostrano come tu non abbia più fiducia in me) Nel periodo ipotetico del II e III tipo
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CONCORDANZA DEI TEMPI AL CONGIUNTIVO
Se la frase principale è al presente Se la frase principale è al passato Rapporto princ/sub Tempo della subordinata anteriorità CONG PASSATO/IMP/TRAP contemporaneità CONG PRESENTE/CONG PRES DI stare+GERUNDIO posteriorità CONG PRES/IND FUTURO Rapporto princ/sub Tempo della subordinata anteriorità CONG TRAPASSATO/IMP contemporaneità CONG IMPERFETTO/CONG IMP DI stare+GERUNDIO posteriorità CONG IMP/CONDIZ PASS Se la frase principale è al condizionale Rapporto princ/sub Tempo della subordinata anteriorità CONG TRAPASSATO contemporaneità CONG IMPERFETTO posteriorità
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2) Il congiuntivo in frasi indipendenti
DUBBIO (es che sia meglio studiare?) DESIDERIO, AUGURIO (Magari le vacanze durassero di più! Almeno mi avesse ringraziato! Se solo potessi restare!) ESCLAMAZIONE (Vedessi com’è invecchiato!) ESORTAZIONE (Siate coraggiosi!) PERMESSO, COMANDO GENTILE→ FUNGE DA IMPERATIVO ALLA III PERSONA SING E PLUR SEGNALI DISCORSIVI VERBI
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