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La dipendenza
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SANA DIPENDENZA… Dipendenza del bambino dai
genitori come un “fatto biologico” responsabile della formazione della personalità Dipendenze affettive e relazionali sane dell’adulto nei confronti delle figure significative e dei contesti sociali e lavorativi 2 2
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Dipendenze patologiche
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DIPENDENZA PROBLEMATICA…
Condizione patologica per cui la persona avverte un bisogno irresistibile di mettere in atto dei comportamenti specifici sui quali perde ogni possibilità di controllo e che spesso sono dannosi per diversi aspetti della vita del soggetto (salute, relazioni sociali, scuola e lavoro, disponibilità economica) 4 4
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DIPENDENZA CON SOSTANZE
Condizione patologica per cui la persona avverte un bisogno irresistibile di assumere una SOSTANZA specifica su cui perde ogni possibilità di controllo. Tali sostanze, naturali o di sintesi, modificano l’umore, la percezione e l’attività mentale. Sono dette sostanze psicoattive, psicotrope o più comunemente droghe. 5
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DIPENDENZA SENZA SOSTANZE
Così come le sostanze stupefacenti hanno un potere chimico capace di indurre dipendenza, anche alcune situazioni hanno caratteristiche al proprio interno che favoriscono l’insorgere di relazioni di dipendenza psicologica (esempi: caratteristiche di piacere, facilità di accesso, ripetitività e automatismi nell’azione, capacità di indurre illusioni di controllo e di cambiamento) 6 6
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DIPENDENZA SENZA SOSTANZE
Comportamenti a carattere persistente e compulsivo che occupano in maniera totalizzante la vita della persona e riferiti a: Oggetti Attività Stili di vita Gestione del tempo Consumi Difficoltà relazionali 7
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PAROLE CHIAVE NELLA DIPENDENZA
Principio del piacere Tolleranza Astinenza Compulsione e perdita di controllo 8
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Anche se non si assume niente... SI COMINCIA PERCHÈ PIACE
Piacere sensoriale Piacere della grandiosità di sè Piacere sociale relazionale Piacere dato dal senso di utilità Piacere legato al ruolo/status Piacere derivante dal non pensare Piacere derivante dall'illusione di controllo 9
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TOLLERANZA E’ un fattore che contribuisce a creare dipendenza.
Per avere gli stessi effetti della prima volta devo aumentare intensità, frequenza e durata di utilizzo (esempio: per sentirmi meglio un vestito non basta più) 10 10
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ASTINENZA Sintomi sia psichici che fisici associati all’interruzione di un comportamento associato a dipendenza (dimenticanza del cellulare a casa) → bisogno intenso di mettere in atto nuovamente il comportamento per attenuare i sintomi Esempio: se rinuncio alla bella giornata per recuperare il cellulare, placherò le mie ansie, ma sperimento il mio senso di fallimento; se cerco di resistere, corro il rischio di avere la testa sempre là 11 11
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COMPULSIONE Tendenza coercitiva e irrazionale che spinge l’individuo a mettere in atto determinati comportamenti di cui egli stesso riconosce l’inutilità e l’inadeguatezza (ambivalenza), ma la cui mancata esecuzione provoca in lui una sensazione di angoscia. 12 12
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GLI STADI DELLA DIPENDENZA
Stadio preparatorio: sviluppo di idee e atteggiamenti nei confronti dell’oggetto Stadio di iniziazione: incontro con l’oggetto Stadio iniziale: utilizzo dell’oggetto in maniera irregolare e non definizione di sé come consumatore (già in questa fase si può cominciare a provare dipendenza psicologica in particolari situazioni) Stadio di mantenimento: utilizzo costante ed adozione per sé dell’immagine del consumatore regolare 13 13
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TIPI DI DIPENDENZA Dipendenza Con sostanze Senza sostanze 14
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DROGA è… Ogni sostanza che introdotta in un organismo può modificarne una o più funzioni determinando uno stato di Condizione, legata all’uso di sostanze psicoattive, caratterizzata da una scarsa o assente capacità di controllo sulla sua assunzione, nonostante si verifichino conseguenze avverse più o meno significative DIPENDENZA
