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PubblicatoVirginio Bevilacqua Modificato 8 anni fa
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Project JUST/2011/ISEC/DRUGS/AG/3671 www.fondazionechinnici.it/progettoifo
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Il concetto di sicurezza Solo probabilita' di essere vittime di minacce a vita, incolumita', benessere psichico, proprieta'? Solo dimensione criminale? Rileva anche la sicurezza sociale. Insicurezza economica, poverta' Percezione di sicurezza e insicurezza. Fenomeni che incidono sulla percezione di insicurezza. Ad esempio, la violenza sulle donne, o gli abusi che si consumano in famiglia, sono fenomeni molto antichi. Oggi se ne parla, giustamente, molto piu' di prima e vi e' una sempre maggiore tendenza a denunciare comportamenti che prima restavano sotto silenzio. Quindi puo' sembrare che tali reati siano in crescita, ma non e' cosi'. “non tanto o soltanto il rischio di essere vittima di un reato, quanto piuttosto il sentirsi "ostaggi" di disordine urbano e di presenze disturbanti” (Manuale Piemonte)
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La domanda di sicurezza nei sistemi politici democratici Il degrado dell'edilizia abitativa cosi' come degli spazi pubblici, insieme all'impoverirsi delle relazioni sociali, producono un sentimento di insicurezza. Ne derivano domande sociali il cui destinatario naturale e' anzitutto il sindaco direttamente eletto. Negli Stati Uniti, ove e' elettivo anche il Public Prosecutor, e' emblematica la storia di Rudolph Giuliani. Prima fu Public Prosecutor e poi Sindaco di New York. Gli altri destinatari naturali sono il governo e le assemblee legislative nazionali. Quello della sicurezza e' quindi un tema elettoralmente saliente a livello sia locale che nazionale.
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Sicurezza, controlli e privacy “E' molto elevata, presso l’opinione pubblica italiana, “la domanda di controllo del territorio, attraverso l’utilizzo delle forze dell’ordine. Otto persone su dieci, al fine di garantire la sicurezza, ritengono opportuno incrementare la presenza di polizia sulle strade e nei quartieri (79%). Soprattutto, appare ancora più elevata rispetto al passato la disponibilità a sacrificare parte della propria privacy al fine di mantenere l’ordine e la sicurezza. Quasi la totalità degli intervistati, ad esempio, accetta di buon grado di esporsi al controllo di telecamere, su strade e luoghi pubblici: ben l’86% del campione intervistato si dice d’accordo con l’ipotesi di aumentare il ricorso a questi meccanismi di sorveglianza. Poco meno di una persona su due è favorevole ai controlli, da parte delle autorità di governo, sulle transazioni bancarie e sugli acquisti con strumenti elettronici di pagamento. Ancora, il 29% renderebbe più facile per le autorità leggere la posta, la posta elettronica o intercettare le telefonate senza il consenso delle persone.” (Unipolis)
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Le tendenze recenti “Anche se l’economia sovrasta ogni altra emergenza, la reattività dell’opinione pubblica in materia di criminalità è tornata però ad intensificarsi. Una tendenza ribadita anche dall’evoluzione dei reati percepita dagli italiani. L’84% pensa siano cresciuti in Italia rispetto a cinque anni fa: un dato, tuttavia, mantenutosi costantemente su valori elevati, nel periodo di osservazione. Il 45% ritiene, invece, che i reati siano aumentati nella propria zona di residenza: un valore in crescita, sebbene ancora lontano dal massimo del 2007. Tre persone su dieci (30%), infine, pensano che nel proprio contesto di vita, nell’ultimo lustro, sia aumentata la presenza del crimine organizzato” (Unipolis)
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Fonte: Manuale Piemonte
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Le tendenze recenti
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Politica di sicurezza Alla crisi dello stato sociale si associano forti tensioni. In alcuni paesi un welfare state compiuto non si e' mai avuto. La politica criminale intesa come politica di sicurezza identifica categorie di soggetti minacciosi (i consumatori di droghe, le organizzazioni criminali, gli appartenenti alle sette, gli stranieri clandestini, le tifoserie estreme, ecc.) e punta a neutralizzarli. In alcune citta', come appunto New York, sono state attuate strategie di sicurezza ispirate alla“tolleranza zero”. Pertanto, anche violazioni di minore entita' usualmente tollerate vengono represse. E' stato obiettato che la riduzione dei reati potrebbe non dipendere dalla Tolleranza zero. Ad esempio a San Diego tra il 1993 e il 1996 i reati sono calati quanto a New York. “Finestre rotte”. “Prevenzione situazionale”
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Percezione di insicurezza e consumo di droghe Le droghe, nella percezione del cittadino comune, sono legate sia all'espansione e all'incremento della presenza della criminalita' organizzata, sia al degrado degli spazi sociali ove si riscontrano spacciatori, gruppi di consumatori, siringhe abbandonate, comportamenti pericolosi legati all'assunzione di sostanze stupefacenti (ad esempio stati di malessere fisico dei consumatori, guida in stato psicofisico alterato), sia all'esigenza dei tossicomani di reperire il denaro per i propri acquisti. L'allarme si associa, in particolare, alla presenza sul territorio di discoteche, discobar, altri locali, sale giochi e luoghi di aggregazione giovanile
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Prevenzione situazionale La prevenzione situazionale include misure volte a ridurre le opportunita' della commissione di specifici crimini, attraverso un'appropriata gestione, progettazione o alterazione dell'ambiente in cui il crimine potrebbe aver luogo, rendendolo di piu' difficile compimento fisico, o piu' rischioso, o meno profittevole. Ad esempio, le videocamere, se la loro presenza e' pubblicizzata e specificamente segnalata, aumentando la probabilita' che un reo sia colto in flagranza, lo inducono a desistere. Dipende dal tipo di reato. Se l'autore pensa poterlo compiere velocemente, poter evitare la ripresa o rendersi irriconoscibile e scappare, la deterrenza viene meno. Una diffusione della videosorveglianza potrebbe anche favorire la razionalizzazione dell'impiego delle forze di polizia. Inoltre, analizzando tramite le videoriprese cio' che avviene in certi spazi, le forze dell'ordine possono conoscere meglio il territorio, individuando e studiando, poniamo, i punti piu' frequentati da criminali o ove e' maggiore il rischio di compimento di certi reati. A seconda dei casi, pero', vi potrebbero essere degli svantaggi. La “delega” alle videocamere, che produce un disimpegno. Il fastidio che queste rappresentano per le persone oneste che non amano essere riprese. E cosi' via.
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Prevenzione situazionale
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Componenti della politica di prevenzione del traffico e del consumo di stupefacenti
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