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LA PIRALIDE DEL MAIS.

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Presentazione sul tema: "LA PIRALIDE DEL MAIS."— Transcript della presentazione:

1 LA PIRALIDE DEL MAIS

2 Sistematica Regno: Animalia Classe: Insecta Sottoclasse: Pterygota
Ordine: Lepidoptera Famiglia: Pyralidae Sottofamiglia: Pyraustinae Genere: Ostrinia Specie: Ostrinia nubilalis Hb.

3 Informazioni generali
Origine eurasiatica; Ampiamente diffusa in Europa e America settentrionale; Polifago; Le larve danneggiano numerose piante erbacee, sia coltivate che spontanee. Il mais è il bersaglio preferito; Da sempre presente in Italia, negli ultimi anni l’interesse al controllo del parassita è aumentato sia a causa di una crescente pericolosità sia a seguito dei numerosi studi condotti per documentare i danni causati ; La presenza della piralide aiuta lo sviluppo dei funghi (micotossine); Clima favorevole: estati miti e umide con temperature minime notturne.

4 Descrizione morfologia
Uova Appena deposte sono bianche In pochi giorni si imbruniscono 4-5 giorno si intravede la capsula cefalica Larva misura circa mm di lunghezza Si presentano di colore grigiastro o nocciola, con bande longitudinali, una mediana e due laterali, tendenti al verde Capo e protorace bruno scuro Adulto Farfalla di medie dimensioni (circa mm di apertura alare); Dimorfismo sessuale: maschio più piccolo della femmina Ali anteriori giallastre, con variegature più scure nel maschio e meno evidenti nella femmina; l Ali posteriori uniformi e color crema, nelle femmine la tonalità di colore è più chiara.

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6 Organi attaccati Culmi Foglie Cariossidi

7 Danni Fisiologici La formazione di gallerie porta ad una alterazione delle funzionalità metabolica della pianta impedendo il normale flusso di acqua, sostanze nutritive ed elementi prodotti dalla fotosintesi. Causa: decremento produttivo con stroncatura dei fusti indeboliti. Quantitativi Stroncatura dei tutoli con conseguenza della perdita di raccolto. Qualitativi Le gallerie e i fori causati dall’attacco dell’insetto costituiscono la via di accesso di alcuni funghi parassiti, i più diffusi sono del genere Fusarium e Aspergillus.

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9 Chi crea i danni? Larva: di prima generazione Guaine fogliari, Foglie
Entrano nel culmo, dove, raggiunta la maturità e si incrisalidano. Larva: di seconda generazione Attaccano le spighe, Rodono le cariossidi, Penetrano nei tutoli e culmi danneggiandoli (spingendosi fino alla base, dove trascorrono l'inverno). adulti Non creano particolari danni.

10 Ciclo biologico La piralide compie 2-3 generazioni all’anno. Sverna come larva matura nei residui della coltura rimasti in campo, quali fusto, spighe e negli stocchi del mais e nelle erbe infestanti.

11 Prima generazione Dopo lo sfarfallamento e la deposizione, le larve si sviluppano nell’arco di circa 1 mese. Non attacca le piante molto giovani (fino alla 6° foglia) per la presenza di un glucoside ad azione repellente, DIMBOA ( poco attrattivo dalla larve). Successivamente le larve attaccano i giovani tessuti fogliari delle piante di mais ancora arrotolati su se stessi. Il primo volo si verifica verso la fine di aprile e i primi giorni di maggio, con temperature superiori ai 13 – 14°C (i maschi sfarfallano prima delle femmine (proterandia)). Dopo circa 2 giorni dallo sfarfallamento avviene l’accoppiamento. In seguito avviene l’ovi deposizione in cui ogni femmine depone circa 10 ovature per notte per 10 notti (ognuna di uova) sulla pagina inferiore delle foglie. Vale per tutte le generazioni

12 Seconda generazione Le uova si schiudono 3-7 giorni dopo la deposizione. Si sviluppa sulle piante ormai accresciute e penetra i fusti, gli apici vegetativi, i peduncoli delle spighe e le spighe stesse. Verso il 3°-4° stadio le larve penetrano nello stocco creando delle gallerie, indebolendolo e rendendo la pianta suscettibile agli stroncamenti.

13 Terza generazione Solo nelle regioni più calde, alla fine dell’estate gli adulti della seconda generazione depongono le uova dalle quali si svilupperà la terza generazione di insetti. Le larve si alimenteranno delle guaine fogliari , del tessuto del collare, dei fusti, dei peduncoli e della pannocchia.

14 Mezzi di lotta agronomici
Sfibratura degli stocchi e aratura, Rotazione delle colture, Scelta della varietà e delle tecniche colturali che favoriscono uno sviluppo equilibrato del mais ( tra cui di uno stocco robusto) anticipo delle semine (sfasamento ciclo biologico della Piralide)

15 Mezzi di lotta chimici Solo in caso di forti infezioni si attua la lotta chimica; consistete in un intervento, alla comparsa della prima generazione ( prima che penetri nel culmo). Trattamenti ripetuti sulla seconda generazione solo in caso di necessità. I trattamenti vengono effettuati in base intervenire in funzione dei voli rilevati con le trappole a feromoni del tipo a cono di rete o trappole luminose.

16 Mezzi meccanici per i trattamento chimici
Irroratrici a cannone Larghezza di lavoro 40 m, che consente di coprire un appezzamento con due passaggi lungo i bordi; macchinario ad aero-convenzione.

17 Mezzi di monitoraggio Trappola a cono di rete:innescata con ferormoni che attira i maschi, o con aroma naturale (fenilacetaldeide/PAA) che attira entrambi i sessi; Trappole luminose: l’abitudine degli adulti di dirigersi verso fonti di luce.

18 Mezzi di lotta biologici e biotecnologici
L’uso di preparati a base di Bacillus thuringiensis; L’utilizzato dell’ Imenottero trichogramma; parassitizzazione delle uova della piralide; Nuova tecnica biotecnologica (messa a punto dagli USA) con l’uso DNA ricombinante, fra il genotipo di alcuni ibridi di Mais ed alcuni geni del Bacillus thuringiensis.


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