La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’ordinamento scolastico

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’ordinamento scolastico"— Transcript della presentazione:

1 L’ordinamento scolastico
Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 5

2 L’architettura del sistema
Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Scuola secondaria di II grado FP / IFP Università – AFAM – IFTS Sergio Cicatelli

3 La riforma Berlinguer (legge 30/00)
Scuola dell’infanzia (durata 3 anni) Scuola di base (durata 7 anni) Licei (durata 5 anni, 4 tipologie) Università o IFTS Sergio Cicatelli

4 La riforma Moratti (legge 53/03)
Scuola dell’infanzia (3 anni, anticipo) Primo ciclo Scuola primaria (5 anni, anticipo) Scuola secondaria di I grado (3 anni) Secondo ciclo Licei (5 anni, otto tipologie) IFP (minimo 3 anni, alle Regioni) Università o IFTS Sergio Cicatelli

5 Interventi Fioroni (legge 40/07)
Scuola dell’infanzia Primo ciclo Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Secondo ciclo Licei (sei tipologie) Istituti tecnici Istituti professionali Formazione professionale regionale Sergio Cicatelli

6 La scuola dell’infanzia
Alla fine del Settecento nascono i primi asili infantili, con funzioni di custodia e assistenza. Tra Ottocento e Novecento si afferma una pedagogia dell’infanzia (Agazzi, Montessori). Nel 1968 la legge 444 istituisce la scuola materna (3-5 anni): natura prescolare, solo educatrici fino al 1977. Legge 53/03: «la scuola dell'infanzia, di durata triennale, concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e ad assicurare un'effettiva eguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, essa contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il complesso dei servizi all'infanzia e con la scuola primaria». Iscrizione anticipata. Sergio Cicatelli

7 La scuola primaria La riforma Gentile (1923) prevedeva una scuola elementare quinquennale, suddivisa in biennio + triennio. La legge 148/90 introduce il modulo didattico (3 x 2). Legge 30/00 (Berlinguer): scuola di base di 7 anni. Legge 53/03 (1+2+2): «la scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della perso-nalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscen-ze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione europea oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l'utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capa-cità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile». La questione dell’anticipo. Abolito l’esame di licenza. Legge 169/08: maestro prevalente; ore. Sergio Cicatelli

8 La scuola secondaria di I grado
Differenti indirizzi dopo le elementari secondo Casati (1859) e Gentile (1923). Legge 1859/62: scuola media unica. La questione del latino e delle materie facoltative. 1977: 30 ore, tutte le materie obbligatorie, eliminato il latino. Legge 30/00: scuola di base di 7 anni. Legge 53/03: secondaria di I grado all’interno del primo ciclo, articolata in un biennio + un anno. Esame di stato conclusivo del primo ciclo. Sergio Cicatelli

9 La scuola secondaria di II grado
T.U., art. 191: «Il ginnasio-liceo classico e quello scientifico hanno per fine precipuo quello di preparare agli studi universitari; gli istituti tecnici hanno per fine precipuo quello di preparare all'esercizio di funzioni tecniche od amministrative, nonché di alcune professioni, nei settori commerciale e dei servizi, industriale, delle costruzioni, agrario, nautico ed aeronautico; il liceo artistico ha per fine quello di impartire l'insegnamento dell'arte, indipendentemente dalle sue applicazioni all'industria; gli istituti professionali hanno per fine precipuo quello di fornire la specifica preparazione teorico-pratica per l'esercizio di mansioni qualificate nei settori commerciale e dei servizi, industriale ed artigiano, agrario e nautico; gli istituti d'arte hanno per fine precipuo quello di addestrare al lavoro ed alla produzione artistica, a seconda delle tradizioni, delle industrie e delle materie proprie del luogo. Fino all'attuazione dell'art. 3 della L , n. 341, concernente la riforma degli ordinamenti didattici universitari, l'istituto magistrale conserva, quale fine precipuo, quello di preparare i docenti della scuola elementare; la scuola magistrale, quello di preparare i docenti della scuola materna». Sergio Cicatelli

10 La scuola secondaria di II grado
Licei 5 anni (2 + 3) Licei artistici 4 anni Istituti tecnici 5 anni (2 + 3) Istituti professionali 3 anni + 2 Istituti d’arte 3 anni + 2 Istituti magistrali 4 anni Scuole magistrali 3 anni Sergio Cicatelli

11 La scuola secondaria di II grado
La riforma mancata Liberalizzazione degli accessi all’università Sperimentazioni Progetto Brocca La formazione professionale Competenze di Stato e Regioni dopo la riforma del Titolo V Sergio Cicatelli

12 Prospettive per il secondo ciclo
Tre regolamenti distinti: licei, tecnici e professionali. In vigore dal , ma le iscrizioni si faranno nel prossimo inverno. Il ruolo ambiguo del Pecup. Collegamento con l’obbligo di istruzione e continuità con il primo ciclo. Il nodo dell’istruzione e formazione professionale regionale. Sergio Cicatelli

13 Licei Artistico (tre indirizzi) Classico Linguistico
Arti figurative Architettura design ambiente Audiovisivo multimedia scenografia Classico Linguistico Musicale e coreutico (due sezioni) Scientifico (due opzioni) Scientifico Scientifico-tecnologico Scienze umane (due opzioni) Scienze umane Economico-sociale Sergio Cicatelli

14 Istituti tecnici Settore economico Settore tecnologico
amministrativo, finanza e marketing; turismo. Settore tecnologico meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria e agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio. Sergio Cicatelli

15 Istituti professionali
Settore dei servizi Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale; Servizi per la manutenzione e l'assistenza tecnica; Servizi socio-sanitari; Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera; Servizi commerciali. Settore industria e artigianato produzioni artigianali e industriali Sergio Cicatelli

16 La formazione professionale
Legge quadro 845/78: «la formazione professionale, strumento della politica attiva del lavoro, si svolge nel quadro degli obiettivi della programmazione economica e tende a favorire l'occupazione, la produzione e l'evoluzione dell'organizzazione del lavoro in armonia con il progresso scientifico e tecnologico»; essa è finalizzata «alla diffusione delle conoscenze teoriche e pratiche necessarie per svolgere ruoli professionali rivolti al primo inserimento, alla qualificazione, alla riqualificazione, alla specializzazione, all'aggiornamento ed al perfezionamento dei lavoratori, in un quadro di formazione permanente». Qualifica professionale dopo tre anni. I Centri di formazione professionale (CFP) operano in convenzione con le Regioni e godono di finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. Evoluzione verso l’Istruzione e Formazione Professionale (IFP). Sergio Cicatelli


Scaricare ppt "L’ordinamento scolastico"

Presentazioni simili


Annunci Google