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Quando si crea…
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LEGALI ILLEGALI Alcol Thè Caffè Tabacco Oppioidi Cocaina e crack
Allucinogeni Amfetamine Hashish e marijuana LSD Ketamina
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Metabolismo dell’etanolo
Alcol Metabolismo dell’etanolo Assorbimento min. (stomaco e intestino); Dal fegato passa al circolo sanguigno; Diffusione in tutti i tessuti 2-10% eliminazione diretta (reni, sudore, polmoni) Oltre il 90% distribuzione metabolica (fegato)
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L’alcol cosa combina? Prima: deprime il sistema nervoso centrale, anche se provoca euforia, disinibizione, perdita dell’auto…controllo!!... Poi: L’individuo diventa malinconico, depresso… INTOSSICAZIONE ACUTA!!! E’ la classica sbornia, conseguenza di un uso episodico ed eccessivo di bevande alcoliche; Dura al massimo 12 ore anche a seconda del tipo di bevanda, della rapidità di assunzione, dei cibi ingeriti…
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Effetti dell’alcol ….dipendono dalla concentrazione di alcol nel sangue
0,5 – 1%: EUFORIA minor concentrazione, movimenti più incerti, maggiore tempo di reazione, instabilità emotiva 1,5%: EBBREZZA (“Brillo”) rossore, aumenta la frequenza del respiro e dei palpiti, loquacità, confusione mentale 2%: UBRIACHEZZA incoerenza, mancanza di autocritica, incoordinazione motoria, insensibilità al dolore 3%: UBRIACHEZZA GRAVE visione doppia, rallentamento grave dei riflessi, grave incoordinazione motoria, confusione mentale 4%: COMA perdita duratura della coscienza, assenza di sensibilità e dei riflessi 5%: PERICOLO DI MORTE
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Effetti dell’alcol sulla guida con l’aumentare dell’alcolemia
Mg/100 ml Crescente tendenza a guidare in modo rischioso: riflessi leggermente disturbati La manovra dei freni diventa brusca L’elaborazione mentale delle percezioni sensoriali è ridotta Facoltà visiva laterale ridotta, i segnali stradali vengono scorti più difficilmente. Valutazione errata della distanza Si possono commettere errori di guida abbastanza gravi Forte prolungamento dei tempi di reazione Diminuisce la capacità di adattamento all’oscurità; la valutazione degli ingombri stradali, della posizione del veicolo, della velocità e dei movimenti di guida è fortemente compromessa Il livello della capacità visiva e di attenzione e dei tempi di reazione è disastroso: lo stato di ebbrezza è chiaramente visibile 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Limite legale
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Incidenti stradali (Istituto Superiore di Sanità)
Tra il 1969 e il decessi L’ALCOL è il responsabile del 50% degli incidenti decessi Calamità naturali Dal 1900 al 2000 ═ 100 anni morti Per ogni morto Da 3 a 5 soggetti invalidi gravi o moderati Da 10 a 15 invalidità minori ═ 3 – 4 milioni di persone coinvolte
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Alcol e tumori CAVO ORALE, FARINGE, LARINGE ESOFAGO FEGATO MAMMELLA
Procarcinogeni carcinogeni Alterazione della struttura del DNA Alterazione della risposta immunologica CAVO ORALE, FARINGE, LARINGE ESOFAGO FEGATO MAMMELLA COLON - RETTO
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OPPIO Oppio, Morfina e codeina, Eroina, Metadone e buprenorfina (Subutex), Naloxone, Naltrexone
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SINTOMI DELLA SINDROME DA ASTINENZA
EFFETTI Effetto analgesico Euforia Spasmo muscolatura liscia Prurito SINTOMI DELLA SINDROME DA ASTINENZA Ansia e irritabilità Craving Sonnolenza associata ad insonnia Lacrimazione Sudorazione Nausea Diarrea Vomito Crampi muscolari
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COCAINA
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UN’ASSUNZIONE PROTRATTA PUÒ DARE
EFFETTI Euforia Ipervigilanza Insonnia Anoressia Aumento della libido Tachicardia Grandiosità Compromissione del giudizio Idee paranoidi UN’ASSUNZIONE PROTRATTA PUÒ DARE Irritabilità ed aumento dell’aggressività Attacchi di panico Disturbi del ciclo sonno - veglia Paranoia Impotenza Agitazione motoria
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Cannabinoidi Marijuana Ganja Hashish (nero, afgano, pakistano…)
Olio di hashish
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Effetti: stimolano o deprimono il S.N.C.?
