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COMPETENZE INTERCULTURALI Paola Dusi Scienze della Formazione Primaria Università degli Studi di Verona Pedagogia Interculturale.

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Presentazione sul tema: "COMPETENZE INTERCULTURALI Paola Dusi Scienze della Formazione Primaria Università degli Studi di Verona Pedagogia Interculturale."— Transcript della presentazione:

1 COMPETENZE INTERCULTURALI Paola Dusi Scienze della Formazione Primaria Università degli Studi di Verona Pedagogia Interculturale

2 L’interculturale: un nuovo concetto  Implica 3 PROSPETTIVE in rapporto al termine CULTURA:  SOGGETTIVISTICA. Pone in luce la relazione tra due individui, ciascuno riconosciuto nella sua unicità (sesso, età, appartenenze, storia personale, ecc.) e nel suo modo di interpretare/costruire la cultura di origine (cultura soggettiva).  INTERAZIONISTA. Si pone in evidenza la dimensione dell’interazione, del rapporto che si instaura tra i soggetti coinvolti (individuale o collettivo) invece che sull’altro.  SITUAZIONALE. Pone in luce il contesto storico, economico e politico in cui avviene l’interazione (gerarchia di culture; forze economiche; rappresentazioni dell’altro; attualità; mass media, ecc.) che influiscono/condizionano il rapporto.  (Cohen Emerique, 2010)

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4 COSTRUTTO di COMPETENZA  Competence is a “ Complex ability… that… (is) closely related to performance in real life situations” (Hartig, Klieme & Leutner, 2008, p. v)

5 COMPETENZA “Le competenze sono costituite dall’attitudine individuale e, al limite, soggettiva, di usare le proprie qualificazioni, i propri saper fare e le proprie conoscenze al fine di raggiungere un risultato. Infatti, non esistono competenze ‘oggettive’, tali da poter essere definite indipendentemente dagli individui nei quali esse si incarnano. Non ci sono le competenze in sé, ci sono soltanto le persone competenti”  (OCDE, Qualifications et compétences professionnelles dans l’enseignement technique et la formation professionnnelle. Évaluation et certification, Paris, OCDE, 1966).

6 risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio. Le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. CONOSCENZE indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). ABILITA’ comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. COMPETENZE

7 LA COMPETENZA “La competenza non è uno stato o una conoscenza posseduta. Non è riducibile a un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione. (…) La competenza non risiede nelle risorse (conoscenze, capacità, …) da mobilizzare, ma nella mobilizzazione stessa di queste risorse. (…) Qualunque competenza è finalizzata (o funzionale) e contestualizzata: essa non può dunque essere separata dalle proprie condizioni di “messa in opera”. (….) La competenza è un saper agire (o reagire) riconosciuto. Qualunque competenza, per esistere, necessita del giudizio altrui “. (Le Boterf, De la Competénce, Paris, Les éditions d’Organisation, 1994). (Italia Forma, 2004).

8 RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA DEL 18.12.2006 (2006/962/CE) “L’istruzione, nel suo duplice ruolo –sociale ed economico – è un elemento determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per adattarsi con flessibilità a siffatti cambiamenti. In particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, occorre rispondere alle diverse esigenze dei discenti assicurando la parità e l’accesso a quei gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative. Esempi di tali gruppi includono le persone con scarse competenze di base, in particolare con esigue capacità di scrittura, i giovani che abbandonano prematuramente la scuola, i disoccupati di lunga durata e coloro che tornano al lavoro dopo un lungo periodo di assenza, gli anziani, i migranti e le persone disabili (…). Le competenze chiave sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.”

9 RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA DEL 18.12.2006 (2006/962/CE). 8 competenze-chiave  comunicazione nella madrelingua  comunicazione nelle lingue straniere  competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia  competenza digitale  imparare a imparare  competenze sociali e civiche  spirito di iniziativa e imprenditorialita’  consapevolezza ed espressione culturale INDICAZIONI Nazionali del 2012 “Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”.

