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Corso Writing Theatre U4.2 - Le Funzioni del linguaggio IL LINGUAGGIO E L'AUTORE TEATRALE Modulo 4.

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Presentazione sul tema: "Corso Writing Theatre U4.2 - Le Funzioni del linguaggio IL LINGUAGGIO E L'AUTORE TEATRALE Modulo 4."— Transcript della presentazione:

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2 Corso Writing Theatre U4.2 - Le Funzioni del linguaggio IL LINGUAGGIO E L'AUTORE TEATRALE Modulo 4

3  OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO Chi si prepara ad intraprende la strada della scrittura teatrale deve sapere quanto sono importanti le parole, viste dall’autore stesso come una forza in grado di suscitare emozioni, sentimenti. Le parole di un autore si trasformano in testi orali tramite gli attori che le interpretano. Il linguaggio scritto dà vita a quello orale, l’autore deve tenere ben presente le sue dinamiche come tiene bene presente le dinamiche della scrittura, l’obiettivo, dunque, è arrivare ad esplicitare le proprie intenzioni comunicative e far diventare il linguaggio azione scenica.

4 ARGOMENTI SPECIFICI Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio Il linguaggio teatrale Funzione di appello, espressiva e poetica

5 Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio Roman Jakobson assegna a ciascun elemento del processo comunicativo una particolare funzione comunicativa, che si manifesta nelle forme e nei contenuti del messaggio. Più precisamente, il rapporto tra elementi comunicativi e funzioni si articola secondo lo schema che segue.

6 Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio MittenteFunzione Emotiva ContestoFunzione Referenziale MessaggioFunzione Poetica ContattoFunzione Fàtica CodiceFunzione Metalinguistica DestinatarioFunzione Conativa

7 La funzione emotiva esprime l’atteggiamento dell’emittente riguardo ciò di cui sta parlando. La referenziale è relativa al contenuto, consiste nella trasmissione dei un sapere, di un contenuto mentale su ciò che si dice. La funzione poetica è relativa all'organizzazione interna del messaggio, e riguarda il modo in cui esso è realizzato e strutturato. Questa funzione è prevalente nei messaggi poetici, in cui viene dedicata la massima attenzione alla struttura formale ed all'organizzazione interna. Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio

8 Nella funzione fatica il linguaggio viene utilizzato per stabilire, mantenere o interrompere la comunicazione, esprime in un messaggio l'impegno a garantire il contatto (un classico esempio di messaggio con funzione fàtica è la formula «Pronto?» che si dice rispondendo al telefono. La funzione metalinguistica per l'esplicitazione o spiegazione del codice linguistico stesso, riguarda la presenza all'interno del messaggio di elementi orientati a definire il codice stesso. Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio

9 La funzione conativa, infine, esprime in messaggio la tendenza ad avere degli effetti extralinguistici sull'emittente, effetti cioè che non si limitano alla pura comprensione linguistica. Sono ad esempio messaggi conativi gli ordini, i consigli, le preghiere e le suppliche. Roman Jakobson e le funzioni principali del linguaggio

10 Il linguaggio teatrale Il linguaggio teatrale è un filtro, materiale essenziale per autori, attori e registi, è grazie alla lingua che essi danno forma ad un pensiero lo modellano e lo indirizzano verso canali specifici. Occorre sottolineare che il linguaggio teatrale presenta vari aspetti: linguaggio della letteratura teatrale,; linguaggio teatrale, che è costituito dal linguaggio scenico o della messa in scena e dal linguaggio della ricezione teatrale.

11 Funzione di appello, espressiva e poetica Dalle funzioni del linguaggio analizzate da Jakobson ed esposte nel paragrafo precedente, possiamo, ora, analizzare le funzioni del linguaggio che incidono direttamente sul linguaggio drammatico: di appello, espressiva, poetica.

12 Funzione di appello espressiva e poetica La funzione di appello è estremamente importante nel linguaggio drammatico dei personaggi, poiché il personaggio di un’opera teatrale ha bisogno di utilizzare il linguaggio come strategia, come arma, come mezzo per arrivare ad un fine e provocare una determinata reazione, non solo per quanto riguarda gli altri personaggi della storia ma anche nei confronti dello spettatore che è coinvolto indirettamente nel dialogo scenico. In questo modo occorre considerare, nella funzione di appello, oltre all’attore, che attraverso il personaggio parla agli altri protagonisti, anche l’autore che cerca di comunicare con il pubblico.

13 A riflettere lo stato emozionale del messaggio è la funzione espressiva, che permette di conoscere lo stato d’animo del parlante nel momento della comunicazione: l’autore attraverso lo stile personale del linguaggio mostra le emozioni che l’attore, attraverso il personaggio, esprime in scena. Il pubblico è il destinatario finale di tutto questo processo emotivo/comunicativo. Funzione di appello espressiva e poetica

14 La funzione poetica riguarda la funzione più propriamente estetica del linguaggio. L’attenzione è sul linguaggio stesso, sul modo dell’autore di comunicare le cose, di trasformare il linguaggio comune in linguaggio letterario. Tale comunicazione risulterà essere di gusto soggettivo al pubblico ricevente, che deciderà o no se assistere alla messa in scena. Funzione di appello espressiva e poetica


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