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ABBIGLIAMENTO Il normale abbigliamento in grotta tende a consumarsi molto velocemente e rovinarsi dopo le prime uscite. Se dobbiamo affrontare una grotta.

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Presentazione sul tema: "ABBIGLIAMENTO Il normale abbigliamento in grotta tende a consumarsi molto velocemente e rovinarsi dopo le prime uscite. Se dobbiamo affrontare una grotta."— Transcript della presentazione:

1 ABBIGLIAMENTO Il normale abbigliamento in grotta tende a consumarsi molto velocemente e rovinarsi dopo le prime uscite. Se dobbiamo affrontare una grotta particolarmente semplice, dove si procede in piedi e non ci sono strettoie, potrebbero andare bene una tuta vecchia (meglio se da meccanico) e un k-way; potremo indossare scarponcini da montagna o, nel caso di fango, gli stivali. Un discorso molto diverso va fatto invece per le grotte bagnate, fredde o con strettoie.

2 Sottotuta A contatto con la pelle è consigliabile indossare sempre materiali sintetici e traspiranti, in grado di tenere caldo e di asciugare in fretta. Di norma viene fatto uso di un sottotuta intero, di pile o polipropilene, che permette di proteggerci dal freddo e dall’umidità. All’inizio, se non si vuole fare subito un acquisto importante, andranno benissimo anche una maglia e un pantalone di pile. Da evitare indumenti di cotone, che una volta bagnati impiegano molto più tempo ad asciugare.

3 Tuta Sopra il sottotuta, in genere si indossa una tuta. Deve essere intera ed in materiale molto resistente, per non strapparsi. Ne esistono due tipi: le traspiranti, che sono realizzate in cordura o nylon (ideali nelle grotte asciutte e non troppo fredde) e le impermeabili, in pvc. Queste ultime vanno bene nelle grotte bagnate e fredde, ma hanno dei difetti: sono più rigide e non traspirano.

4 Nella maggior parte dei casi, tuttavia, andrà bene una tuta in cordura o nylon traspirante, sufficientemente impermeabile da garantirci una discreta protezione contro l'umidità ed il comfort della traspirazione. Come per il sottotuta, all’inizio basterà anche una normale tuta da meccanico in cotone massiccio.

5 Guanti e Bandana Per quanto riguarda la protezione delle mani, è perfetto un semplice paio di guanti da giardinaggio, o da lavoro, rivestiti di gomma. Sotto al casco, un foulard o un cappellino saranno utili per raccogliere i capelli più lunghi e limitare il fastidio del casco a contatto con la testa.

6 Calze e Intimo Ideali sono calzettoni di lana, pile o materiale sintetico. Per la biancheria è preferibile quella in microfibra, di lana o sintetica. Evitare quella in cotone.

7 Scarponi Per camminare in grotta e progredire su corda o su roccia, va prediletto uno scarpone alto, robusto, con rivestimento interno impermeabile e termico (es. Gore Tex) per mantenere il piede al caldo e all’asciutto. Il materiale esterno in genere è costituito da pelle o cordura, ma l’importante è che sia resistente agli urti e all’usura. La suola deve essere tassellata e robusta, in grado di far presa anche su suolo scivoloso o sconnesso.

8 Tenersi caldi nelle attese
Potrà capitare molto spesso di dover aspettare i propri compagni di avventura, specie in prossimità di pozzi. In quei casi è indispensabile avere con sé un piumino o un telo termico, e un cappellino, per rimanere al caldo durante le lunghe attese.

9 TRASPORTO Contenitori stagni Per cominciare vanno benissimo contenitori rimediati dagli oggetti di uso comune.

10 CASCO Il casco: sempre, non solo in grotta
ma anche in prossimità di pareti rocciose Doppia illuminazione e separazione dei due impianti luce Doppia luce ma unico sistema di alimentazione. Va associato ad un altro impianto (tikka, acetilene, ecc)

11 IMBRAGO Maillon di chiusura imbrago… Da speleologia Omologato
- Di buona fattura

12 PETTORALE Da speleologia Omologato - Di buona fattura
Si collega all’imbrago tramite il bloccante ventrale

13 LE LONGE Longe ad Y fatta con corda singola dinamica di almeno 9 mm di diametro Longes di sicura e del bloccante mobile separate IN ENTRAMBI I CASI NELLA CORTA VA INSERITO UN MOSCHETTONE SENZA GHIERA. MENTRE IN QUELLA LUNGA UN MOSCHETTONE CON GHIERA.

14 BLOCCANTE MOBILE 4 – 4.5 kN scalzano la corda frenando la caduta
Si collegano alla longe lunga con il moschettone a ghiera LA STAFFA: In fettuccia, cordino in aramide (Kevlar) Regolabile Singolo o doppio

15 IL BLOCCANTE VENTRALE 4 – 4.5 kN scalzano la corda frenando la caduta

16 DISCENSORE Pulegge fisse - Attrito della corda non
sulla struttura portante Si collega al maillon con un moschettone in acciaio con ghiera Solo per usi particolari

17 ! I MOSCHETTONI UIAA CE KN 22
E’ il più utilizzato. Sia per collegare il bloccante mobile alla longe ma anche come attacco per la corda (per armo). UIAA: Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche CE: Requisiti di sicurezza europei Per il discensore in acciaio con ghiera. Si associa un moschettone in acciaio senza ghiera come rinvio ! Per la longe corta

18 FATTORE DI CADUTA Il fattore di caduta "Fc" è il rapporto tra l'altezza H di caduta libera e la lunghezza L della corda coinvolta dal volo. Il fattore di caduta dipende da dove ci troviamo rispetto al punto di ancoraggio della corda: -Sotto l’attacco tra 0 e 1 -Al pari dell’attacco = 1 -Sopra l’attacco tra1 e 2 In speleologia non superiamo mai il fattore di caduta 1. Si misura in Kilo Newton (KN) = 1000 N 1 Kgp = 9,81 N 1N = 0,102 Kgp KN = 102 Kgp

19 LE CORDE Le corde possono essere semistatiche o dinamiche, sono fatte di nylon (poliammide). Sono formate da una calza e dai trefoli (anima). La calza partecipa per 1/3 al carico di rottura, i trefoli per 2/3. La tenuta di ogni trefolo e di 130Kgp. In speleologia si utilizzano le corde semistatiche per la progressione. Una corda da 10mm di diametro ha una tenuta di ~ 2880 Kgp Ha un allungamento di ~ 3%


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