Sedativi ed euforici Allucinogeni (a dosi alte) Sensazione di benessere Rilassamento, calore Aumento dell’appetito Arrossamento degli occhi Percezione alterata del tempo Sollievo dall’ansia Ansia e panico (timore di perdere il controllo) Incoordinazione motoria Difficoltà alla concentrazione e memoria SLATENTIZZAZIONE DI PSICOSI SINDROME AMOTIVAZIONALE (apatia, il soggetto appare inerte, perdita di interessi)
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Ecstasy Proprietà antactogene (favoriscono il contatto con se stessi)
Proprietà empatogene (favoriscono il contatto con gli altri) Si trovano sotto forma di pasticche No dipendenza fisica Si tolleranza In Italia è illegale dal 1988
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Effetti Aumento attività fisica Contrasta sonno, fatica, fame
Miglioramento del tono dell’umore Euforia, migliora l’autostima Maggiori capacità socializzanti Allucinazioni Ipertermia Gli effetti salgono dopo circa 30’ – 40’ e durano dalle 4 alle 6 ore.
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Cosa succede a chi si mette alla guida…
l'euforia e l'eccitazione, la mancanza del senso di fatica e l'annullamento del bisogno di dormire inducono a SOTTOVALUTARE SITUAZIONI DI PERICOLO (non fermarsi allo stop) i possibili effetti allucinatori ed i disturbi nella percezione modificano il senso di valutazione delle distanze e della velocità (sorpassi azzardati), la visibilità laterale (visione a tunnel), aumentano la sensibilità all’abbagliamento nella guida notturna (incidenti agli incroci, di sera e nelle gallerie) e rallentano i tempi di reazione
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Allucinogeni Lsd (dalla segale cornuta)
Mescalina (principio attivo del peyote) Psilocibina,… No dipendenza fisica, né psichica L’effetto dura dalle 4 alle 12 ore
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Effetti allucinatori Maggiormente implicata la percezione ed il pensiero
Vista: annebbiamento, distorsione degli oggetti nello spazio, percezione del cambiamento dei tratti somatici propri e altrui, deformazioni caricaturali del proprio volto e soprattutto degli arti, deformazione dei colori, cambiamento delle visioni tridimensionali in bidimensionali Udito: aumento dell’acuità uditiva, percezione di brani musicali come somma di note Tatto: percezione dei vestiti molto ruvidi, pelle molto secca e/o sporca
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Le dipendenze senza sostanze
Associazione Centro Studi Sinergie LE NUOVE DIPENDENZE Le dipendenze senza sostanze 36 36
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ALCUNE FORME DI DIPENDENZA SENZA SOSTANZE
Internet Videogiochi Cellulare Gioco d'azzardo Shopping Lavoro Affettiva 37
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GIOCO D'AZZARDO Si può parlare di gioco d'azzardo problematico quando la persona: aumenta la frequenza di gioco e la puntata sulla singola giocata passa la maggior parte del suo tempo a pensare al prossimo gioco si illude di poter determinare la vincita cerca di incrementare le sue abilità si indebita mostra segnali di malessere in relazione alla interruzione prolungata del suo comportamento di gioco 38
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Gambling Il giocatore deve scommettere del denaro o un oggetto
L’esito dipende soprattutto dal caso Quelli più pericolosi sono: Slot machine Roulette Video poker Giochi hard e soft
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Effetti Gambling Problemi economici (usura, bancarotta, debiti)
Familiari (rottura relazioni coniugali e con i figli) Penali (frodi, furti e falsificazioni) Lavorativi (riduzione produttività e perdita del lavoro) Psichici (depressione, ansia, tentativi di suicidio)
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Sono inoltre noti i danni fisici dovuti ad eccessivo uso del PC
Il Computer L’uso del pc di per sé non dà dipendenza, se non in casi particolari. Tuttavia la relazione con il computer ha caratteristiche psicologiche specifiche che vanno tenute in considerazione per capire perché si arriva alla DIPENDENZA: sindrome definita Trance dissociativa da videoterminale Caratterizzata per: Dipendenza dal PC Regressione Dissociazione Il computer è uno strumento, uno dei tanti che circondano la nostra vita quotidiana. E’ un aggeggio relativamente nuovo, ma pur sempre uno strumento che ha il semplice compito di renderci la vita meno complicata. Pure, quante fantasie e timori legati al computer! Nel film “2001 – ODISSEA NELLO SPAZIO”, Kubrik trasforma il computer di bordo di una astronave in uno dei più formidabili “cattivi” della storia del cinema. E’ frequente toccare le mille resistenze al semplice contatto con la macchina. Solo pochi giorni fa due persone con cui lavoro, intelligenti e capaci come tutti noi, parlando di computer dichiaravano: “Di queste cose si occuperanno i miei figli!”