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‘Indagini e Monitoraggio geotecnico’ a. a. 2013-2014
Università degli Studi di Napoli “Federico II” Corso di ‘Indagini e Monitoraggio geotecnico’ a. a Prof. Ing. Massimo Ramondini Terreni parzialmente saturi: cenni e monitoraggio delle grandezze fondamentali 19 Aprile 2016 dott. ing. Marianna Pirone
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INTRODUZIONE I terreni in condizione di parziale saturazione (Sr<1) sono largamente diffusi in diverse parti del mondo. Esempi di terreni non saturi sono: le coperture piroclastiche presenti in Italia meridionale; i terreni residuali diffusi nelle zone tropicali; le argille espansive diffuse negli Stati Uniti, Canada e Cina; i depositi di sabbie sciolte diffuse nel Regno Unito, in Cina e negli Stati Uniti. i terreni nelle costruzioni di terra (rilevati stradali, ferroviari, aeroportuali, argini fluviali, dighe). da Dregne 1980
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INTRODUZIONE Il fattore determinante per la condizione di parziale o completa saturazione dei terreni è l’interazione tra il sottosuolo e l’atmosfera e quindi le variabili atmosferiche. L’ infiltrazione di acque meteoriche e i flussi di evapotraspirazione generano nei terreni sopra falda una distribuzione della pressioni dell’acqua nei pori rispettivamente meno e più che idrostatica. Papa et al., 2011 IL RUOLO DEI TERRENI NON SATURI NELL’INGEGNERIA CIVILE ……… :
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INTRODUZIONE I TERRENI NON SATURI NELL’INGEGNERIA CIVILE :
Stabilità dei pendii naturali La saturazione dei pendii in terreni inizialmente non saturi, dovuta ad infiltrazione della pioggia al piano campagna (talvolta insieme ad apporti d’acqua di natura antropica, per esempio perdite di acquedotti e fognature) può innescare, generando una diminuzione di resistenza a taglio, fenomeni di instabilità dei versanti. Hong Kong, 1972 Sarno, 1998 Camaldoli, 2001. Rio de Janeiro, 1967
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INTRODUZIONE I TERRENI NON SATURI NELL’INGEGNERIA CIVILE:
Dissesti di opere di sostegno Hong Kong, 1994 L’infiltrazione superficiale di acque piovane, eventuali perdite significative di sistemi fognari o idrici presenti sul territorio e malfunzionamento del sistema di drenaggio alle spalle dei muri di sostegno conducono alla diminuzione o annullamento della suzione e quindi ad una diminuzione della resistenza del terreno alle spalle del muro.
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INTRODUZIONE I TERRENI NON SATURI NELL’INGEGNERIA CIVILE:
Dissesti in fondazioni superficiali L’infiltrazione d’acqua nei terreni non saturi può comportare fenomeni di collasso volumetrico (deformazioni volumetriche plastiche) dei terreni al di sotto di strutture di fondazione causando non pochi dissesti alla struttura. Tale fenomeno è tipico dei terreni collassabili, dissesti di questo tipo ben documentati in letteratura sono quelli verificatosi a Napoli in via Settembrini (Feola et al., 2004) e a Pereira Barreto Town in Brasile (Gens, 2010). Napoli, 2001 da Gens, 2010
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INTRODUZIONE I TERRENI NON SATURI NELL’INGEGNERIA CIVILE:
Terreni ricostituiti: Costruzione e fasi di esercizio di una diga in terra Una diga in terra è un rilevato in materiali sciolti che sbarra un corso d’acqua e sottende un bacino artificiale. La costruzione di una diga in terra si realizza con terreno compattato il cui grado di saturazione è inferiore l’unità. Dopo la costruzione dell’opera, il terreno al di sopra della linea freatica è parzialmente saturo ed è soggetto alle condizioni atmosferiche. Si instaura quindi, un flusso d’acqua transitorio. da Fredlund, 2001
