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PubblicatoEdoardo Alfieri Modificato 8 anni fa
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La città europea
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Morfologia Concentrazione, compattezza, densità Longevità Parte di sistemi urbani molto densi Forte incidenza delle città di piccola e media dimensione
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Città e welfare in Europa Luogo della disuguaglianza Rappresentanza di interessi “altri” Diritti e politiche locali Altre logiche di sviluppo La sociologia urbana in Europa vs Chicago School Il concetto di divided/dual city
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Il tipo ideale della città europea I° Quota consistente di proprietà pubblica e di spazi pubblici Fornitura pubblica dei servizi infrastrutturali (acqua, luce, fognature, strade), “socialismo municipale” Tradizione di pianificazione urbanistica come prerogativa dell’amministrazione pubblica locale, entro un quadro di regolazione nazionale Politiche di welfare e di housing sociale per il benessere dei cittadini Costante dibattito sui progetti per migliorare la città e promuovere il superamento delle disuguaglianze sociali
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Amsterdam, Barcellona, Torino, Parigi
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Il tipo ideale della città europea II° Longevità Produzione spazialmente frammentata della città nel tempo Le forze di mercato sono maggiormente mediate Effetti: a) meno diseguale distribuzione dei gruppi sociali nella città, b) minore disuguaglianza di reddito tra i gruppi sociali
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Il tipo ideale della città europea Relazioni sociali urbane? Simmel Cultura urbana? Densità, eterogeneità, pacifica interazione nello spazio pubblico N. Elias “Il processo di civilizzazione” rapporti di interdipendenza che si esplicitano e si rafforzano dall’interazione face-to-face nella città
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Welfare capitalisms e città a) Liberale, modello anglosassone (fino agli anni ’70); b) Conservatore, modello continentale del NORD, e c) Social- democratico, modello nordico/scandinavo Il modello mediterraneo Il neoliberismo della Thatcher dagli anni ’80 in poi
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Lo sviluppo della città europea I trenta gloriosi e la “società dei salariati” (Castel) Condizioni di crescenti risorse pubbliche e bassissimo livello di disoccupazione Limitato potere politico dell’elite economica Forte potere politico del movimento riformista (partiti operai e sindacati) Forti domande di democrazia sociale
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Crisi degli anni ‘70 Con la metà degli anni ’70 si interrompe la crescita economica e il consenso nei confronti di sistemi di welfare universalistici Si rafforza una posizione neo-liberale che promuove un ritorno alle soluzioni di mercato per i problemi sociali Si indeboliscono i partiti social democratici La città inglese (non più europea ma americana) governata dalle forze del mercato
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Gli anni ’80 e ‘90 Città europee e neoliberalismo partiti social-democratici/partiti conservatori Consolidamento ed espansione verso il sud del modello della città europea De-industrializzazione e disoccupazione pongono la questione dello sviluppo economico nell’agenda dei governi Influenza delle idee neoliberali a livello delle politiche nazionali Il ruolo dell’Unione Europea Social Europe: la promozione dei diritti sociali e della protezione del lavoro
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Gli anni ’80 e ‘90 Un movimento generale di neoliberalizzazione delle città? Sostanziale mantenimento del carattere specifico della città europea: –spazi, servizi e beni pubblici, –solidarietà sociale attraverso i vari mix di welfare –impegno verso l’eguaglianza e la democrazia nello spazio urbano
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Dopo il 2000 4 cambiamenti: 1.Centratura sullo sviluppo economico locale 2.Promozione di progetti di larga scala, in particolare per attività culturali e sportive interessi degli attori economici privati come prevalenti ► interessi degli attori economici privati come prevalenti Ma: a) cambiamenti relativi nel bilancio, b) numero limitato di città
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Dopo il 2000 Effetti della ristrutturazione economica e dell’immigrazione: 3.Ri-emergenza di sacche di povertà come grande problema sociale; 4.Concentrazione degli immigrati nei quartieri più poveri
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Americanization of European cities? Ghettos like New York or Chicago? Arguments against: the provision of public services the level of ethno-social segregation the level of violence Decreasing capacity of the European Welfare City to contribute to the social integration of a significant minority of immigrants
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La crisi del 2008 Quale crisi e quali cause: Da crisi finanziaria dovuta alla speculazione a crisi del debito pubblico, dovuta alla eccessiva spesa dello Stato e al suo indebitamento. Rimedi: –Misure di austerità, tagli alla spesa sociale; –Riduzione delle tasse per le aziende –Riduzione del costo del lavoro e deregolamentazione del mercato del lavoro.
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Dal 2008 in poi : la cura Nuova malattia, vecchi rimedi Vecchi rimedi generalizzati Nuovo ruolo egemonico del potere finanziario Impatto forte sui governi locali (riduzione delle entrate locali e dei trasferimenti statali) Pressioni per privatizzare Cambiamenti nell’etica della qualità e della cura nei servizi
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Resilienza della città europea ? Voci di dissenso rispetto alla politica dell’austerità Movimenti di ri-municipalizzazione dei servizi Movimenti di protesta: Occupy Wall Street, Indignados, ect.
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Città orizzontale e città verticale
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un percorso di riflessione Spazio “sopra”: –Elevare: dal grattacielo a una nuova forma urbana –Trasformare e creare: funzioni nuove e diverse per edifici già esistenti o creati ex novo Spazio “sotto”: –La città profonda
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Elevare 1 Burj Khalifa, Dubai, Emirati Arabi 828 metri 160 piani
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Elevare 2 Taipei 101, Distretto di Xinyi, Taipei, Taiwan 508 metri 106 piani ( di cui 5 sotterranei ) (61 ascensori)
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Elevare 3 Petronas Towers, Kuala Lumpur, Malesia 452 metri 88 piani (29 ascensori veloci a doppia cabina per ogni torre)
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La città che sale Negli ultimi 10 anni sono stai completati più di 350 grattaceli di altezza tra i 400 e gli 800 metri nelle città dei Paesi emergenti Edifici multifunzione: uffici, residenze, alberghi, intrattenimento e tempo libero, commercio Una nuova forma urbana, la città verticale
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Supergrattacieli o la città verticale Le ragioni di una nuova forma urbana: –Un mondo urbano –La ricerca della densità e della compattezza: 15 minuti a piedi –In termini ambientali, si consuma meno suolo, l’approvvigionamento è locale,si consuma meno energia nei trasporti;
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… e in Europa ?
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The Shard, la scheggia 87 piani, 72 abitabili 310 metri 2012
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… e in Italia
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High Line, New York 2,33 Km. di percorso dai binari ai sentieri
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High line parco sopraelevato
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Passeggiata alberata a Parigi
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Creare spazio
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Fattoria urbana verticale
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La città “profonda” Lo sfruttamento del sottosuolo: –modalità consolidate che si diffondono –nuove funzioni –“Iceberg houses”
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Witanhurst house Highgate, Londra Valore stimato 300 milioni di sterline 8300 mq.
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Conclusioni Uno spazio finito per una popolazione sempre più numerosa. Il valore, monetario e simbolico, dello spazio e degli edifici alimenta il processo di verticalizzazione della città. Questo processo si esercita nelle due direzioni, sia nella città “sopra”, che nella città “sotto”.
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