. Il computer è, lo ripeto, uno strumento. Provo ad analizzare dunque lo strumento per comprendere meglio il tipo di relazione che si stabilisce tra computer e persona. Intanto, ricordiamo l’incredibile evoluzione tecnologica: dagli elaboratori elettronici che occupavano, fino a metà degli anni ’70, da soli intere stanze, agli attuali personal computer (PC), nati nel 1979, composti da video, tastiera, mouse, computer vero e proprio, stampante ed altre periferiche. Una fondamentale distinzione si ha poi tra l’oggetto in sé, denominato hardware, e i programmi eseguibili con il computer, che costituiscono il software. La relazione che si stabilisce tra computer e persona dovrebbe essere basata sulla razionalità. Molte ricerche rivelano invece che tale relazione è permeata di aspetti affettivi sostanzialmente poco o per nulla coscienti. Mi soffermo su due processi : a) la identificazione proiettiva con il PC; b) la regressione. E’ facile comprendere il meccanismo della identificazione proiettiva con il computer. Gli strumenti di cui ci siamo circondati in millenni di civiltà hanno sempre avuto il compito di migliorare le funzioni umane, e dunque, psicologicamente, le funzioni dell’Io (motricità, linguaggio, coordinamento, memoria, intelligenza, etc.). Ad esempio un mezzo di locomozione (una macchina, una bicicletta) mi permette di muovermi più velocemente e dunque modifica il modo di pensarmi e di pensare le mie capacità. Quando parliamo di computer parliamo di funzioni che hanno a che fare con le capacità mentali. Ad esempio il computer ha una memoria a breve termine (RAM) simile a quella umana, ha una memoria a lungo termine (HARD DISK), ha una capacità e velocità di calcolo ed elaborazione dati (PROCESSORE), ha programmi (SOFTWARE) con funzioni diverse che spaziano in settori molto ampi. E’ facilissimo identificare le nostre capacità con quelle del computer, ancor più facile porre in atto una identificazione proiettiva che più o meno si articola in questo modo: “il mio PC è più veloce, capace, intelligente – io sono più veloce, capace, intelligente”. Tutto ciò può spiegare in parte i meccanismi motivazionali inconsci che sono alla base della forsennata (maniacale) corsa tecnologica che, a ritmo di rivoluzioni ogni sei mesi, spinge di continuo in avanti le possibilità dei computer. Per quanto riguarda il meccanismo della regressione, numerosi Autori hanno constatato come la relazione con il PC, tutt’altro che anaffettiva, comporta dei vissuti emotivi molto forti, con una riduzione delle inibizioni e pensieri palesi che in una qualunque relazione “faccia a faccia” non sarebbero espressi. Un fenomeno questo tipicamente regressivo. Sono inoltre noti i danni fisici dovuti ad eccessivo uso del PC 41
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Dipendenza da Internet
COSA C’È IN INTERNET Le numerose attività che si possono svolgere on-line fanno sì che la Dipendenza da Internet non sia una categoria omogenea di disturbi, ma si manifesti sotto varie forme
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DIPENDENZA DA INTERNET
Si può parlare di dipendenza da internet quando la persona: aumenta la frequenza di utilizzo e la durata di ogni singola connessione oltre quanto desiderato passa la maggior parte del suo tempo a pensare alla prossima connessione perde interesse verso le relazioni vis-à-vis perde capacità di leggere le proprie e altrui emozioni mostra segnali di malessere in relazione alla impossibilità di accedere al computer 43
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DIPENDENZA DA CELLULARE
Si può parlare di dipendenza da cellulare quando la persona: aumenta la frequenza di utilizzo e la durata di ogni singola telefonata o messaggio oltre quanto desiderato passa la maggior parte del suo tempo a controllare il telefono e a pensare ai prossimi contatti perde interesse verso le relazioni vis-à-vis perde capacità di leggere le proprie e altrui emozioni mostra segnali di malessere in relazione alla mancata risposta o all'impossibilità di accedere al cellulare 44
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SHOPPING COMPULSIVO Si può parlare di shopping compulsivo quando la persona: aumenta la frequenza di acquisto e/o la spesa relativa ad ogni singolo oggetto acquistato acquista in modo irrefrenabile oggetti inutili o che già possiede si indebita mostra segnali di malessere in relazione alla impossibilità di acquisto 45
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Allora non devo più usare internet? Non devo più usare il cellulare?