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE – CONFRONTO TRA MISURE IN LABORATORIO ED IN SITO 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE – CONFRONTO TRA MISURE IN LABORATORIO ED IN SITO 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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TERRENO PARZIALEMENTE SATURO
1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI TERRENO PARZIALEMENTE SATURO Mezzo trifase Terreno parzialmente saturo Terreno saturo Particelle solide Acqua Aria ua uw In un terreno parzialmente saturo l’acqua non riempie completamente il volume dei vuoti ma è presente sotto forma di menischi. La geometria di questi fa si che all’aumentare della suzione: s=ua-uw Effetto meccanico della suzione in corrispondenza della formazione dei menischi 1. Incremento degli sforzi normali tra particelle 2. Aumento di resistenza a taglio 3. Riduzione della possibilità di scorrimento 10
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Suzione di matrice 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
sm/γw La suzione di matrice è la differenza tra la pressione dell’aria e dell’acqua sm = ua - uw Generalmente, la pressione dell’aria è atmosferica e la suzione è quindi l’opposto della pressione dell’acqua nei pori (pressione neutra) sm = - uw La pressione negativa che si instaura nello strumento di misura equilibra l’azione esercitata dalla matrice sull’acqua interstiziale
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1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
Suzione Totale sm/gw st/gw so/gw acqua pura La pressione negativa nello strumento di misura deve diminuire ulteriormente per equilibrare l’azione di richiamo degli ioni disciolti nell’acqua interstiziale La suzione totale st equilibria anche l’azione degli ioni disciolti nell’acqua interstiziale La suzione osmotica so dipende dalla differenza di concentrazione dell’acqua interstiziale
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1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
La suzione totale st può essere scomposta in due aliquote additive: la suzione di matrice già definita e dipendente dalla pressione dell’acqua di porosità uw e la suzione osmotica so dipendente dalla concentrazione ionica: Nei terreni parzialmente saturi tipicamente si considera solo la suzione di matrice in quanto l’esperienza mostra che ad una variazione di contenuto d’acqua del terreno corrisponde una modesta variazione della suzione osmotica ed una variazione significativa della suzione di matrice. Misura indipendente della suzione di matrice, osmotica e totale per un’argilla compattata (Fredlund et al., 2001).
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1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
RISALITA CAPILLARE Un modo semplice ed intuitivo per rappresentare il significato fisico della suzione di matrice è di associare tale grandezza al fenomeno di risalita capillare. La superficie di un liquido può sopportare modesti sforzi di trazione, poiché proprio sulla superficie le molecole del liquido, a causa della mutua attrazione, si formano i menischi. L’intensità dell’attrazione è misurata dalla tensione superficiale, il cui valore dipende univocamente dalla temperatura e dalla natura del liquido e dell’aeriforme con cui è a contatto. Risalita dell’acqua in tubi capillari di sezione differente. Il fenomeno può essere quantizzato attraverso l’equazione di equilibrio alla traslazione verticale, per cui la componente verticale dello sforzo nel menisco deve equilibrare il peso della colonna d’acqua presente all’interno del tubo capillare: Tensione superficiale su una membrana deformata (Fredlund e Rahardjo, 1993).