10 1. Il concetto di competenza L’abilità di attivare e usare valori, attitudini, abilità, conoscenze e comprensioni significative al fine di rispondere in modo appropriato ed efficace alle richieste, ai cambiamenti e alle opportunità presenti in un contesto dato (Barrett et al. 2013)

11 La competenza è un processo dinamico Esso implica la Selezione, Attivazione, Organizzazione E coordinazione di Risorse psicologiche rilevanti Queste risorse si traducono nella capacità di assumere comportamenti efficaci ed adeguati per una data situazione (cf. Candelier et al., 2012 ; Jonnaert et al., 2006; Rychen & Salganik, 2003 ).

12 ‘ Competenze ’ Il termine ‘competenze’ (al plurale) si riferisce alle risorse specifiche di un individuo (per es., specifici valori, attitudini, abilità, conoscenze e comprensioni) Messe in gioco e usate per assumere un comportamento competente.

13 Libro bianco sul dialogo interculturale Vivere insieme in pari dignità Conseil de L’Europe 2008 4.3. Imparare e insegnare le competenze interculturali Le competenze necessarie per il dialogo interculturale non sono automatiche: è necessario acquisirle, praticarle e alimentarle nel corso di tutta la vita. Le autorità pubbliche, i professionisti del settore dell’insegnamento, le organizzazioni della società civile, le comunità religiose, i mezzi di informazione e tutti gli altri operatori del settore educativo, che lavorano in tutti i contesti istituzionali e a tutti i livelli, svolgono un ruolo decisivo nel perseguire gli obiettivi e i valori fondamentali difesi dal Consiglio d’Europa, nonché nel rafforzare il dialogo interculturale. Le cooperazioni inter-istituzionali sono determinanti, in particolare con l’Unione Europea, l’Unesco, l’Organizzazione araba per l’educazione, la cultura e le scienze (Alecso) e altri partner attivi in questo campo. 4.3.1. Settori chiave di competenza: la cittadinanza democratica, l’apprendimento delle lingue, la storia (p. 30).

14 COMPETENZA INTERCULTURALE La competenza interculturale non si presenta come una tra le possibili aggettivazioni di un costrutto oggi tanto diffuso quanto controverso, ma si delinea con una propria specificità e assume le connotazioni di una SENSIBILITA’ PERSONALE DEL PROFESSIONISTA ad agire i saperi posseduti In SITUAZIONI AD ELEVATA DIFFERENZIAZIONE CULTURALE” (M. Santerini, Introduzione. Competenze interculturali: ricerca e formazione, in Santerini, Reggio, 2014:11-12).

15 101 Competence schemes Il gruppo di lavoro insediato c/o la Commissione Europea Ha individuato 101 modelli La lista dei quali è reperibile sul website: www.coe.int/competences

16 Intercultural Competence The Key competence in the 21st century? Competence Personality Traits Attitudes Awareness/Self-reflection Skills/ability Knowledges

17 COMPETENZA INTERCULTURALE (più 1: contestuale ) 1. affettiva 2. cognitiva 3. comportamentale

18 COMPETENZA INTERCULTURALE: Aree Fondamentali Affettiva: MOTIVAZIONE – SENSIBILITA’ Cognitiva: CONOSCENZE Behavioral-actional: ABILITA’ Context: SITUAZIONE, CULTURA, CONTESTO RAPPORTI FUNZIONI, Outcomes: ADEGUATEZZA ED EFFICACIA PERCEPITE, COMPRENSIONE, SODDISFAZIONE, RISULTATI RAGGIUNTI (Lustig & Koesster, 2006)

19 4 AREE VALORI CONOSCENZE ATTITUDINI SKILLS

20 VALORI Valori offrono criteri per: * Valutare azioni, le proprie e quelle altrui. * Giustificare opinioni, attitudini e comportamenti. * Decidere tra più opzioni e alternative. * Decidere e pianificare I propri comportamenti. * Per tentare di influire sugli altri. ( Schwartz, 1992, 2006). sono Convinzioni/credo generali Attraverso I quali l’individuo valuta quali siano le cose importanti nella vita. sono principi guida attraverso I quali noi prendiamo decisioni riguardanti l’agire Hanno una qualità prescrittiva nell’indicare cosa si dovrebbe fare o pensare in molte situazioni differenti.