Non devo più comprare il biglietto della lotteria? Non devo più comprare nulla alla moda? 46
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LA GIUSTA MISURA La cosa importante è che questi comportamenti restino semplici attività ludiche, ricreative, sociali e relazionali lecite e non diventino esperienze sostitutive e compensatorie di bisogni personali non soddisfatti. 47
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DIPENDENZA = FALSA RISPOSTA
– illusione di potersi sperimentare in vite alternative, sperimentare diversi “Sè” – illusione di identificazione con il mezzo – illusione di provare sensazioni forti ed estreme – illusione di avere delle relazioni strette – illusione di indipendenza – illusione di poter escludere le sensazioni negative 48
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FATTORI DI RISCHIO Contesto: facile accesso, spinta al conformismo, avere contro essere, accesso precoce al comportamento, amici che ne fanno un uso eccessivo, tolleranza sociale al comportamento d’abuso Famiglia: instabilità affettiva e relazionale, conflitti, scarso controllo, comportamento d’abuso presente in famiglia Caratteristiche individuali: scarsa introspezione, incapacità di tollerare la frustrazione e di differire il piacere, disagio psicologico, altre dipendenze Scuola/Lavoro: scarse o inappaganti relazioni, poco interesse, scarso supporto da parte degli insegnanti o dei colleghi, scarse aspettative e progettualità 49 49
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FATTORI PROTETTIVI Contesto: amicizie prosociali, che non mettono in atto il comportamento, scarsa tolleranza al comportamento Famiglia: stabilità, unione, affetto e controllo Caratteristiche individuali: consapevolezza di sé, capacità di tollerare la frustrazione e di differire il piacere, progettualità Scuola/Lavoro: buone relazioni, interesse, supporto da parte degli insegnanti o dei colleghi 50 50
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Campanelli d’allarme Difficoltà relazionali in famiglia
Solitudine, difficoltà a creare e mantenere rapporti di amicizia Rapporti di amicizia «sbagliati» Problemi scolastici/lavorativi Bisogno di regolare gli stati emotivi Problematiche relative all’identità Difficoltà a rendersi conto del problema Perdita di controllo
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SUGGERIMENTI Frequentare amici che non mettono in atto il comportamento di dipendenza Frequentare ….. Fare sport o altre attività piacevoli Farsi aiutare dai genitori, farsi controllare Cercare degli adulti di riferimento a cui chiedere aiuto e consiglio Prendere un animale se ci si sente soli Spegnere il computer, lasciare a casa il cellulare Chiedere l’aiuto di esperti
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“NUOVE DIPENDENZE” Sesso (impulso incontrollabile che può portare anche a pratiche rischiose Gambling (gioco d’azzardo) Acquisti compulsivi Internet, pc e televisione Lavoro, sport, cibo
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L’ ADOLESCENTE E LA DROGA
UNO DEI PERICOLI PIU’ GRAVI PER UN ADOLESCENTE E’ RAPPRESENTATO DALL’ASSUEFAZIONE A QUALCHE SOSTANZA CHIMICA CHE MODIFICHI IL SUO STATO DI COSCIENZA Ci si chiede : Perché migliaia di ragazzi e di giovani chiedono l’aiuto a certe sostanze chimiche? Perché non sanno divertirsi senza additivi artificiali ? Perché, utilizzando sostanze psicoattive, bruciano in pochi anni le risorse di un’esistenza o stroncano, in pochi attimi, la loro vita sull’asfalto?
