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Omega 3 adequate oil Omega 3 deficient oil Omega 3 fatty acid deficiency alters the thickness (um) of different zones of the primordial cerebral cortex.

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Presentazione sul tema: "Omega 3 adequate oil Omega 3 deficient oil Omega 3 fatty acid deficiency alters the thickness (um) of different zones of the primordial cerebral cortex."— Transcript della presentazione:

1 Omega 3 adequate oil Omega 3 deficient oil Omega 3 fatty acid deficiency alters the thickness (um) of different zones of the primordial cerebral cortex Child and Family Research Institute, Nutrition Research Program, 2006 Hyppocampus V. Manna 2008

2 Omega 3 fatty acid deficiency alters the thickness (um) of different zones of the primordial cerebral cortex Child and Family Research Institute, Nutrition Research Program, 2006 Omega 3 adequate oil Omega 3 deficient oil Giro dentato V. Manna 2008

3 CORTECCIA (OFC) PREFRONTALE VENTRALE ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI “CALDE” (vissuti) PIANIFICAZIONE EMOTIVA CINGOLO ANTERIORE ATTIVAZIONE IN TUTTI GLI SFORZI COGNITIVI Ippocampo Elaborazione cognitiva ed emotiva delle memorie CORTECCIA (DLPFC) PREFRONTALE DORSALE ELABORAZIONE DI INFORMAZIONE “FREDDA” (calcolo, previsione, decisione) PIANIFICAZIONE COGNITIVA Lobo Temporale Mediale ed Amigdala attivazione motoria “emotiva” Aree primarie corticali motorie e sensoriali Nuclei della base striato e talamo Studi di neuro-imaging della depressione Manna 2008

4 Studi di neuro-imaging della depressione La letteratura scientifica con studi di RM evidenzia: nella depressione unipolare e bipolare diminuzioni volumetriche cerebrali specifiche, dell’ippocampo e delle aree prefrontali (cingolato anteriore, corteccia orbito-frontale e corteccia dorso-laterale); nella depressione bipolare ed in pazienti tendenti alla suicidalità aumento dell’amigdala. Ci sono evidenze che queste alterazioni peggiorano con la cronicità della malattia, in particolare per la corteccia dorso-latero-frontale e per l’ippocampo. Manna 2008

5 Studi di neuro-imaging della depressione Questo suggerisce che meccanismi neuroplastici disfunzionali e neurodegenerativi possono partecipare alla fisiopatologia della malattia durante la cronicizzazione. L’ippocampo, inoltre, sarebbe particolarmente ridotto in soggetti con depressioni pregresse e protratte esperienze avverse di vita, potendo questo rappresentare un endofenotipo condiviso da patologie psichiatriche stress correlate. Manna 2008

6 Studi di neuro-imaging della depressione In conclusione: 1. Il compartimento limbico-ventrale (ippocampo, giro cingolato, corteccia fronto- orbitale) sembra principalmente alterato nella depressione unipolare. 2. Il compartimento limbico-dorsale (circuito talamo-cortico-amigdaloideo e corteccia prefrontale dorso-laterale) e la comunicazione inter ed intraemisferica sembrerebbero alterati in particolare nella depressione bipolare. Manna 2008

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11 Dyshedonia When your best just isn’t good enough www.salus.itwww.salus.it / sezione di psichiatria Manna V. et al. It. J. Psychopath. 2003 Manna 2008

12 Perché è importante trattare un disturbo depressivo? Manna 2008

13 POSSIBILI CONSEGUENZE DI UNA DEPRESSIONE NON TRATTATA Maggiore rischio di suicidio Aggravamento della sindrome depressiva Maggiore rischio di malattie organiche e peggioramento della prognosi Alta utilizzazione dei servizi sanitari Disabilità sociale e lavorativa Aumento dei costi sanitari indiretti: mortalità e ridotta produttività lavorativa Manna 2008

14 STRATEGIE DI TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE FARMACOLOGICHE Ottimizzazione del trattamento iniziale con AD Sostituzione dell’AD iniziale con altro AD Aggiunta di altro farmaco/psicofarmaco all’AD iniziale NON FARMACOLOGICHE ECT Psicoterapia cognitiva-comportamentale Manna 2008

15 1. Risposta terapeutica 2. Remissione sintomatologica 3. Guarigione clinica dopo trattamento psico-farmaco-terapeutico della depressione. FASI DEL TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE Manna 2008