21 ABILITA’ SKILLS di eseguire complessi e ben organizzati schemi sia di pensiero sia di azione in forma adattiva al fine di raggiungere un preciso risultato o scopo. (Reber, 1985). L’abilità può essere definita come la capacità

22 CONOSCENZE Knowledge Centrale in questa area di competenze È il pensiero critico (critical understanding) ovvero la Valutazione e la Riflessione sulle conoscenze oggetto di apprendimento La conoscenza può essere definita come L’insieme di informazioni che una persona possiede e La capacità di comprendere i significati che tali informazioni implicano e di usarle in modo appropriato

23 Considerare la dignità umana e I diritti umani un valore fondamentale Riconoscere come valore la differenza culturale Riconoscere come valore la democrazia, la giustizia, l’eguaglianza e il ruolo della legge. * Apertura alla differenza culturale e alle altre credenze, modi di vedere la realtà e pratiche. * Rispettare le altre persone, convinzioni, visioni della realtà e pratiche. * Senso civico * Responsabilità * Self-efficacy * Tolerance of ambiguity Conoscenza e critica comprensione del proprio sè Conoscenza e critica comprensione del linguaggio e della comunicazione Conoscenza e critica comprensione del mondo (politica, legge, diritti umani, cultura, culture, religioni, storia, media, economia media, l’ambiente e la sostenibilità ambientale ) * Capacità di apprendimento autonomo * Capacità di analisi e di pensiero critico * Abilità di osservazione ed ascolto * Empatia * Flessibilità e adattamento * Abilità comunicative e linguistiche con conoscenza di più lingue * Abilità cooperative * Abilità nella gestione-risoluzione di conflitti CDC model Competences for Democratic Culture and Intercultural Dialogue

24 http://www.coe.int/t/dg4/education/ descriptors_en.asp Questionario per le professioni educative- 1 Questionario per le professioni educative– 2 Il Dipartimento Educativo del Consiglio d’Europa sta sviluppando un nuovo quadro teorico per la cittadinanza democratica e la competenza interculturale. Le saremmo estremamente grati si potesse contribuire al nostro lavoro completando il seguente questionario. Tempo stimato per la compilazione circa 45 minuti

25 Le competenze. Un esempio per capire : il dialogo interculturale L’attitudine all’apertura verso l’altro percepito come diverso, con riferimenti culturali differenti dai nostri. Può anche richiedere l’abilità di gestire le ansie e/o insicurezze che l’incontro e l’interazione con un altro che si percepisce diverso, con cui si pensa di non avere nulla in comune possono far nascere. In ogni caso, una volta iniziato il dialogo, per evitare incomprensioni, è necessario usare abilità di ascolto e abilità comunicative e linguistiche. Sono poi richieste empatia e capacità di pensiero analitico, che favoriscono la comprensione del punto di vista dell’altro. Nel corso del dialogo potrebbero emergere differenze insormontabili tra il proprio punto di vista e quello dell’altro. In questo caso, sarà necessario attivare la propria capacità di tollerare l’ambiguità e di accettare la mancanza di una soluzione. In sintesi, il dialogo - per essere interculturale - richiede l’attivazione, la gestione e l’adeguata e ragionevole applicazione di un vasto numero di competenze. (Barrett, 2015)

26 Pyramid and Process Model of Intercultural Competence a) autoconsapevolezza culturale; b) comprensione del punto di vista dell’altro, dei suoi valori, norme e modi di vita; c) comprensione del ruolo esercitato dalla cultura di riferimento sul comportamento dell’individuo e sui suoi processi comunicativi; d) comprensione dei contesti storici, politici e religiosi; e) consapevolezza sociolinguistica concernente il rapporto esistente tra linguaggio e significato nel contesto sociale. (Deardoff, 2004, 2006, 2011)

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28 CONOSCENZE  DEI SISTEMI CULTURALI  DEI SISTEMI DI VALORE  DEI DIVERSI STILI COMUNICATIVI  PROFESSIONALI

29 ABILITA’  Comprendere il punto di vista dell’altro dei suoi valori e modi di vita  Comprendere i contesti storici, politici e religiosi  Praticare il decentramento  Sospendere il giudizio  Saper Osservare ed Ascoltare  Saper Riflettere  Saper Collaborare  Saper comunicare in modo appropriato ed efficace  Saper gestire i conflitti