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1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
RISALITA CAPILLARE Per un dato terreno, visto che il diametro dei pori non è costante, è verosimile che vi sia un gran numero di altezze di risalita capillare, distribuite in maniera aleatoria. In altri termini, l’altezza della colonna d’acqua che il terreno può sostenere per capillarità varia col diametro dell’interstizio in corrispondenza dell’interfaccia aria-acqua. Non esiste, pertanto, un’unica altezza di risalita capillare per un dato terreno. Risalita capillare nei terreni non saturi (a); curva caratteristica acqua-terreno (b)
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1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI
Effetto della suzione sul comportamento meccanico del terreno Per esemplificare l’effetto della suzione sul comportamento meccanico del terreno parzialmente saturo, si considerino due particelle di terreno a contatto, assimilate a due sfere identiche di raggio R: eq.(1) ΔN può essere calcolato scrivendo l’equazione di equilibrio verticale delle forze agenti al contatto fra le particelle: eq.(2) sostituendo l’eq.(1) in (2) Da tale relazione si evince che l’incremento di sforzo normale prodotto dalla suzione tende asintoticamente ad un valore finito quando la suzione tende ad infinito: 1. Incremento degli sforzi normali tra particelle 2. Aumento di resistenza a taglio 3. Riduzione della possibilità di scorrimento
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE – CONFRONTO TRA MISURE IN LABORATORIO ED IN SITO 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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Misura della Suzione totale (indirette)
La misura della suzione agente in un terreno generalmente si articola nelle seguenti fasi: messa in collegamento dell’acqua presente nel terreno con l’acqua che riempie un mezzo poroso di riferimento di cui sia possibile determinare direttamente o indirettamente la suzione; 2) raggiungimento dopo una fase transitoria delle condizioni di equilibrio; 3) determinazione della suzione nel mezzo poroso di riferimento. La misura della suzione può essere diretta (tensiometri) o indiretta sfruttando una qualche relazione nota tra essa ed una altra grandezza più facilmente rilevabile (carta da filtro). In ragione delle modalità con cui viene realizzato il collegamento tra l’acqua di porosità del terreno e l’acqua presente nel mezzo poroso è possibile misurare o la suzione totale o la sua componente di matrice. Qualora il collegamento è tale da consentire il diffondersi di sali disciolti le componenti di matrice saranno uguali nei due mezzi se invece la diffusione è impedita la componente di matrice nel mezzo di riferimento uguaglierà la suzione totale nel terreno. Dal semplice schema si discostano solo le misure effettuate con psicrometro che basandosi sull’ equilibrio termodinamico tra la fase liquida e la fase aeriforme non necessitano dell’impiego di un mezzo poroso dal comportamento noto o direttamente misurabile. Tecnica della traslazione assi (indiretta) Tensiometri (diretta) Carta da filtro (indiretta) Sonde termiche (indiretta) psicrometri carta da filtro Misura della Suzione totale (indirette) Misura della Suzione di matrice
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Psicrometro: Relazione fra umidità relativa e suzione totale
2- MISURA DELLA SUZIONE Misura della Suzione totale (indirette) Psicrometro: Relazione fra umidità relativa e suzione totale 1) In cui: st suzione totale R costante universale dei gas T temperatura assoluta Vmol peso molare del liquido P pressione di vapore P0 pressione di vapore saturo P/P0 umidità relativa A 20°C la relazione 1) diventa: 2)
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Misura della Suzione totale (indirette)
Carta da filtro Se si pone in contatto con un campione di terreno un foglio di carta da filtro asciutto parte dell’acqua andrà ad inumidire il secondo. Il processo di umidificazione della carta avrà termine quando la suzione di matrice nei due mezzi porosi si eguagliano. Se si dispone della curva caratteristica della carta da filtro il suo contenuto d’acqua consente di risalire alla sua suzione di matrice e quindi quella del terreno. Per misurare la suzione totale la carta non deve essere posta a contatto con il terreno ma semplicemente chiusa all’interno di un recipiente contenente il campione. Dopo un tempo sufficientemente lungo il vapore acqueo contenuto nel recipiente sarà in equilibrio termodinamico sia con l’acqua presente nei pori del terreno che con quella che inumidisce la carta. In tali condizioni la suzione di matrice nella carta da filtro (coincide con quella totale giacché il fluido saturante è acqua pura) è uguale alla suzione totale nel terreno.