16 Ham-D < 7>12 mesi Mantenimento della guarigione Prevenzione delle ricadute Mantenimento Ham-D < 74-12 mesi Mantenimento della remissione Risoluzione della disabilità sociale Prevenzione delle recidive Raggiungimento della guarigione Continuazione Ham-D < 78-16 sett Completa risoluzione dei sintomi depressivi remissione Iniziale PunteggioDurataObiettiviFase Tavola sinottica del trattamento Manna 2008

17 Normalità Continuazione Fasi del trattamento AcutaMantenimento Sintomi Sindrome Cronicizzazione Guarigione incompleta Remissione Guarigione Risposta Tempo Gravità Ricaduta Recidiva X Kupfer et al. 2001 Depressione: le fasi del trattamento Manna 2008

18 Response rate ai farmaci antidepressivi Response rate nei pazienti con depressione maggiore (studi controllati)‏ – –63 - 79% per gli antidepressivi – –33 - 48% per il placebo Quota di pazienti non responders – –30 - 45% Bellantuono et al. 1997 Manna 2008

19 Andare alla fase di continuazione del trattamento Prendere in considerazione: -la variazione della dose -l’aggiunta di un antidepressivo - l’associazione con la psicoterapia* terapie aggiuntive* - l’ECT* Prendere in considerazione: - l’incremento della dose - la sostituzione dell’antidepressivo l’associazione con la psicoterapia* ovvero terapie aggiuntive* - l’ECT* Piena rispostaRisposta parzialeNessuna risposta * Per queste opzioni terapeutiche consultare lo psichiatra Trattamento farmacologico 4 sett.: valutare l’adeguatezza della risposta Trattamento di fase iniziale del Disturbo Depressivo Maggiore (APA, 2000) Manna 2008

20 Trovare una cura adatta al singolo paziente è, dunque, uno degli obiettivi principali. Questo significa dover scegliere tra i differenti antidepressivi presenti nella farmacopea e tenere conto dei possibili effetti collaterali che si sovrappongono spesso ai sintomi che lamentano i pazienti. I sintomi collaterali possono creare un ostacolo all'adesione della terapia proposta: il 25-30 per cento dei pazienti sospende l'assunzione di farmaci già nel primo mese il 40 per cento entro il terzo mese. La depressione oggi Manna 2008

21 Anamnesi psico-farmacologica del paziente Effetti collaterali prevedibili e relativa sicurezza o tollerabilità Valutazione delle comorbidità e delle possibili interazioni con altri farmaci Anamnesi psico-farmacologica dei membri della famiglia Preferenze/rifiuti del paziente riguardo a specifici farmaci Costi/benefici Quantità o qualità dei dati sugli studi clinici Fattori da considerare nella scelta di un farmaco antidepressivo di primo impiego Manna 2008

22 Inizio più rapido dell’azione terapeutica Aumento del numero dei responders Migliore efficacia a lungo termine Efficacia nel trattamento della depressione resistente Efficacia nel trattamento di condizioni non facilmente trattabili. Obiettivi per i nuovi antidepressivi Montgomery S. 1999 Manna 2008

23 Antidepressivi Stahl SM, Pradko JF, Haight BR, Modell JG, Rockett CB, Learned-Coughlin S. A Review of the Neuropharmacology of Bupropion, a Dual Norepinephrine and Dopamine Reuptake Inhibitor. Prim Care Companion J Clin Psychiatry 2004;6(4):159-166. Bupropione Attività dei diversi antidepressivi sui neurotrasmettitori DOPAMINA NORADRENALINA SEROTONINA I MAO SNRI ATC SSRI Manna 2008

24 0 0,2 0,4 0,8 1 0,6 D-12 0 0,3 0,5 0,7 1,0 0 Psicofarmaco e psicoterapie associate Psicofarmaco e psicoterapie sequenziali Proporzione ancora in remissione Proporzione cumulativa di pazienti senza ricadute 0,1 0,4 0,6 0,8 0,9 0,2 Mantenimento (settimane)‏Mesi Frank et al. 1990 (modificato).Fava et al. 2004 (modificato). 122436486072 24-3648-6072-84 96-108 120-132144-156 12-2436-4860-7284-96 108-120132-144156-168 Imipramina + Psicoter. Interpersonale Imipramina Sola Psicoterapia Interpersonale Psicoterapia Interpers. + placebo Placebo Paz. in terapia cognitivo-comportamentale Paz. in semplice gestione clinica Manna 2008 TRATTAMENTI INTEGRATI DELLA DEPRESSIONE

25 Grazie per l’attenzione ! V. Manna www. salus. itwww. salus. it / psichiatria


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