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L’ESPERIENZA COSTITUZIONALE ITALIANA: SQUILIBRI ENDEMICI.

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Presentazione sul tema: "L’ESPERIENZA COSTITUZIONALE ITALIANA: SQUILIBRI ENDEMICI."— Transcript della presentazione:

1 L’ESPERIENZA COSTITUZIONALE ITALIANA: SQUILIBRI ENDEMICI

2 Frammentazione Sottovalutazione dell’utilità di:  Governo di legislatura  Ordinato avvicendamento delle leaderships governative Problema della «decisione politica» nell’Italia liberale:  Il re decide... ma non risponde (Editto del 26/3/1848, c.p. 1889)  Il Consiglio dei Ministri esiste... ufficiosamente Nell’Italia repubblicana si ripropone il modello governativo «debole» abbinato a un capo dello Stato «forte»

3 L’unificazione italiana Lo Stato italiano nasce come Regno d’Italia il 17 marzo 1861 È in totale continuità con il Regno di Sardegna: l’ordinamento giuridico, il sistema politico, l’esercito, la burocrazia...... ma soprattutto la dinastia: Vittorio Emanuele II Di fatto non viene creato uno Stato nuovo: il Regno d’Italia è solo l’ampliamento del regno di Sardegna

4 Pre-1861: l’Italia è solo realtà geografica Fino all’unificazione italiana, il paese era diviso in sette Stati: Regno di Sardegna, Regno Lombardo-Veneto, Ducato di Parma e Piacenza, Stati Estensi, Granducato di Toscana, Stato Pontificio, Regno delle due Siciliesette Stati Il Regno di Sardegna è l’unico Stato costituzionale, dotato di istituzioni rappresentative Le altre sono monarchie autoritarie di modello napoleonico (importanza dell’amministrazione): ◦ autolimitazione del potere supremo con coinvolgimento delle strutture amministrative ◦ mancato coinvolgimento dei sudditi Forte malcontento

5 La politica delle annessioni Guerra di Crimea: protagonismo internazionale Guerra di Crimea Seconda guerra di indipendenza: ◦ Annessione della Lombardia (trattato di Zurigo, 10/11/1859) ◦ Destabilizzazione, ribellione e annessione degli Stati dell’Italia centrale (11-12/3/1860) ◦ Conquista e annessione del Regno delle due Sicilie (maggio-ottobre 1860) La spedizione dei Mille: «retorica della spontaneità»

6 Uno Stato fragile Il nuovo Stato è: ◦ povero: poche le risorse agricole, quasi inesistenti industria e infrastrutture; ◦ arretrato: è indietro di secoli rispetto alla modernizzazione statale di paesi come Francia, Inghilterra, Spagna; la popolazione è in larga misura analfabeta; ◦ sovrappopolato ◦ elitario: forte distacco fra paese «reale» e «legale» ◦ troppo ambizioso e incapace di riflessione

7 Fasi e regimi politici (1861-1946) ◦ Tripartizione tradizionale: 1.Regime liberale rappresentativo di tendenza parlamentare (1861-1922/24) 2.Dittatura antiparlamentare fascista a partito unico (1925-1943)  Guerra civile (1943-45) e collaborazione provvisoria tra monarchia e partiti antifascisti (1944-1946) 3.Repubblica parlamentare democratica (dal 1946) ◦ Si trascura la persistenza della monarchia nelle prime due fasi  ruolo continuativo della Corona dal 1861 al 1946

8 La centralità della Corona È fondamentale comprendere il ruolo della Corona: interpretare il sistema politico dell’Italia liberale come parlamentare, o ritenere che il re sia in una posizione subordinata durante il fascismo, impedisce di comprendere le fasi più traumatiche della storia italiana La monarchia dei Savoia si auto-limita... non viene limitata da altri Specialmente forze armate e forze dell’ordine sono inderogabilmente fedeli al re


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