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LE MOTIVAZIONI CHE SPINGONO I RAGAZZI A FARE L’ESPERIENZA DELLA DROGA
Le motivazioni possono essere molteplici, ma si può pensare che abbiano un denominatore comune, collegabile principalmente ad una scarsa solidità emotiva e a difficoltà evolutive di diverso tipo (la messa in crisi dell’adattamento dell’identità a livello fisico, psichico, relazionale) Sono determinanti anche le sollecitazioni di una società che, propone, in modo insistente e accattivante, modelli esistenziali consumistici, basati sull’ apparire (il lusso, la moda, la ricchezza, il successo, ecc.) e non sull’ essere, alimentando,così, nuove forme di bisogni-urgenze artificiali, che promuovono uno stile di vita passivo e dipendente, basato sull’esteriorità esibita.
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INDAGINE DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA
Per ogni adolescente è necessario fare bella figura all’interno del gruppo, è di vitale importanza per lui : * Essere rispettato dal gruppo (64,5 %) * Essere ed apparire bello, magro e palestrato (42,3 %) * Essere vestito secondo i canoni richiesti dal gruppo (36,6%) * Essere coraggioso (41,1 %) * Essere bravo nello Sport (34,6 %) * Fare cose spericolate (27,6 %)
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ABUSO DI ALCOL (fonte : Corriere della Sera - 21/10/2008)
Gli over 11 anni a rischio di alcol = 9 milioni Fascia di età interessata = tra gli 11 e i 15 anni Eta’ di iniziazione in Italia = media di 12 anni (1° posto) Età di iniziazione nel resto d’Europa = 14,4 anni Consumatori a rischio ( anni)= 740 mila Esplicita dichiarazione di consumare abitualmente alcol il sabato sera = 67 % di questi il 29 % va oltre i 5 bicchieri, il 40 % tra i 3 e i 5 bicchieri
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LE NUOVE DIPENDENZE (new addictions)
Riguardano i comportamenti e le relazioni disfunzionali e problematiche, riferite a : oggetti, attività, stili di vita, gestione del tempo, consumi, stili di attaccamento, rapporti con la realtà e col mondo esterno
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LE DIPENDENZE PIU’ COMUNI
La dipendenza dalla TV guarda la TV più di 3 ore : * il 26,8 %, nel 2004 * il 19,6 %, nel 1996 La dipendenza da Computer e da Internet (fino a punte di 40 ore settimanali) Il sovraccarico cognitivo (tante informazioni che non vengono fissate ed approfondite) I giochi virtuali interattivi (costruzione di una nuova identità secondo una realtà virtuale e idealizzata) L’uso abuso del cellulare Dipendenza da beni e compulsione all’acquisto Ossessione maniacale della forma fisica La dipendenza da rischio
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Con il suo miliardo di utenti, dei quali quasi 30 milioni soltanto in Italia, FB è il fenomeno mediatico a più rapida diffusione in tutta la storia delle tecnologie della comunicazione, fenomeno di costume e oggetto di numerosi studi a carattere sociologico e psicologico
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FB come Metamondo: Livelli psicologici ed esperienziali
Autobiografico/Rappresentativo Promozionale/Informazionale Comunicazionale/Dialogico Socio/Politico Culturale Multimediale
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Quali relazioni sui social network?
Per spiegare le modalità di rapporto affettivo che si stabiliscono sui social network e, più in generale, in Rete, viene utilizzata la metafora dell’amore gassoso, aereo: nuvole di relazioni evanescenti, mobili, riconfigurabili di continuo, instabili, che di rado riescono a consolidarsi e ad assumere continuità e valore
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Quali processi psicologici sui social network?
Rispecchiamento empatico virtuale Consonanza emozionale Instant feeling Emozione di contatto Voyeurismo autorizzato Sostituzione della privacy con la « publicy » Protesizzazione identitaria: « Sé digitale » o virtual self
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Psychological aspects
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Quali processi psicologici sui social network?
I social network, così come anche i blog, divengono oggi contenitori dinamici di parte della vita mentale, stratificazioni di pensieri, sentimenti, emozioni, memorie, recording di attività psichica e di scambi relazionali. Emblema di una esternalizzazione dello psichismo che è uno degli esiti più straordinari dell’interazione tra la mente e i media. I soggetti post-moderni, attraverso la creazione di spazi sociali virtuali e condivisi, danno così forma e sostanza ad una nuova forma di intelligenza collettiva/connettiva
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Rimanere connessi…ma nella realtà…
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