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PubblicatoMarcella Nicolosi Modificato 8 anni fa
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Modello problem solving Servizio sociale individuale
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Helen Perlman, Social casework: a problem solving process, Chicago,1957 E’ il testo di riferimento nella formazione degli a.s. negli anni 60 L’accento è posto sul casework come estensione dei processi del vivere quotidiano. L’uomo si trova in ogni momento a risolvere problemi che vengono affrontati quasi meccanicamente. I problemi nascono quando l’individuo non ha risorse sufficienti per rispondere ad uno specifico problema e deve attivarne nuove-- richiesta di aiuto al servizio sociale
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L’obiettivo del problem solving è quello di rinforzare le risorse interne dell’utente, oppure mobilitare risorse esterne, presenti nell’ambiente La relazione a.s./utente è vista come scambio di energia.. “prendere in prestito la forza dall’a.s.” La visione del problema è di tipo pragmatico: l’accento è posto sulla necessità di chiarire il problema e renderlo esplicito sia per l’a.s. che per l’utente Utente è agente principale del cambiamento, non destinatario passivo di interventi, ma elemento attivo del processo di aiuto
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Le difficoltà possono collocarsi a vari livelli: Scarsa comprensione del problema per interferenza eccessiva dei sentimenti di ansia Formarsi di un circolo vizioso per la persistenza di stereotipi verso soluzioni risultate valide in passato ma non adeguate al problema attuale Visione cristallizzata del problema e impossibilità di concepire alternative possibili Mancanza di energia, di motivazioni, di spinta vitale prodotta da un uso non corretto di meccanismo di adattamento Mancanza di mezzi, opportunità risorse utili alla soluzione dl problema
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Azione dell’a.s. ha come obiettivi: impegnare il dinamismo interiore del soggetto nel “lavorare” sui propri sentimenti, atteggiamenti, idee e comportamenti e sulle relazioni tra queste, le risorse e il problema. Fornire servizi, prestazioni,organizzare risorse istituzionali, informare l’utente sul loro utilizzo.
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Il processo di aiuto comprende tre operazioni essenziali: 1.I fatti del problema devo essere accertati e capiti. I sentimenti devono essere espressi 2.Fatti e sentimenti devono essere ripensati. Occorre penetrarli, confrontarli,suddividerli, chiarirli 3.Il processo di riflessione deve portare ad una decisione che si concretizza in azioni, in risposte comportamentali che la persona dà al suo problema
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Il problem solving è un modello “terapeutico” ma che va oltre lo schema studio- diagnosi-trattamento: è un processo di apprendimento sociale per la modifica dei propri comportamenti piuttosto che alla modificazione della personalità del soggetto. Strumenti dell’a.s.: La relazione con l’utente L’uso dei servizi
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