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Misura della Suzione di matrice Traslazione degli assi
Questa tecnica consente di determinare in laboratorio la componente di matrice della suzione presente in un campione del terreno. La procedura di misura ha inizio mettendo in collegamento, tramite un elemento poroso ad elevato livello di ingresso d’aria, l’acqua di porosità presente nel campione di terreno con un sensore di pressione. Giacché la pressione dell’acqua nel campione è negativa l’acqua presente nel dispositivo di misura tenderà ad andare in tensione ed il sensore indicherà valori più bassi. È possibile incrementare la pressione dell’aria all’esterno del campione e quella dell’acqua per evitare che si verifichino dei fenomeni di cavitazione nel sistema di misura. Dopo un tempo sufficientemente lungo saranno raggiunte le condizioni di equilibrio in cui la pressione dell’acqua nel provino sarà uguale a quella misurata dal sensore.
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Misura della Suzione di matrice
Equitensiometri Il blocco termico è posto in contatto con il terreno Il contenuto d’acqua dell’elemento poroso, e quindi la costante dielettrica, aumentano fino al raggiungimento di uno stato di equilibrio All’equilibrio, la suzione dell’elemento poroso eguaglia quella del provino La suzione può essere correlata alla costante dielettrica dell’elemento poroso mediante un’opportuna calibrazione
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Misura della Suzione di matrice
Equitensiometri Misura: suzione di matrice Calibrazione: in campioni con suzione nota in piastre a pressione Intervallo di misura: kPa Tempi di risposta: elevati (da 24ore a 3 settimane in funzione della saturazione dello strumento; in particolare il tempo di risposta è più breve se il trasduttore è asciutto) utili principalmente per applicazioni in sito ma sono molto fragili
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Misura della Suzione di matrice
Blocco termico Il blocco termico è posto in contatto con il terreno Il contenuto d’acqua e, quindi, la conduttività termica dell’elemento poroso aumentano fino al raggiungimento di uno stato di equilibrio All’equilibrio, la suzione dell’elemento poroso eguaglia quella del provino La suzione può essere correlata alla conducibilità termica dell’elemento poroso mediante un’opportuna calibrazione
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Misura della Suzione di matrice tubo rigido in nylon trasparente
Tensiometri Tensiometri: sono costituiti da un tubo rigido in nylon trasparente con un diametro interno di 9.7 mm e da una capsula porosa ad elevata valore d’ingresso d’aria (high air entry value), saturata con acqua deaerata e posta a contatto con il terreno. La speciale pietra porosa evita l’ingresso d’aria nello strumento mentre consente il passaggio della fase liquida. Il tubo e la capsula sono riempiti con acqua deaerata. Tutto ciò garantisce un diretto contatto tra il fluido di porosità ed il volume d’acqua contenuto nel tubo tensiometrico. A quest’ultimo è collegato ad un dispositivo per la misura delle pressioni che consente di determinare la pressione che si stabilisce nell’interfaccia aria – acqua. Il valore massimo della suzione rilevabile è di 100kPa, poiché valori superiori possono causare fenomeni di cavitazione. tubo rigido in nylon trasparente capsula porosa ad elevato valore d’ingresso d’aria
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Misura della Suzione di matrice
Tensiometri Funzionamento: Una volta installato il tensiometro si instaura un flusso d’acqua attraverso la pietra porosa originato da una differenza di pressione fra l’acqua nel terreno e quella presente all’interno dello strumento di misura. Il manometro differenziale o il tensimetro misurano la differenza dP tra la pressione assoluta dell’aria atmosferica e la pressione dell’acqua all’interno del tubo. Tale dato acquisito deve quindi essere depurata della lunghezza di colonna d’acqua Lw agente sulla pietra porosa. In particolare nel sito di Monteforte Irpino (AV) sono stati utilizzati due tipologie di tensiometri: “JET FILL” e tensiometri prodotti dalla SDEC France. Essi differiscono tra loro per il dispositivo adoperato per la misura della pressione: un vacuum gauge (vacuometro) per i tensiometri Jet Fill ed un trasduttore elettrico per i tensiometri SDEC France.
