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PubblicatoSeverino Fede Modificato 8 anni fa
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Giustificazione teorica dell’intervento pubblico nella sanità Ruolo allocativo: 1.Casi di concorrenza imperfetta tra produttori; 2.Informazione imperfetta di cui dispongono i consumatori; 3.Esternalità Ruolo distributivo
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Sicurezza Sociale Il principale strumento è rappresentato dalle ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE: 4 tipi di rischio: Infortuni sul lavoro Malattia Vecchiaia e invalidità disoccupazione
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L’insieme di questi programmi costituiscono la previdenza sociale, che assume fino dall’origine il tradizionale impianto occupazionale: le prestazioni sono legate al versamento dei contributi da parte del lavoratore e/o del datore di lavoro. La garanzia della tutela dei rischi è data dalla obbligatorietà ed automaticità dell’assicurazione sociale (la mancata iscrizione del lavoratore all’instaurarsi del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro realizza un fatto antigiuridico sanzionabile).
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Il percorso italiano 1898 1 a assicurazione obbligatoria per infortuni sul lavoro. 1919 trasformazione in assicurazione obbligatoria del precedente schema pubblico volontario di vecchiaia e invalidità. 1919 assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione. 1928 introduzione nei contratti di lavoro di norme per la tutela della salute dei lavoratori
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Tendenze nel tempo: allentamento del legame tra contributi pagati dagli assicurati e prestazioni erogate dal sistema, evidente nel caso delle pensioni: Indicizzazione delle pensioni al costo della vita (completamento nel 1969). Introduzione della pensione minima per i lavoratori dipendenti nel 1952. Introduzione del metodo di calcolo retributivo della pensione anziché sulla base dei contributi versati nel 1968.
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Caratteri All’interno delle assicurazioni sociali il programma più consistente è quello relativo al trattamento pensionistico per invalidità, vecchiaia e superstiti. Tale programma (Social security) è volto a garantire il mantenimento dei lavoratori quando non sono più in grado di guadagnare reddito perché anziani, invalidi ovvero il mantenimento dei suoi familiari.
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Cenni alle riforme sistema pensionistico Riforme del 1992-1993 e del 1995 modificano profondamente il sistema precedente tramite: il passaggio dal metodo retributivo a quello contributivo; l’innalzamento dell’età di pensionamento; una rivisitazione dei meccanismi di indicizzazione con un adeguamento ai prezzi e non più ai salari; l’estensione del periodo minimo di contribuzione; regole più stringenti per le pensioni di invalidità; apertura del sistema pensionistico alla previdenza integrativa.
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Gli altri strumenti della previdenza Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. È gestita dall’INAIL (istituito nel 1933; nel 2010 è divenuto il riferimento come Polo della salute e della sicurezza). Comprende prestazioni di due tipi: indennità nel caso di invalidità temporanea, rendita vitalizia in caso di inabilità permanente (sostituita dal 2000 da un indennizzo per la menomazione della integrità psicofisica e per le sue conseguenze patrimoniali).
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Indennità di malattia e di maternità:sono erogate dall’INPS (regole uguali per tutti i lavoratori). Lo scopo è quello di garantire la continuazione (parziale)della retribuzione qualora si verifichino i rischi della malattia o maternità. Trattamento di fine rapporto: somma una tantum erogata all’atto di cessazione del rapporto di lavoro, commisurata alla retribuzione e all’anzianità di lavoro.
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Le politiche del lavoro: gli articoli della Costituzione Art. 1: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Art.3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 4: la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
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2° comma Art. 32 sulla tutela la salute come diritto fondamentale: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
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Tutela della disoccupazione L’Italia è tra i primi paesi a tutelare i lavoratori dal rischio di disoccupazione; Molti programmi sono attuati soprattutto nel 2° dopoguerra: introduzione, accanto all’indennità di disoccupazione, della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, l’indennità di mobilità.
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Cassa integrazione guadagni CIG: è introdotta a livello nazionale nel 1945 quale forma di sostegno al reddito per la “disoccupazione parziale o temporanea”, ovvero per i casi di sospensione temporanea delle attività produttive. CIG straordinaria è introdotta nel 1968 per gli operai dell’industria nel caso di crisi settoriali o locali delle attività produttive, o nei casi di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale. CIG e CIGS a partire dal 1975sono definite allo stesso livello di integrazione salariale pari all’80%.
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Altre misure a favore del lavoro 1969: abolizione gabbie salariali 1970: introduzione dello Statuto dei lavoratori, L. 20 maggio, n.300, contiene le norme sulla tutela e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento (art.18. Reintegrazione nel posto di lavoro).
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Riforme A partire dagli novanta: adozione di criteri di condizionalità nella concessione dei sussidi alla disoccupazione, maggiore flessibilità del mercato del lavoro, disciplina dei lavori occasionali (legge Biagi 2003). Trasformazioni basate sia sulla presenza di ammortizzatori sociali, sia di politiche attive.
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Riforme 2011 Riforme del lavoro sotto il governo Monti: hanno come obiettivo quello di rendere il mercato del lavoro più flessibile e meno dualistico con misure dirette a ridurre la precarietà e a promuovere l’occupazione giovanile e femminile (servizi per l’impiego e forme di apprendimento permanente)
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Aspetti centrali riforma Fornero Nuovo regime sanzionatorio dei licenziamenti individuali illegittimi (riduzione delle tutele art. 18); modifiche della Cassa integrazione speciale e dell’indennità di mobilità, istituzione di una nuova indennità di disoccupazione (ASPI: Assicurazione sociale per l’impiego )
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ASPI dura 12 mesi, richiede un’anzianità assicurativa- contributiva di ameno 2 anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio; prevede un importo più generoso rispetto al sistema precedente (fino a 1200 euro) ASPI mini è rivolta a chi ha solo 13 settimane di contribuzione, nei dodici mesi pecedentila disoccupazione.
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