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PubblicatoGaetano Mari Modificato 8 anni fa
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Progetto di integrazione interaziendale della Medicina del Lavoro Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna 27.1.2016
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Scopo di questo progetto Realizzare una Unità Operativa interaziendale (Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda USL, Istituto Ortopedico Rizzoli) di Medicina del Lavoro per garantire: – ai lavoratori della sanità bolognese un servizio di sorveglianza sanitaria di qualità, omogeneo per metodi di lavoro e procedure, orientato al mantenimento e recupero della capacità lavorativa; – ai datori di lavoro delle tre aziende e alle funzioni aziendali preposte alla gestione del personale modalità efficaci ed efficienti di sorveglianza sanitaria, guidate dalla "evidence based medicine", orientate ad integrare le esigenze di salute e sicurezza dei lavoratori con quelle dell'assistenza ai pazienti.
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Problemi da risolvere Dimensioni delle singole unità organizzative aziendali (esistenti) al di sotto della massa critica necessaria per poter sviluppare adeguatamente l'intero spettro di competenze oggi necessarie per la sorveglianza sanitaria, con ripercussioni sui servizi erogati. Procedure e metodi non omogenei (rischio di trattamento diverso di situazioni simili). Necessità di implementare in modo generalizzato un approccio alle attività basato su metodi e tecniche di provata efficacia.
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Le attività dell'Unità Operativa interaziendale Sorveglianza sanitaria preventiva e periodica per il personale che opera all’interno delle Aziende Sorveglianza del rischio biologico e profilassi delle malattie infettive; Sorveglianza sanitaria finalizzata alla verifica dell’assenza di condizioni di alcoldipendenza e di assunzione di sostanze stupefacenti; Gestione del programma di recupero della capacità lavorativa; Monitoraggio dell’esposizione ad agenti chimici; Supporto alla valutazione del rischio chimico, biologico, biomeccanico e relazionale; Gestione degli infortuni sul lavoro e follow-up di quelli che abbiano comportato esposizione ad agenti biologici; Gestione delle malattie professionali.
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Organizzazione delle attività L’organizzazione della struttura complessa interaziendale di Medicina del Lavoro dovrà garantire l’omogeneità operativa all’interno delle tre Aziende attraverso la definizione di un’unica linea di indirizzo e procedurale, così da ottimizzare le risorse in termini di pianificazione, strumenti, monitoraggio e verifica delle attività. Le attività di front-office (sorveglianza sanitaria, profilassi, gestione degli infortuni e malattie professionali, misure per il recupero della capacità lavorativa) saranno assicurate da equipe dedicate a livello di ciascuna Azienda.
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Organizzazione delle attività A livello di direzione dell'Unità Operativa saranno concentrate la pianificazione e il controllo di tutte le attività, la gestione del sistema informativo e l'interfaccia con le tre aziende. Attività specializzate, quali la gestione del rischio biologico, il programma di recupero della capacità lavorativa, il supporto alla valutazione dei rischi e il laboratorio tossicologico verranno affidate a professionisti dedicati. Le competenze dei professionisti addetti alla sorveglianza sanitaria saranno implementate e rese omogenee per garantire la massima flessibilità operativa.
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Risorse di personale presenti Le risorse di personale presenti oggi (in parte strutturato, in parte a contratto) sono: – 10 unità di personale medico – 23 unità di personale infermieristico – 2 unità di personale laureato non sanitario – 3 unità di personale amministrativo Le risorse di personale medico sono sufficienti all'attività attuale, quelle di personale infermieristico potranno essere in parte riutilizzate per altre attività, attraverso la completa sostituzione (in corso) degli strumenti cartacei con quelli elettronici.
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Risorse tecnologiche presenti Laboratorio di igiene del lavoro attrezzato per misure di biomeccanica (forza, posture e movimento), di particolato e di agenti biologici. Laboratorio di tossicologia (dosaggio di anestetici volatili, farmaci antineoplastici, composti organici volatili, alcol, droghe ed altro). Apparecchiature diagnostiche per elettromiografia e potenziali evocati, ecografia, funzionalità respiratoria.
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Risultati attesi Omogeneizzazione di procedure, criteri operativi, servizi erogati. Riduzione del peso organizzativo complessivo delle attività di sorveglianza sanitaria sulle Aziende. Contributo al mantenimento della capacità lavorativa di operatori sanitari la cui età media è destinata ad aumentare. Contributo alla sicurezza dei pazienti. Promozione della salute degli operatori sanitari.
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Prof. Francesco S. Violante francesco.violante@unibo.it Grazie per l'attenzione!
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