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Tensiometro tradizionale
2- MISURA DELLA SUZIONE Tensiometro tradizionale Intervallo di misura da -90 a 0 kPa (pressioni assolute positive) L Jet fill Quick Draw La misura dipende dalla distanza tra il punto di misura ed il manometro
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Tensiometro tradizionale
2- MISURA DELLA SUZIONE Tensiometro tradizionale Misure di suzione fino a circa 90 kPa la misura è funzione della lunghezza del tubo di collegamento fra capsula porosa e trasduttore di pressione: si riduce di 10kPa ogni metro la formazione di bolle può significare che: la suzione del terreno è maggiore di quanto riesca a misurare il trasduttore e/o che il grado di saturazione è molto basso ed esiste un gradiente tra l’aria alla pressione atmosferica e la tensione di vapore la misura può dunque sembrare stabile mentre non lo è; se il fenomeno continua e lo strumento non è riempito di acqua si possono ottenere letture fino a che non si verifica lo svuotamento dello strumento
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Misura della Suzione di matrice
Tensiometri Riepilogando …… capsula porosa ad elevato valore d’ingresso d’aria tubo rigido in nylon trasparente manometro differenziale (vacuometro) o… Trasduttore elettrico
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE – CONFRONTO TRA MISURE IN LABORATORIO ED IN SITO 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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Misura del contenuto d’acqua
La misura del contenuto d’acqua in un terreno non saturo si può effettuare tramite: - metodi diretti: misura diretta del contenuto d’acqua (metodo gravimetrico); - metodi indiretti: misura delle proprietà fisico-chimiche del terreno legate alla presenza dell’acqua (TDR - Time-domain-Reflectometry). TDR Time-domain-Reflectometry : TDR100 E’ un generatore di impulsi che invia un segnale alla sonda, che deve essere alimentato, per es. in sito da una batteria SONDA La riflessione dell’onda al suo interno consente di determinare i valori della costante dielettrica del terreno DATALOGGER E’ una centralina di acquisizione e registrazione dei dati provenienti dalla sonda; in alternativa è possibile usare un palmare per l’ acquisizione in sito
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Misura del contenuto d’acqua
Principi di funzionamento: Collegata la sonda al TDR100 si invia un segnale la cui velocità di propagazione è legata alla permettività dielettrica relativa Ka del terreno. Il sistema misura l’intervallo di tempo in cui il segnale percorre le aste metalliche avanti e indietro, da cui si può ricavare Ka : dove L è la lunghezza delle aste metalliche (15cm), Δt è il tempo che impiega il segnale elettromagnetico per percorrerle, c è la velocità del segnale elettromagnetico nel vuoto. La relazione fra la costante dielettrica e il contenuto volumetrico di acqua è stata descritta, tra gli altri, da Topp et al. (1980) : e Ledieu et al. (1986): q Dt Ka Quindi ………
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Misura del contenuto d’acqua
Riepilogando …… palmare Generatore di Impulsi Sonda TDR
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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Zona residua di non saturazione
4- CURVA DI RITENZIONE Definisce la relazione che sussiste fra la suzione di matrice e la quantità di acqua presente nel terreno Curva di ritenzione idrica yb valore d’ingresso d’aria yr grado di saturazione residuo Zona di saturazione Zona di transizione Zona residua di non saturazione 35
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4- CURVA DI RITENZIONE Andamento qualitativo delle curve caratteristiche acqua-terreno per sabbia, limo ed argilla
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Isteresi idraulica 4- CURVA DI RITENZIONE
