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PubblicatoAnnabella Renzi Modificato 8 anni fa
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Reprocessing CROP Profiles for the characterization of the Geothermal Province of Tuscany Michela Giustiniani (1), Umberta Tinivella (1), Rinaldo Nicolich (2) 1) Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) 2) Università degli Studi di Trieste
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La struttura della crosta nella Provincia Geotermica Toscana ha peculiari caratteristiche: Intrusione dell’astenosfera fino alla base della crosta; Moho definita da velocità relativamente basse; Crosta inferiore riflettiva nelle prospezioni sismiche a grande e piccolo angolo a causa intrusioni di materiale dal mantello. LA PROVINCIA GEOTERMICA TOSCANA
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(Di Stefano et al., 2009) C TOMOGRAFIA TELESISMICA ATTRAVERSO LA TOSCANA E L’APPENINO SETTENTRIONALE Stato dell’arte
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(Giese et al., 1981) MODELLI CROSTALI OTTENUTI DAI DATI WAR/R Stato dell’arte
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(Tinivella et al., 2005) ATTRIBUTI SISMICI DELLA CROP03: AMPIEZZA ISTANTANEA PROFONDITA’ APPROSSIMATIVE MOHO: 22 -23 km Tetto della Crosta inferiore: 14 km Probabile transizione Fragile/Duttile: 10 km Stato dell’arte
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MOTIVAZIONI DEL LAVORO Ri-elaborazione delle linee sismiche Crop 18A, Crop 18B, Crop 03 fino a 4-6 S TWT con tecniche innovative al fine di estrarre informazioni nella parte alta della crosta, precedentemente mascherate da rumori superficiali e da imperfette correzioni statiche. La ri-elaborazione vuole: A) migliorare la continuita’ degli orizzonti con grande ampiezza; B) confrontare i dati con le ricostruzioni geologiche di superficie, con i dati di pozzo e con le prospezioni industriali. Il metodo per raggiungere l’obiettivo e’ l’applicazione della “wave equation datuming” (WED), dopo analisi di velocita’ mediante tecniche tomografiche.
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DATI SISMICI Earth’s surface Subsurface reflector S R 1122 1122 VV VV RC + - = Tempo (s)
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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La tecnica prevede di muovere SP e ricevitori ad un dato piano di riferimento eliminando spostamenti in tempo legati alla topografia e a variazioni di velocità vicino alla superficie. Si tratta della continuazione verso l’alto o verso il basso del campo d’onde fra due piani di riferimento arbitrari utilizzando la soluzione integrale di Kirchhoff per l’equazione scalare delle onde (Berryhill, 1979, 1984). L’algoritmo è applicato due volte: per gli shot-gathers e per i receivers-gathers (Barison et al., 2010, con riferimenti). Il piano finale è stato posto totalmente al di sotto della topografia (livello mare o -50 m per CROP 03). COS’E’ IL “WAVE EQUATION DATUMING”?
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Schema della continuazione verso l’alto secondo la soluzione di Kirchhoff per l’equazione delle onde e l’implementazione della WED (After Bevc, 1997)
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TOMOGRAFIA DAI PRIMI ARRIVI IL BACINO DI CINIGIANO LUNGO LA CROP 18B Input WED
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Per l’analisi di velocità e la tomografia si è operato con il software VISTA e con TomoPlus della GeoTomo LLC (Huston, USA). Per l’applicazione del WED è stato utilizzato il software SEISMIC UNIX (Colorado School of Mines) e sono stati sviluppati codici ad hoc. Per l’elaborazione dei dati sismici e’ stato utilizzato il software FOCUS (PARADIGM). PROCEDURA E SOFTWARE UTILIZZATI
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Necessità di regolarizzare le geometrie d’acquisizione per l’applicazione del WED. I tempi di calcolo del WED (due giorni-macchina con 8GB CPU per CROP 18A lunga circa 50 km) e quindi la limitazione a 4-6 s di elaborazione e dei tests effettuati. Scelta parametri WED (in particolare apertura, cioe’ numero di tracce utilizzate per il calcolo) ha richiesto molti tests. PROBLEMATICHE PRINCIPALI
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Accaino et al. 2005 Giustiniani et al. 2015 PERCHE’ APPLICARE IL WED?
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SEQUENZA DI ELABORAZIONE WAVE EQUATION DATUMING Input WED
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WAVE EQUATION DATUMING: SHOT GATHER CON ATTENUAZIONE DEL GROUND ROLL E ALLARGAMENTO DEL CONTENUTO IN FREQUENZA (CROP 18A) DOPO IL WED PRIMA DEL WEDDOPO DEL WED
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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CROP 18A: SEZIONE MIGRATA IN TEMPO
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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CROP 18BIA: SEZIONE MIGRATA IN TEMPO
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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CROP 18BIB: SEZIONE MIGRATA IN TEMPO
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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CROP 18B2: SEZIONE MIGRATA IN TEMPO
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MAPPA DELL’AREA: LINEE CON LE STAZIONI E LOCALITA’
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CROP03: SEZIONE MIGRATA IN TEMPO
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CONCLUSIONI Il controllo delle eterogeneità superficiali e un miglior rapporto S/N, risultato dall’applicazione del WED, ha prodotto significative immagini sismiche, utilizzabili per il confronto con pozzi e sismica industriale. La riflettività su vari livelli crostali sembra ricondotta in primis a fratture e fessurazioni e alle alterazioni termometamorfiche, piuttosto che ad alternanze litologiche, con fluidi e mineralizzazioni idrotermali associabili a variazioni di velocità e densità. Poche sono le faglie normali ad alto angolo individuate entro il basamento. Nessuna disloca il livello K che caratterizza aree non estese, attenuandosi altrove. Il livello K appare come uno fra i vari livelli ad alta riflettività. Altri orizzonti sembrano regionalmente più significativi. Importanza delle faglie a basso angolo e delle superfici di taglio relative alla tettonica appenninica con thrusts e scaglie tettoniche e successive delaminazioni.
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