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PubblicatoEva Bertolini Modificato 8 anni fa
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Una povera signora, con visibile aria di sconforto sul volto, entra in un negozio e, avvicinandosi al proprietario, conosciuto come uomo grossolano, gli chiese alcuni prodotti promettendogli che l’avrebbe pagato appena possibile.
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Gli spiega che suo marito è ammalato e che non può lavorare, e che ha sette figli da nutrire.
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Il proprietario del negozio però non ne vuole sapere e le chiede bruscamente di allontanarsi dal negozio.
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Pensando alle necessità della sua famiglia, la donna implora: “Per favore, signore, se ne avessi, io gli darei subito il denaro” Ma il proprietario non vuole sentire ragioni.
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A questo punto un cliente abituale, che ha assistito alla conversazione, si avvicina al proprietario del negozio e gli dice di dare alla donna ciò di cui ha bisogno per la sua famiglia perché avrebbe pagato lui. Il commerciante si rivolge allora alla donna e le dice:
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“Ha una lista di quello che le serve?”. “Si, risponde la donna”. “Molto bene, metta allora la lista sulla bilancia e io le darò in alimenti tutto quello che pesa!” “Ha una lista di quello che le serve?”. “Si, risponde la donna”. “Molto bene, metta allora la lista sulla bilancia e io le darò in alimenti tutto quello che pesa!”
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La donna esita un istante, ma poi, chinando la testa, tira fuori dalla borsa un pezzo di carta, su cui c’è scritto qualcosa, e con delicatezza lo mette sulla bilancia.
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Tutti e tre rimangono meravigliati quando vedono che il piatto della bilancia con la carta scende fino a toccare il fondo. Stupito nel vedere la lancetta della bilancia, il commerciante si volta verso il suo cliente ed esclama contrariato:
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“È incredibile!” Il cliente sorride e comincia a porre gli alimenti sull’altro piatto della bilancia. “È incredibile!” Il cliente sorride e comincia a porre gli alimenti sull’altro piatto della bilancia.
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Ma il piatto con gli alimenti non si abbassa, sì che il cliente continua a mettervi sopra nuovi alimenti fino a che non ce ne stanno più.
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Il commerciante resta attonito di fronte alla bilancia, mentre cerca di capire ciò che accade…
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Alla fine prende il pezzo di carta e rimane sbalordito nel constatare che non è la lista della spesa, ma una preghiera che dice:
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“Signore, tu conosci le mie necessità e le metto tutte nelle tue mani”.
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Ammutolito, il proprietario, porge allora la merce alla donna che lo ringrazia e lascia il negozio.
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Il cliente paga il conto della donna e dice: “Ogni cosa ha un suo valore. Ma solo Dio sa quanto vale una preghiera”. Il cliente paga il conto della donna e dice: “Ogni cosa ha un suo valore. Ma solo Dio sa quanto vale una preghiera”.
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Caro amico, fa’ anche tu una preghiera al Signore affidandogli le tue sofferenze e necessità, o i bisogni di una persona malata, disoccupata, bisognosa.
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Non c’è bisogno che faccia altro. Una preghiera ben fatta è sufficiente. Ma se proprio vuoi, invia questo racconto a qualcun altro perché impari anche lui quanto pesa una preghiera. Non c’è bisogno che faccia altro. Una preghiera ben fatta è sufficiente. Ma se proprio vuoi, invia questo racconto a qualcun altro perché impari anche lui quanto pesa una preghiera.
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Poiché niente è impossibile a Dio.
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