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PubblicatoEmanuele Fiorini Modificato 8 anni fa
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I raggi cosmici sono particelle subatomiche, frammenti di atomi, che provengono dallo spazio.
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Si propagano a velocità relativistiche e posseggono energie enormi.
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La natura delle sorgenti non è ancora del tutto chiara e questo è uno dei motivi per cui si studiano queste particelle
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Queste particelle influenzano il clima, le mutazioni genetiche e forniscono importantissime informazioni sulla costituzione della materia e dell’universo e delle forze che lo regolano
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Tra le principali sorgenti note ci sono buchi neri supernove resti di supernove.
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Anche il Sole durante fasi di elevata attività può emettere particelle ad alta energia che raggiungono la Terra.
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Per differenziare le particelle solari da quelle provenienti da altri oggetti cosmici della galassia si utilizzano rispettivamente le sigle SCR (solar cosmic rays) e GCR (galactic cosmic rays)
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I raggi cosmici si dividono in particelle primarie e secondarie
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Le primarie sono quelle che viaggiando dalle sorgenti arrivano fino al nostro pianeta, ed entrando nell’ atmosfera collidono con le molecole dell’aria
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Le particelle secondarie sono quelle che vengono generate dalla collisione delle primarie con gli atomi dell'atmosfera terrestre.
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Questa collisione infatti genera uno sciame di particelle che si propaga fino a raggiungere il suolo terrestre.
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Tra le particelle più abbondanti che piovono a terra e che letteralmente ci attraversano ogni giorno ci sono i muoni.
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Astroparticelle primarie: Protoni Neutrini Elettroni Nuclei di varia natura Fotoni ad alta frequenza (raggi gamma)
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Astroparticelle secondarie: Iperoni Elettroni Neutroni Mesoni (Pi, K) Muoni Neutrini
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I neutrini sono prodotti dalle stelle durante la fusione nucleare oltre che dal decadimento di altre particelle nell’atmosfera.
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Sono le particelle più numerose ma avendo massa quasi nulla, non vengono facilmente individuate.
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Quello che succede quando un protone (o un nucleo) colpisce un atomo in atmosfera è ben evidenziato dallo schema seguente:
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Da un singolo protone emergono una quantità incredibile di particelle: elettroni e pioni si “estinguono” in alta quota muoni e neutrini raggiungono il suolo.
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In ogni istante il nostro corpo è attraversato da milioni di particelle subatomiche:
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neutrini, che sono di gran lunga le più numerose, (centinaia di miliardi al secondo) e muoni (qualche centinaio all'ora)
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Una pioggia…
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intermittente…
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..di muoni!
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Si studiano i muoni perché: la loro presenza è una evidente causa di particelle più pesanti provenienti dallo spazio
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sono le uniche che raggiungono il terreno (quindi rilevabili)
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sono importanti anche per la relazione che hanno con i neutrini.
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Il muone μ è una particella che ha carica negativa e spin ½ come l’elettrone, ma che pesa circa 200 volte di più
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Il muone è una particella altamente energetica e penetrante ma interagisce solo debolmente ed è influenzabile dai campi elettrici e magnetici.
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Differenza di massa tra elettrone, muone e protone N.B. In realtà le particelle hanno una dimensione reale molto simile tra loro, nonostante le masse siano molto diverse
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Il muone è una particella di seconda generazione perciò è instabile. Il tipico decadimento è: in un elettrone e due neutrini (un anti-neutrino elettronico ed un neutrino μ)
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Per questo i muoni sono importanti anche per lo studio dei neutrini.
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La vita media dei muoni è di circa 2 milionesimi di secondo, ma viaggiando a velocità relativistiche, il tempo della loro esistenza si dilata e riescono a raggiungere il suolo prima di decadere.
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Questa dilatazione dipende da quanto la velocità dell’oggetto che si muove è vicina a quella della luce. Per il muone atmosferico il tempo si dilata di circa 25 volte.
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Quindi, per la Fisica Classica il muone ha vita media di 2,2 microsec (valore assoluto), può percorrere in media 660 m e non potrebbe arrivare sulla Terra.
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Per la Relatività Punto di vista della Terra: il muone ha una vita media di 2,2 microsec; rispetto alla Terra si muove a velocità c.
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La sua vita media si dilata quindi di 25 volte, diventa 55 microsec e può quindi percorrere circa 16 km, perciò molti muoni arrivano sulla Terra.
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Per la Relatività Punto di vista del muone Il muone ha una vita media di 2,2 microsec, è in movimento rispetto alla Terra e all’atmosfera, che vede “accorciata” di un fattore 25...
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..quindi la vede spessa circa 600 m, perciò in media molti muoni riescono ad attraversarla e ad arrivare sulla Terra
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per conoscere la struttura della materia e dell’universo Concludendo, è importante studiare i muoni
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per conoscere gli effetti sul clima e sull’atmosfera e sulle mutazioni genetiche
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per conoscere le strutture del campo gravitazionale della nostra Galassia
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Ma come si fanno a rilevare i muoni? E’ possibile farlo anche a scuola? Grazie al PROGETTO EEE è cominciata la nostra avventura!!
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