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PubblicatoFulvio Scotti Modificato 8 anni fa
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Torino - 9 maggio 2003 Il costo di mantenimento agli studi universitari in Toscana Maria Francesca Romano Scuola Superiore Sant’Anna Pisa
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Torino - 9 maggio 2003 Quadro normativo Il DPCM del 1994 invita le Regioni ad effettuare “indagini per la individuazione dei costi di mantenimento agli studi per le diverse categorie di studenti nelle diverse città”. Dai risultati delle indagini dovrebbe essere possibile ”diversificare gli importi sia in ragione delle condizioni degli studenti, che dei livelli di spesa necessari nelle diverse parti del Paese”.
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Torino - 9 maggio 2003 Tempi luglio 1997 settembre 1997 febbraio 1998 giugno 1998 La Regione Toscana invita le Università di Pisa, Siena e Firenze a coordinarsi e progettare un’indagine conoscitiva in materia di diritto allo studio universitario. Firma della convenzione, stesura del progetto di ricerca Interviste ed analisi dei dati Pubblicazione ricerca
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Torino - 9 maggio 2003 L’indagine Periodo di riferimento popolazione oggetto dell’indagine voci di spesa come riuscire ad avere dati attendibili per ogni spesa ? costruzione e pre-test del questionario chi e quanti intervistare ? come si è svolta l’indagine ? stime differenziate per ateneo e tipologia di studenti anno solare 1997
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Popolazione oggetto dell’indagine Studenti beneficiari di interventi DSU + studenti con riduzione per reddito delle tasse universitarie e iscritti entro DL + 1
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Voci di spesadettaglio Alloggio Affitto Spese accessorie Spese telefono Spese condominiali Vitto Colazioni, pranzi e cene per periodo lezioni e non lezioni Trasporti Urbani ed extraurbani Materiale per lo studio Libri di testo, materiale accessorio allo studio Altre spese Accesso a corsi di lingue, attività culturali e sportive
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Variabili di stratificazione Anno di iscrizione Condizione abitativa Corso di studio 1.I e II anno 2.dal III al I f.c. 1.Residenti nella sede universitaria 2.Pendolari 3.Fuori sede 1.Medicina-SMFN-Farmacia- Architettura-Ingegneria 2.Veterinaria-Economia-Agraria-Scienze della formazione 3.Lingue-Lettere-Giurisprudenza-Scienze Politiche 18 strati finali
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Numerosità per le stime Le stime effettuate sulle singole voci di spesa sono basate su un numero di soggetti variabile. Esempi: Il “materiale per lo studio” non dipende dalla condizione abitativa: la stima viene effettuata per 6 macro-strati (corso di studio ed anno). Il “vitto” non dipende dalla facoltà frequentata e dall’anno: la stima viene effettuata per 3 macro- strati (condizione abitativa).
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La rilevazione sul campo Studenti part-time: selezione e addestramento Identificazione dei luoghi dove effettuare le interviste o far compilare i questionari (facoltà, segreterie studenti, mensa universitaria) Assegnazione di un numero prefissato di interviste per strato (quota sampling) a ciascun intervistatore Domanda filtro per eliminare gli studenti non appartenenti alla popolazione di riferimento e le matricole
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Questionario Costruzione e pre-test del questionario. Il questionario è stato testato con i rappresentanti degli studenti in Senato accademico, Consiglio di Amministrazione e Consigli di Facoltà. I rappresentanti hanno svolto anche una funzione di pubblicizzazione dell’iniziativa. Possibilità di utilizzare la matricola per eliminare le domande anagrafiche e di curriculum universitario.
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Perché questa disaggregazione?
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Possibilità di individuare possibili outliers per le voci di spesa riguardanti il vitto e l’alloggio Eliminando gli outliers si ottengono intervalli di stima meno ampi
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Torino - 9 maggio 2003 Effetti collaterali: collaborazione costi di mantenimento agli studi universitari Metodologia comune di raccolta di nuovi dati efficacia delle borse di studio nelle tre sedi Condivisione di dati su aspetti definiti istruzione post-diploma in Toscana Condivisione dei dati su corsi di studio e studenti: sperimentazione di un’anagrafe regionale degli studenti universitari
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Torino - 9 maggio 2003 Nuove necessità conoscitive Necessità di trasparenza e di condivisione delle informazioni e dei dati Necessità di confronto tra atenei simili o geograficamente vicini Confronto con l’intero sistema universitario
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Torino - 9 maggio 2003 L’università come somma di diversità Esistono molte tipologie di studenti (e di atenei) Il miglioramento del sistema può avvenire solo dalla integrazione delle diversità e dal saper rispondere alle diverse esigenze.
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