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PubblicatoLuigi Massari Modificato 8 anni fa
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il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi, ma anche di pensiero e di conoscenza. Occorre far fronte all’aumento delle domande di aiuto delle famiglie in difficoltà, come le diverse organizzazione al limite della sostenibilità possono rispondere alle molteplici richieste di sostegno sociale, educativo e di cura. Per questo diventa indispensabile mobilitare collaborazioni e cooperazioni tra quanti, a vario titolo, si occupano di tutelare i diritti alla crescita e all’educare nel nostro territorio
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Perchè la collaborazione ? Vogliamo condividere dei ragionamenti di prospettiva su come affrontare oggi la sfida educativa ed evitare che si prendano “strade” diverse di fronte alle situazioni di minori in difficoltà, gli operatori sociali, gli insegnanti, i genitori stessi si sentono soli.
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Ricerca azione : coinvolgimento dei dirigenti scolastici Perché coinvolgere i dirigenti scolastici Interviste ai dirigenti, n-5 interviste i temi raccolti: ragazzi sempre più esuberanti Insegnanti in difficoltà Famiglie ambivalenti Organizzazione sotto pressione Dirigente sovraccarico Difficile rapporto scuola territorio
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Ricerca azione : il laboratorio con i dirigenti Uno sguardo esterno all’organizzazione scolastica, osservazione in 10 consigli scolastici nell’anno scolastico 2011/12 Intervista a 4 coordinatrici di classe Temi raccolti La Difficoltà a gestire classi turbolente senza o poco solidarietà tra colleghi La mancanza di un luogo per rielaborare insieme i vissuti emotivi ed educativi Spaesamento dei genitori Frammentazione della questione educativa
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Il risultato della ricerca azione 5 motivi per costruire un'alleanza educativa L’importanza della preadolescenza Sostenere la disponibilità a ragionare tra adulti sui temi educativi Evitare modalità di interazioni scuola servizi che non funzionano mantenere dei legami tra i vari punti della rete. Visione sistemica dell’educare
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Microprogettualità: pensate e realizzate insieme Sviluppare un network educativo tra scuola e servizi richiede non solo di condividere riflessioni ma anche dar vita a microprogettualita. Quest’anno sono stati attivati due microprogettualità che definiamo laboratori: il primo relativo alla progettazione di percorsi di accoglienza nel delicato passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie; il secondo riguarda l’apprendimento di nuove competenze per affrontare le situazioni di ragazzini in difficoltà;
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Laboratorio accoglienza: Perché? Realizzare una ricerca azione sul passaggio dei preadolescenti dalla scuola primaria alla scuola secondaria Cosa fanno elementari e medie rispetto alla continuità ed all'accoglienza chi è per i servizi, le associazioni, i genitori il preadolescente oggi
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Laboratorio accoglienza: Perché? Sperimentare un percorso di accoglienza nelle classi prime da svilupparsi lungo tutto l'anno scolastico. Progettazione insegnanti e servizio sociale Realizzazione da parte degli insegnanti
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Laboratorio accoglienza: Perché? Realizzare uno strumento che permetta di raccogliere informazioni utili ad intercettare le situazioni di disagio Dal monitoraggio delle attività di accoglienza alla definizione di una scheda/strumento di osservazione e conoscenza Condividere la scheda con insegnanti elementari
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Laboratorio accoglienza: cosa ? Gli esiti attesi dalla scuola Facilitare il passaggio tra cicli scolastici Confrontarsi con altre organizzazioni sul passaggio non solo scolastico degli alunni Gli esiti attesi dal consorzio Potenziare le connessioni tra territorio, scuola e servizi. Tale connessione non può attivarsi solo “su chiamata” un percorso che renda partecipi le rispettive organizzazioni in una ricognizione che aiuti a comprendere le situazioni e ad elaborare insieme strategie. Ciò che avremo appreso alla fine del laboratorio verrà trasferito in altre situazioni
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Laboratorio di apprendimento alla gestione delle situazioni problematiche: perchè abbiamo constatato che in alcuni gruppi classe emergono situazioni problematiche complesse portate in modo più evidente da alcuni ragazzini in classe con vissuti di disagio che spesso hanno origine nella crisi delle loro famiglie. Le situazioni difficili da gestire, possono destabilizzare i gruppi classe, insegnanti, operatori sociali e determinare momenti di blocco di pensiero o impasse operativo e relazionale – si arriva ad un punto in cui non si sa più bene cosa fare.
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Laboratorio di apprendimento alla gestione delle situazioni problematiche:ingaggiare le scuole Risulta pertanto importante predisporre un luogo “riparato” per ritrovarsi operatori dei servizi, insegnanti, genitori, rappresentanti di altre realtà significative del territorio per capire insieme quali strategie mettere in atto In questo luogo riparato ognuno racconterà e scriverà delle storie difficili che ha incontrato Istituti Comprensivi coinvolti : 3
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Laboratorio di apprendimento alla gestione delle situazioni problematiche percorso proposto Condividere le storie, individuare i problemi emersi dalle narrazioni Definire le azioni realizzate per affrontare i problemi Definire le interazioni attivate Realizzare un documento che cristallizza gli apprendimenti attivati dall’esperienza
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Grazie !
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