I- La prima causa del fenomeno è l’eterogeneità dimensionale dei singoli pori, rappresentabile in via schematica mediante un’aggregazione di pori di maggiore dimensione, interconnessi attraverso piccoli interstizi; tale configurazione genera il cosiddetto effetto bottiglia. In particolare il poro più grande, assunto nel piano di forma circolare di raggio R, è connesso all’interstizio di raggio r. Se inizialmente il poro è saturo (a), per consentire la fuoriuscita dell’acqua dal suo interno in fase di essiccamento occorre raggiungere un valore di suzione dipendente dalla dimensione dell’interstizio r , Successivamente, se si vuole risaturare il sistema (b) è necessario che la suzione si riduca fino ad un valore che questa volta è legato alla dimensione del poro R, Da ciò deriva, che a parità di contenuto d’acqua: In definitiva nello schema semplificato il processo di essiccamento è legato alla dimensione dell’interstizio r, mentre il processo di umidificazione è legato alla dimensione del poro R. Isteresi idraulica
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Isteresi idraulica 4- CURVA DI RITENZIONE
-II- L’eventuale intrappolamento dell’aria nei pori durante il processo di imbibizione riduce il contenuto di acqua a parità di suzione. -III- Eventuali fenomeni di rigonfiamento o ritiro associati alle variazioni di suzione possono alterare la struttura del terreno e con essa la curva caratteristica acqua-terreno. -IV- L’isteresi è anche conseguenza dell’angolo di contatto fra menisco e particelle, che varia col verso di movimento del liquido. In particolare quando esso avanza rispetto alla superficie solida (umidificazione) l’angolo di contatto è maggiore di quando esso retrocede (essiccamento). Ciò comporta che a parità di contenuto di acqua, durante il processo di umidificazione, al valore maggiore dell’angolo (quindi al minor raggio di curvatura) si associno valori della suzione minori che in fase di essiccamento.
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INDICE 1- TERRENI PARZIALMENTE SATURI - CENNI 2- MISURA DI SUZIONE
3- MISURA DEL CONTENUTO D’ACQUA 4- CURVA DI RITENZIONE 5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
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5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
Suzione, contenuto d’acqua e strumenti di misura. Dati registrati a Monteforte Irpino (AV). J F A M S O N D 2008 2009 2007 2006 2005 3 5 12 4 678 Pioggia Suzione (Pirone et al., 2010)
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5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
Suzione, contenuto d’acqua e strumenti di misura. Dati registrati a Monteforte Irpino (AV). A M J S O N D F 2008 2009 3 5 12 4 678 Suzione (kPa) Contenuto volumetrico d’acqua (Pirone et al., 2010)
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5- MONITORAGGIO DEL SITO DI MONTEFORTE IRPINO (AV): RISULTATI
3 5 12 4 678 Contenuto d’acqua volumetrico 1-2 4 Papa, 2007 Papa, 2007 Suzione(kPa) Suzione(kPa)
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CONCLUSIONI (1) - La conoscenza dei terreni parzialmente saturi e del relativo comportamento meccanico è indispensabile per: (i) giustificare una serie di dissesti che si verificano nell’ambito dell’ingegneria civile, (ii) per progettare opere geotecniche come rilevati e dighe, (iii) per programmare un piano di monitoraggio adeguato; I Terreni parzialmente saturi sono mezzi trifase in cui la pressione relativa dell’acqua nei pori è di trazione, questo conferisce al mezzo poroso una maggiore resistenza a taglio che, tuttavia, non rappresenta una proprietà del terreno ma è una funzione delle suzione (contenuto d’acqua) del terreno stesso; Nei mezzi parzialmente saturi una misura diretta della suzione è praticabile tramite i tensiometri, strumenti usualmente adoperati anche in sito e che differiscono tra loro per la modalità di misura della pressione;
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CONCLUSIONI (2) -Il contenuto d’acqua nei terreni si può misurare mediante sonde TDR che basandosi sulla tecnologia ‘Time Domain Reflectometry’ restituiscono la costante dielettrica dell’acqua funzione a sua volta (mediante opportuna calibrazione) del contenuto d’acqua; -La suzione e il contenuto d’acqua sono correlate attraverso la curva di ritenzione, funzione della porosità e granulometria del terreno; tale curva risulta isteretica dal momento che la risposta del terreno in termini di suzione e contenuto d’acqua varia con il verso del percorso e il punto di partenza. Pertanto la curva di ritenzione ottenuta in laboratorio può risultare molto diversa da percorsi individuati dalle misure di suzione e contenuto d’acqua misurate in sito alla stessa profondità nel tempo.
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