30 ATTITUDINI/ TRATTI Attitudini  Empatia culturale  Orientamento relativista  Rispetto per le altre culture  Riconoscimento dell’altro come persona  Rispetto e accettazione dell’altro  Attitudine a sospendere il giudizio  Tolleranza per l’ambiguità Tratti di personalità  Pazienza  Rispetto  Gentilezza  Autostima  Flessibilità  Humour

31 Per poter sviluppare l’ICC è necessario a) essere esposti a diverse visioni del mondo e nutrire il desiderio di conoscerle; b) saper mettersi nei panni dell’altro; c) praticare l’ascolto attivo; d) ricercare costantemente il feed-back dell’interlocutore (Arasaratnam, 2012)

32 AWARENESS/SELF-REFLECTION per un docente  AUTOCONSAPEVOLEZZA CIRCA: I. LA PROPRIA CULTURA -CULTURAL FRAMES II. IL SISTEMA DI PENSIERO/DECENTRAMENTO III. LE PROPRIE EMOZIONI E PREGIUDIZI IV. RAPPORTO ESISTENTE TRA LINGUAGGIO E SIGNIFICATO nel CONTESTO SOCIALE V. PROPRIO STILE COMUNICATIVO

33 Development Model of Intercultural Sensitivity (DIMS) di M. J. Bennett a. Fase etnocentrica 1. Denial 2. Defense 3. Minimization a. Fase etnorelativa 1. Acceptance 2. Adaptation 3. Integration

34 La DIVERSITA’ CULTURALE nelle PRATICHE di INSEGNAMENTO - SCUOLA dell’INFANZIA 1. CONSIDERAZIONE dell’altro come di volta in volta DIFFERENTE e SIMILE agli altri 2. APPROPRIAZIONE delle RISORSE messe a disposizione dal SISTEMA EDUCATIVO per l’altro 3. RICONOSCIMENTO delle COMPETENZE degli uni e degli altri (FAMIGLIE) al SERVIZIO dell’altro 4. ATTENZIONE alle MODALITA’ con cui l’altro MOBILITA la sua SPECIFICTA’ CULTURALE 5. SENSIBILITA’ alla persona e al contesto nella relazione con l’altro G. Audet “Composer avec la diversité culturelle en classe de maternelle”, 2010

35 RICONOSCERE l’ALTRO

36 INTERVISTA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA CRITERI per l’INDIVIDUAZIONE:  docente con almeno 5 anni di servizio nella scuola primaria  Riconosciuto come competente dai colleghi  Attento ai temi della differenza  Disponibile a farsi intervistare

37 METODOLOGIA: RACCONTI DI PRATICHE Chiedere al docente di 1. NARRARE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA incontrata nella sua esperienza professionale 2. Concernente la PRESENZA-GESTIONE della DIFFERENZA in CLASSE 3. E DI DESCRIVERE IL PERCORSO seguito per (cercare di) RISOLVERLA 4. puntualizzando le RIFLESSIONI, le PRATICHE 5. Gli ATTORI coinvolti 6. Se il primo racconto NON riguarda la DIFFERENZA CULTURALE chiedere una SECONDA SITUAZIONE-PROBLEMA centrata sulla PRESENZA di un alunno con un BACKGROUND CULTURALE DIVERSO

38 DOMANDE  1. Spiegare perché si fa l’intervista e chiedere al docente di PRESENTARSI  2. Chiedere di presentare/raccontare LA SUA CLASSE  3. Chiedere di raccontare IN COSA CONSISTE IL SUO LAVORO  4. chiedere al docente di NARRARE UNA SITUAZIONE-PROBLEMA incontrata nella sua esperienza professionale  5. chiedere DI DESCRIVERE IL PERCORSO seguito per (cercare di) RISOLVERLA, gli attori coinvolti, l’esito, ecc.  6. chiedere se ha seguito corsi di formazione (o auto-formazione) per l’insegnamento dell’italiano come L2  7. chiedere se ha seguito corsi/autoformazione per acquisizione di competenze interculturali?  8. Se dico differenza/diversità in classe, lei a cosa pensa?  9. Ringraziare

