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PubblicatoLuca Brescia Modificato 8 anni fa
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LUDOVICO ARIOSTO LA FORMAZIONE E L’APPRENDISTATO POETICO (1474-1503) Reggio Emilia1474 duchi d’Este. Ariosto nacque a Reggio Emilia l’8 settembre 1474 da una nobile famiglia: il padre, Niccolò, era funzionario al servizio dei duchi d’Este. Ferrara. corsi di diritto Dal 1484 il padre si stabilì a Ferrara. Lì frequentò corsi di diritto all’Università di Ferrara, ma contro la sua vocazione, soltanto per obbedire al padre. si dedicò ad approfondire la sua formazione letteraria e umanistica. Lasciati gli studi poco graditi, si dedicò ad approfondire la sua formazione letteraria e umanistica. A Ferrara, strinse amicizia con Bembo, l’intellettuale più prestigioso dell’epoca, ne subì l’influenza, indirizzandosi verso la poesia volgare.
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AL SERVIZIO DEL CARDINALE IPPOLITO (1503-1517) Nel frattempo Ariosto aveva anche cominciato a frequentare la corte del duca Ercole I, entrando nella cerchia dei cortigiani stipendiati. Estensi La morte del padre, nel 1500, lo mise di fronte alle necessità della vita. Per far fronte alle necessità familiari dovette anche accettare cariche ufficiali da parte degli Estensi. Nell’autunno del 1503 entrò al servizio del cardinale Ippolito, figlio del duca Ercole I, con incarichi vari, che andavano dalle missioni politiche e diplomatiche a incombenze pratiche. disdicevole alla sua dignità di letterato Questo tipo di incarichi gli sembrava disdicevole alla sua dignità di letterato ed in contrasto con la sua vocazione agli studi e alla poesia, che esigeva quiete e raccoglimento. Prende anche gli ordini minori (chierico).
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AMBASCIATORE A ROMA: LE AMBIZIONI DELUSE (1509-1513) A causa dei rapporti tesi tra il nuovo duca Alfonso I ed il papa Giulio II, Ariosto dovette recarsi più volte, tra il 1509 e il 1510, come ambasciatore a Roma. Quando Giovanni de’ Medici divenne papa con il nome di Leone X, nel 1513, Ariosto credette che fosse giunta l’occasione di ottenere gli incarichi ambiti, che gli consentissero una vita più agiata e tranquilla; ma le sue aspettative andarono deluse, e dovette adattarsi a restare a Ferrara.
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FUNZIONARIO E POETA ALLA CORTE DI ALFONSO I FUNZIONARIO E POETA ALLA CORTE DI ALFONSO I (1517-1525) Nel 1516 Ariosto pubblicò la prima edizione dell’Orlando furioso, alla quale lavorava da circa un decennio, e la dedicò al cardinale Ippolito, il quale però non dimostrò di apprezzare l’opera come il poeta si attendeva. Passò al servizio del duca Alfonso che gli diede il difficile compito di governatore della Garfagnana. Ariosto dette prova di capacità politiche, di equilibrio e di energia. La lontananza dalla sua città però gli pesava, ma soprattutto gli causavano fastidio le incombenze pratiche, che gli impedivano di dedicarsi alle occupazioni più amate, la poesia e gli studi.
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GLI ULTIMI ANNI (1525-1533) 1533 Tornò a Ferrara nel 1525. Furono, questi, anni più tranquilli, con pochi spostamenti. Il poeta, circondato dagli affetti familiari, continuò a lavorare alla revisione stilistica e all’ampliamento del Furioso. Ammalatosi di enterite, morì nel 1533 per complicazioni polmonari.
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