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PubblicatoIgnazio Zani Modificato 8 anni fa
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COPI: Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria La riforma degli studi nelle Facoltà di Ingegneria: risultati, problemi e prospettive 4 Novembre 2005 – Università di Siena - Facoltà di Ingegneria Attribuzione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi e modalità di azzeramento: le novità sul test di accesso ed un esperimento dell’Università di Salerno Paolo Villani – p.villani@unisa.it
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In Italia non esistono praticamente opportunità di formazione superiore alternative all’Università; Il numero di immatricolazioni all’Università è uno dei più alti in Europa; SOLO UNO STUDENTE SU TRE RIESCE A LAUREARSI ! L’Università in Italia: caratteristiche e problemi
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Motivi dell’abbandono degli studi Mancanza di una reale motivazione allo studio: ci si limita ad iscriversi, senza frequentare e spesso senza dare alcun esame; Insoddisfacente scelta del Corso di Laurea; solo il 68,5%, se tornasse indietro, ripeterebbe stessa scelta L’Università in Italia: caratteristiche e problemi
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La Riforma universitaria: obiettivi del nuovo ordinamento Riduzione dell’abbandono degli studi senza completamento di alcun percorso formativo; Consentire allo studente che si impegni negli studi di raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi stabiliti (3 anni per la laurea - 5 anni per la laurea specialistica). Formare figure professionali a diverso grado di specializzazione, riducendo i tempi di ingresso nel mercato del lavoro.
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Il nuovo ordinamento degli studi universitari Il mancato possesso degli stessi penalizza significativamente l’attività didattica della Facoltà e dell’Ateneo attraverso la riduzione del trasferimento del Fondo di finanziamento ordinario NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI REQUISITI MINIMI D.M. 270/2004; D.M. 28 gennaio 2005, n. 15 e successive ministeriali Le Università disciplinano autonomamente gli ordinamenti didattici dei propri corsi di studio REGOLAMENTO CON LE NORME SULL' L'AUTONOMIA DIDATTICA DEGLI ATENEI Decreto 2 novembre 1999, n° 509
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1)Come attribuire gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA): le novità sul test di accesso 2)Con quali modalità contribuire al loro azzeramento. Un esperimento dell’Università di Salerno: l’anno di preparazione agli studi di Ingegneria
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Fonte: C. Casarosa, Roma, 2005
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A s s e m b l e a d e i s o c i Comitato Direttivo Consiglio Scientifico Presidente Direttore
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Progetto per la ristrutturazione del Test di Ingegneria (PRISTINGE) : progetto strategico per l’avviamento di un test distribuito, somministrato on line e di orientamento per le Scuole. Esso è articolato su una serie di sub-progetti, che nel loro insieme permettono di raggiungere gli obiettivi di cui è stato dato mandato al Consorzio dalla Conferenza dei Presidi di Ingegneria: sito web del CISIA, di tipo interattivo dinamico, perché funga da veicolo operativo delle successive realizzazioni; test informatico per l’auto-apprendimento, che costituisca lo strumento operativo per uniformare a livello nazionale l’erogazione del test; data-base aggiornabile delle carriere degli studenti, per il monitoraggio degli effetti dello strumento di valutazione in ingresso (essenzialmente per i necessari feed-back in fase di attribuzione degli OFA).
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Università di Salerno – IngegneriaTest 2005-06 Capacità Competenze
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Dopo almeno 2 anni 216 persone su 1623 non possiedono alcun credito
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Un po’ di storia La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salendo ha affrontato più volte il tema dei criteri di immatricolazione alle lauree di primo livello e del recupero degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) assegnati a valle del test di accesso, esaminando varie proposte: Consiglio di Facoltà del 13 marzo 2003 si pervenne ad un’ipotesi di lavoro, cosiddetta di anno zero, ritenuta meritevole di ulteriori approfondimenti. Consiglio del 29 gennaio 2004 la fu ripresa la discussione sull’argomento e fu data comunicazione di un’ipotesi di lavoro analoga, relativa cioè all’immatricolazione a valle del superamento di corsi di recupero da effettuare nell’arco di un anno zero, allo studio per l’intero Ateneo di Salerno e che sarebbe stata discussa in Senato Accademico. Consiglio del 5 aprile 2004, si discusse dei contenuti del progetto che si andava delineando in Ateneo e che si configurava come un’iniziativa sperimentale, con attività di recupero distinte in: attività di carattere generale, per tutti gli immatricolandi con carenze; attività per aree culturali omogenee (umanistica, giuridico- economica, scientifica-tecnologica), da gestire insieme dalle facoltà interessate; attività specifiche per le singole facoltà, con possibilità, solo per queste ultime, di riconoscimento dei crediti acquisiti. Le singole facoltà sarebbero state libere di aderire o meno al progetto. Il progetto di Ateneo non fu più sviluppato per l’anno accademico 2004-2005, ma si optò per metterlo a punto per l’anno accademico 2005-2006, sotto la guida del Delegato della Facoltà di Ingegneria. Il Senato Accademico, nella seduta del 21 giugno 2005 ha deliberato positivamente in tema di requisiti minimi. A questa decisione si associano successivamente la Facoltà di Lingue (16 luglio 2005), la Facoltà di Economia (21 luglio 2005) e la Facoltà di Ingegneria (28 luglio 2005).
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Risultati: partecipanti al test 2005/2006 = 997 n. collocati in Fascia C = 85 (8.5 %) n. partecipanti all’Anno di Preparazione = 65 (76 %) n. provenienti da Licei = 14 (22 % contro il 64 % degli immatricolati) n. genitori non in possesso del diploma = 41 (63 % contro il 32 % degli immatricolati)
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Fenomeno degli abbandoni L’Ateneo ha fornito il quadro di riferimento istituzionale La Facoltà ha individuato gli obiettivi e gli strumenti … non abbiamo dimenticato l’insegnamento della Scuola di Barbiana?
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