39 Una SITUAZIONE-PROBLEMA concernente la GESTIONE della DIFFERENZA in CLASSE OBIETTIVI dell’INDAGINE:  COGLIERE LE SITUAZIONI CONNESSE CON LA DIFFERENZA, VISSUTE COME PROBLEMATICHE DAI DOCENTI  COGLIERE LE RAPPRESENTAZIONI DI DIFFERENZA DIFFUSE PRESSO I DOCENTI  INDIVIDUARE LE COMPETENZE MESSE IN ATTO DAI DOCENTI PER GESTIRE LE SITUAZIONI-PROBLEMA  INDIVIDUARE LE COMPETENZE INTERCULTURALI MESSE IN ATTO DAI DOCENTI PER GESTIRE LE SITUAZIONI- PROBLEMA

40 CORNICI CULTURALI ____1. Having an exciting life___15. Being imaginative ____2. Being helpful____16.Observing social rituals ___3. Having a sense of accomplishment____17. Being ambitious ____4. Being obedient____18. Being interdependent with others ____5. Being capable____19. Experiencing pleasure ____6. Being polite____20. Ordering relationship by status and ____7.Being indipendent observing this order ____8. Having harmony with others ____9. Being intellectual ___10.Being obedient to my parents ___11. Having self-respect ___12. Being cooperative with others ___13 Being self-directed ___14. Having solidarity with others

41 CULTURA CULTURA OGGETTIVA Arte, letteratura, teatro, musica classica Comprendere una cultura oggettiva può creare CONOSCENZA ma non necessariamente generare COMPETENZA CULTURA SOGGETTIVA Si riferisce alle caratteristiche psicologiche che definiscono un gruppo di persone, il loro modo di pensare e i loro comportamenti quotidiani. Comprendere le culture soggettive, propria e altrui, porta più facilmente alla COMPETENZA INTERCULTURALE

42 1. Intercultural Communication Competence  l’ICC is «appropriate and effective communication and behavior in intercultural situations» (Deardoff, 2009). «the appropriate and effective management of interaction between people who, to some degree or another, represent different or divergent affective, cognitive, and behavioral orientations to the world» (Spitzberg & Changnon, 2009:7).

43 Dal CONTENUTO al PROCESSO Il processo della COMUNICAZIONE può essere pensato come la MUTUA CREAZIONE di SIGNIFICATO. Il SIGNIFICATO può essere definito come il CONTENUTO della COMUNICAZIONE Se la comunicazione quotidiana enfatizza il contenuto, gli studi sulla comunicazione tendono a sottolineare il PROCESSO Contenuti familiari e comprensibili possono mascherare PROCESSI di RIELABORAZIONE CULTURALE radicalmente diversi

44 IL CODICE: “sistema culturalmente definito e governato da sistemi di simboli arbitrari e condivisi usati per trasmettere e costruire significati. Nel concetto di codice sono inclusi:  Il linguaggio  I fenomeni paralinguistici  I fenomeni non verbali  Il silenzio  Le scelte linguistiche  Il comportamento multilinguistico  Le interruzioni  L’organizzazione dei turni di parola” (Sarbaugh, Asuncion-Lande)

45 Nesso tra cultura e codice comunicativo Il codice è l’arena in cui valori individuali e culturali, le priorità e gli accordi ( o la loro mancanza) si palesano negli eventi comunicativi. Per questa ragione, esso è a nostra disposizione come una chiave per comprendere una cultura. Il codice rappresenta, inoltre, lo strumento grazie al quale i partecipanti negoziano e definiscono nuovi accordi, nuove priorità condivise e nuovi valori: di conseguenza esso è disponibile anche come una chiave per comprendere il processo comunicativo interculturale” (Cooley)

46 COMUNICAZIONE INTERCULTURALE Contesti che compongono la comunicazione interculturale: L ’ interazione interpersonale Approcci culturali generici (etici) e emici (specifici) Enfasi sul processo (il come) Il ruolo del linguaggio (digitale) Il ruolo del linguaggio (analogico) Il ruolo della percezione Stili di comunicazione Adattamento culturale


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