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LE VIE DI LIBERAZIONE DAL DOLORE
“La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia” (Arthur Schopenhauer)
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FILOSOFIA: Schopenhauer> Iter per liberarsi dal dolore arrivando all’ascesi + punti in comune con pessimismo Leopardiano ITALIANO: Leopardi > Concezione pessimistica della realtà e rifugio nella poesia per evadere dal dolore esistenziale FRANCESE: Baudlaire> Percorso di liberazione dal malessere(SPLEEN) trattato nell’opera “Les Fleurs du Mal” SCIENZE: Le droghe e l’acol per fuggire da una condizione di sofferenza INGLESE: Edgar Allan Poe> l’acol e le droghe come protagoniste della sua vita e delle sue opere SPAGNOLO: Goya> “Las Pinturas Negras” rappresentazione del dolore interiore del pittore e mezzo per liberarsene
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L’appagamento del desiderio è breve e apparente
SCHOPENHAUER VOLONTA’ Forza irrazionale, costitutiva della realtà, produce una concezione del mondo pessimista Noi siamo volontà che ci spinge a desiderare. L’essere è la manifestazione di una volontà infinita, perciò la vita è dolore per essenza Volere significa desiderare e ciò implica il fatto che ci manchi qualcosa . Si desidera ciò che non si ha quindi, questa volontà parte da una condizione di mancanza, ovvero di dolore. L’appagamento del desiderio è breve e apparente Dopo l’appagamento del desiderio subentra una 3° situazione esistenziale di base, la noia, la quale è ancor peggio del dolore
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COME LIBERARSI DAL DOLORE?
L’ASCESI: rinuncia di tutti i piaceri, annullare tutto ciò che mi porta a desiderare=Nirvana LA GIUSTIZIA: momento negativo poiché consiste nel non fare cose che ledano gli altri.LA CARITA’: momento positivo poiché agisco attivamente per il bene degli altri, passando alla compassione ma ciò non estingue la sofferenza . LA VIA DELL’ETICA, attraverso ciò capisco che il mio dolore è comune a tutti quindi sono spinta a non fare cose che vanno contro gli altri e ad agire in modo etico. LA VIA DELL’ARTE, che risulta catartica per essenza, in quanto l'uomo, grazie ad essa, più che vivere contempla la vita in modo disinteressato, elevandosi al di sopra della verità, del dolore e del tempo. Tutto ciò è solo momentaneo poiché presto si ritorna alla realtà è quindi a desiderare e a soffrire. L’etica si concretizza in 2 virtù cardinali: GIUSTIZIA E CARITA’.
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PUNTI IN COMUNE E NON TRA PESSIMISMO DI SHOPENHAUER E QUELLO LEOPARDIANO
Per Schopenhauer la volontà e quindi la sofferenza è estesa a tutti gli individui, dunque distingue tre tipi di pessimismo: PESSIMISMO ESISTENZIALE = riguarda ogni singolo individuo, l’uomo vive sfuggendo continuamente alla morte poiché desideriamo all’infinito senza mai appagarci. PESSIMISMO COSMICO = infelicità comune a tutti > PUNTI IN COMUNE CON LEOPARDI > il quale descrive la stessa idea di pessimismo nella sua poetica. Entrambi vedono la natura come indifferente nei confronti dell’uomo del quale non si cura. Pessimismo Leopardiano + radicale poiché a differenza di Schopenhauer lui non vede una liberazione dal dolore ma semplicemente una funzione consolatoria della poesia che però contro il dolore non può fare nulla . PESSIMISMO STORICO-SOCIALE = E’ l’osservazione del mondo storico- sociale attraverso la quale Schopenhauer ci da la Prova empirica della teoria sul pessimismo cosmico. LA STORIA non è un succedersi di fatti razionali ( come x Hegel), bensì è frutto del caso e non ha finalità di affermare un principio razionale.
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CHARLES BAUDELAIRE
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