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PubblicatoGustavo Di Martino Modificato 8 anni fa
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CHE COSA SI COMPARA ? Dalle istituzioni alle funzioni …. …. e di nuovo alle istituzioni COME SI COMPARA ? Dai casi alle variabili …. …. e di nuovo ai casi Dai dati aggregati ai dati individuali …. …. e di nuovo ai dati aggregati PERCHE’ COMPARARE ? Dalla divergenza alla convergenza …. …. e di nuovo alla divergenza ? I cicli della politica comparata
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Fase pre-moderna ModernaPost-moderna L’evoluzione della politica comparata – K. Von Beyme
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Fase pre-moderna o tradizionale La PC è speculativa, normativa e basata su aneddoti. I confini con la filosofia, diritto, storia non erano chiaramente fissati. Gli autori più vicini a fondare la PC in senso moderno sono Machiavelli, Montesquieu e Tocqueville. Ma il primo contributo metodologico rilevante si deve a J.S. Mill quando stabilì i suoi metodi della concordanza e dissonanza. I regimi politici piuttosto che la politica e/o le politiche erano oggetto di studio. Lo scopo era principalmente fare classificazioni e tipologie, spesso di carattere evolutivo.
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Fase (classica-)moderna In questa fase si stabiliscono netti confini disciplinari: sociologia, diritto, filosofia. Si stabilisce anche la distinzione tra teoria e applicazione Rivoluzione comportamentista. Le regolarità devono condurre generalizzazioni che vanno verificate empiricamente e misurate quantitativamente Si assiste alla professionalizzazione della SP prima in America e poi in Europa. Importanza delle “tre P”: polity, politics, policy
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US ranking by Somit and Tanenhaus (1964) German ranking by Falter and Klingemann (1998) RankAuthorDisciplineRankAuthorDiscipline 1KeyCP1HuntingtonCP, IR 2TrumanPT2LipsetCP 3MorghentauIR3LijphartCP 4DahlCP, PT4KeohneIR 5LasswellCP, PT5DahlCP,PT 6SimonCP6AlmondCP 7AlmondCP7SchmitterCP 8EastonCP, PT8LinzCP, PT 9StraussCP9SartoriCP, PT 10FriedrichCP10Von BeymeCP, PT Ranking of influential political scientist
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Fase post-moderna Post-modernismo contesta l’idea che esistono i “fatti sociali”, piuttosto questi sono costruzioni sociali (costruttivismo). Ciò non comporta una radicale rottura con il passato, ma piuttosto l’adesione a differenti assunti ontologici Centralità della COMUNICAZIONE -> egemonia
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Due approcci a confronto POSITIVISMO Distinzione tra fatti e valori La realtà è osservabile e verificabile Le scienze sociali assomigliamo alle scienze naturali Quantificazione, verifica delle ipotesi, generalizzazioni COSTRUTTIVISMO I fatti sono socialmente costruiti e incastrati Il ricercatore non è né neutrale né oggettivo Il contesto (sistemi di idee) spiega i fenomeni Discorsi, comunicazione sono più importanti delle variabili per capire il contesto
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Scienza politica tradizionale (pre-moderna) Scienza politica comportamentista (moderna) Scienza politica post- comportamentista (post-moderna) Positivismo Fine ‘800 Comportamentismo Anni ‘30 – ‘60 Nuovi approcci Anni ’70 – 2000 IstituzioniFunzioniIstituzioni Dati aggregati Dati individualiDati aggregati Casi VariabiliCasi DivergenzaConvergenzaDivergenza ? CICLI E FASI DELLA SCIENZA POLITICA
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ParadigmiConcezione della politica TemaFenomeno SCELTA RAZIONALE Sistema di scambi e negoziazioni Scelte individualiInteresse NEO- ISTITUZIONALI SMO Insieme di regole e di procedure Contesto e regoleIstituzioni CULTURALEAspettative e valori condivisi o contrapposti Valori, ideali, simboli Identità Paradigmi recenti
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TeorieLivello di analisi Variabile indipendente Variabile intervenient e Variabile dipendente Ruolo delle istituzioni Istituzionali smo razionale MicroPreferenze individuali IstituzioniDecisioni; allocazione risorse e posizioni Rendere possibile l’azione collettiva Istituzionali smo storico MacroAssetti istituzionali TempoSistemi di regolazione ; politiche pubbliche Strutturare il contesto del processo politico Istituzionali smo sociologo MesoSistemi culturali cristallizzati SignificatiScelte; strategie Formare l’identità degli attori Teorie istituzionaliste
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Gli sviluppi della Politica comparata L’approccio classico: L’istituzionalismo (precedente la II Guerra mondiale) I limiti: 1) provincialismo 2) formalismo 3) descrittivismo
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La “nuova politica comparata” (anni ’50 e ‘60) Le strategie: 1)Si allarga l’orizzonte geografico della ricerca 2)Si afferma la ricerca di una “teoria generale” (teorie dei sistemi,comportamentismo, struttural funzionalismo, ecc.) 3) Eclettismo
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L’eredità degli anni ’60 (1965-75) 1. Centralità delle istituzioni 2. Si affermano tre gruppi di studiosi ― Almond e Sartori ― Rokkan, Finer e Linz (sensibilità storica e approccio weberiano) ― Rose, Von Beyme e al. ( la ricerca di “teorie a medio raggio”)
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Gli sviluppi recenti (1980-2000) I caratteri: 1) Allargamento dei casi e soprattutto dei temi (spostamento dall’inputismo all’outputismo): ― democratizzazioni ― ingegneria costituzionale ― policy studies 2) Attenuazioni dei confini disciplinari: political economy e studi europei Due approcci prevalenti: ― scelta razionale ― neo-isttiuzionalismo 3) Frattura epistemologica interna al settore ricerca della teoria (generale): scelta razionale (Pierson e Tsebelis) o fuga dalla teoria (democratizzazioni)
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― la ricerca di una ”terza via” 1)teoria dell’accordo (Higley e Gunther) 2)teoria dell’ancoraggio (Morlino)
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Areas of investigation in CP Fabbrini and Dibere Molutsi 2011 Democracy and supranational developments Democratization and consolidation Quality of democracy and development Democracy and constitutionalization Democracy and representation Comparative policy analysis
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