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Giovanni Verga
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La svolta Giovanni Verga Nedda novità pre-veristiche
residui tardo-romantici • Bozzetto siciliano • Novella patetica • Personaggi umili • Personaggi stilizzati • Occasionale ricorso all’impersonalità • Presenza del narratore onnisciente • Attenzione per le dinamiche sociali • Preponderanza del tema sentimentale • Rappresentazione in “presa diretta” • Finzione del narratore che sogna la storia • Rapide incursioni nel registro popolare • Tono generale sostenuto e colto • Presenza di espressioni siciliane • Uso del corsivo per isolarle • Pessimismo fatalista • Catarsi sentimentale
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Fotografare la realtà Giovanni Verga
Il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà sempre l’efficacia dell’essere stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni che sono passate per la carne. Riflettiamo bene su questa frase. Quale messaggio nasconde? 1) La letteratura non ha uno scopo concreto: non serve a correggere le ingiustizie 2) Essa può solo indurre a pensare 3) Ma soprattutto ha lo scopo di commuovere con sensazioni “vere” A differenza del Naturalismo, il Verismo non ha ambizioni “politiche”
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Il ciclo dei Vinti Giovanni Verga L’uomo di lusso I Malavoglia (1881)
Ho in mente un lavoro che mi sembra bello e grande, una specie di fantasmagoria della lotta per la vita, che si estende dal cenciaiuolo al ministro e all’artista, e assume tutte le forme, dalla ambizione all’avidità di guadagno, e si presta a mille rappresentazioni del grottesco umano; lotta provvidenziale che guida l’umanità, per mezzo e attraverso tutti gli appetiti alti e bassi, alla conquista della verità. Insomma cogliere il lato drammatico, o ridicolo, o comico di tutte le fisionomie sociali, ognuna colla sua caratteristica, negli sforzi che fanno per andare avanti in mezzo a quest’onda immensa che è spinta dai bisogni più volgari o dall’avidità della scienza ad andare avanti, incessantemente, pena la caduta e la vita, pei deboli e i maldestri. (Lettera a S.P. Verdura, 21 aprile 1878) I Malavoglia (1881) Mastro-don Gesualdo (1888) La duchessa di Leyra (1893-) L’uomo di lusso L’onorevole Scipioni Attraverso le classi sociali La ruota della fortuna
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I Malavoglia Giovanni Verga dati Trama Temi Modi
• Romanzo in 15 capitoli edito da Treves nel 1881 • Assenza di un unico protagonista, romanzo corale • Uso della terza persona e del tempo passato L’ascesa, la decadenza e la rigenerazione finale della famiglia dei pescatori Toscano, di Aci Trezza, detti Malavoglia. Gli eventi storici (siamo all’indomani dell’unità d’Italia), naturali (catastrofi ambientali), umani (rapporti sentimentali) ed economici (investimenti sbagliati) determinano lo sfaldamento della famiglia • La morale del pugno chiuso • L’ideale dell’ostrica • La fatalità inesorabile • L’inutilità degli sforzi per migliorarsi: concezione im- mobilistica della società • La violenza della storia • La ciclicità dell’esistenza • Impersonalità e oggettività del narratore • Frequenti incursioni nel punto di vista e nella lingua dei personaggi (discorso indiretto libero) • Coralità, epicità, massiccio uso dei proverbi
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Giovanni Verga Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. (incipit di Rosso Malpelo, Vita dei campi) Esempio di discorso indiretto libero Il narratore si eclissa dietro un personaggio “corale” Si tratta di un super-personaggio. Ma esso esiste davvero? … … o non è piuttosto proprio la voce di quel narratore che vorrebbe sparire? 1882 Prime incrinature: escono nello stesso anno le Novelle rusticane e Il marito di Elena 1884 Rappresenta con successo Cavalleria rusticana; il Mastro-don Gesualdo ritarda…
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Mastro-don Gesualdo Giovanni Verga dati Trama Temi Modi
• Romanzo in 4 parti, divise in capitoli • Lunga elaborazione: edito su rivista nel 1888; in volu- me nel 1889, con ampie modifiche • Presenza di un protagonista “forte” L’ascesa economica e sociale di mastro Gesualdo, che diventa “don” attraverso un matrimonio d’interesse con la nobile Bianca Trao. La sua ossessione per la roba gli fa però perdere di vista gli affetti: morirà solo, ignorato dalla figlia e disprezzato dalla servitù, mentre il genero dilapida il suo patrimonio • L’ossessione della roba • Il cambiamento dei tempi: l’ascesa della borghesia • Il determinismo sociale: puoi accrescere le ricchezze ma resterai sempre quello che eri • L’insoddisfazione della roba • La morale dell’utile: assenza di valori nel mondo bor- ghese • Più asciuttezza ed essenzialità che nei Malavoglia • Adeguamento del registro espressivo alla classe so- ciale di Gesualdo • Abbandono della “voce popolare” dei Malavoglia La casa di Mastro-don Gesualdo a Vizzini
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