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Docente prof. Fabio Massimo Corsi
“SAPIENZA” UNIVERSITA’ DI ROMA Facoltà di Farmacia e Medicina Corso di Laurea in Infermieristica “M” Azienda Ospedaliera S. Camillo – Forlanini ROMA 2° anno 2° Semestre Lezioni di Neurologia Docente prof. Fabio Massimo Corsi (UOC Neurologia e Neurofisiopatologia Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini) Malattie cerebrovascolari (Ictus emorragico) Terza lezione : Cefalee e dolore facciale
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Ictus emorragico : Lesione cerebrale dovuta a rottura di un vaso sanguigno alterato per patologia vascolare acquisita o congenita La causa più frequente di emorragia all’interno del parenchima cerebrale è la rottura di un vaso arterioso determinata da arteriolosclerosi su base ipertensiva
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Emorragia intracerebrale acuta in sede “Tipica”
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Emorragia lobare temporale
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Emorragia lobare parietale
La seconda causa più frequente di emorragie lobari, soprattutto se recidivanti, in pazienti non ipertesi è l’angiopatia amiloide, nella quale il danno della parete arteriosa è determinato dall’accumulo nella parete vasale arteriosa di beta-amiloide, la stessa che si trova nella malattia di Alzheimer. Emorragia lobare parietale
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Emorragia lobare temporo-occipitale
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Reperti di “microspots” emosiderinici nell’angiopatia amiloide
Immagini RM tipiche di sospetta angiopatia amiloide Reperti di “microspots” emosiderinici nell’angiopatia amiloide cerebrale in RM sequenze “Gradient Eco”
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EMORRAGIA CEREBRALE INTRA-PARENCHIMALE:
SINTOMATOLOGIA Usualmente improvvisa e “drammatica”: Spesso una violenta cefalea annuncia e precede il deficit neurologico che varia in relazione alla sede dell’emorragia: Emorragia in sede “tipica” nucleo-basale e capsulare: vi è immediata emiplegia controlaterale Emorragie lobari: I sintomi dipendono dal lobo interessato: Emorragia temporale destra (non dominante): stato confusionale improvviso Emorragia temporale sinistra (dominante): afasia Emorragia occipitale: Emianopsia controlaterale Emorragia cerebellare: Vertigine, atassia, vomito + cefalea
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EMORRAGIA SUB-ARACNOIDEA (“ESA”)
E’ una forma particolare di ictus emorragico nel quale il sangue si versa nello “spazio subaracnoideo”, all’interno del cranio e della dura madre, ma “esternamente” al cervello. Dunque il sangue va a mescolarsi con il liquor cefalo-rachidiano
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Reperti TC “tipici” di ESA
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Sintomatologia Variabile !
Emorragia Sub-Aracnoidea: Sintomatologia Sintomatologia Variabile ! Dal coma ad insorgenza improvvisa a semplice cefalea improvvisa, un po’ inusuale, che dura alcuni giorni o anche meno. Caratteristiche della cefalea da ESA: Spesso nucale “ a pugnalata” Acme del dolore improvviso Spesso dopo sforzo Tipico dopo rapporto sessuale
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Emorragia Sub-aracnoidea: Diagnosi
La TC permette una diagnosi nel 90% dei casi. A volte, in caso di sanguinamenti minimi, il reperto TC può essere normale. Se persiste il sospetto clinico di ESA si può effettuare esame del liquor tramite rachicentesi (puntura lombare)
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PATOGENESI DELL’ EMORRAGIA SUB-ARACNOIDEA
Nell’ % circa dei casi rottura di aneurisma arterioso intracranico Nel % dei casi assenza di anomalie vascolari
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Aneurismi del circolo anastomotico di Willis
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Immagine angiografica 3 D
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L’aneurisma intracranico deve essere diagnosticato al primo episodio emorragico o alla “cefalea di allerta” “warning leak” Al secondo episodio emorragico infatti (massima frequenza nella prima settimana) grave rischio per la vita
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Aneurismi intracranici: Terapia: Chirurgia (Clipping)
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Aneurismi intracranici: Terapia intravascolare (coiling)
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EMICRANIA EMICRANIA CON “AURA” EMICRANIA SENZA “AURA”
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Aura Emicranica Visiva
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La crisi dolorosa è preceduta da brevi (durata media 15 – 30 minuti)
Manifestazioni neurologiche “focali”. Può iniziare nell’infanzia, nell’adolescenza o nella vita adulta. Spesso anamnesi di familiarità Prevalenza nel sesso femminile. L’aura emicranica può essere solo visiva o avere una progressione L’aura emicranica può non essere seguita da cefalea
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AURA EMICRANICA : MECCANISMO
Onda di depressione corticale “primaria” associata a calo del flusso cerebrale regionale Successivamente probabile vasodilatazione distretto meningeo e attivazione del circuito “trigemino-vascolare” (fase dolorosa)
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Diagnosi differenziale con TIA
AURA EMICRANICA: Diagnosi differenziale con TIA Nel TIA non vi sono fenomeni “positivi” (scintillio) (molto importante anamnesi accurata e ricerca del sintomo) Nel TIA non vi è usualmente dolore successivo (a volte le aure emicraniche non sono seguite da cefalea) Il dolore emicranico è intenso, usualmente pulsante e localizzato lateralmente, quasi sempre associato a nausea e a fotofobia. Usualmente impedisce la continuazione dell’attività in corso.
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CEFALEA TENSIVA E’ il tipo più frequente di cefalea. Circa 2/3 dei casi di cefalea Si calcola che circa il 25% della popolazione ne soffra in qualche periodo Dolore bilaterale, generalizzato, temporale o occipitale, usualmente avvertito come senso di “pressione” o di “stretta” Tende a presentarsi tutti i giorni per lunghi periodi (settimane o mesi) con momenti di acme nelle prime ore del mattino o la sera. Usualmente non vi è nausea. E’ frequente l’insorgenza del periodo doloroso in occasione di “stress”
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CEFALEA A “GRAPPOLO” Prevale nei giovani adulti di sesso maschile (rapporto maschi/femmine 5/1) Attacchi ripetuti di dolore spesso notturno “a orario” (insorge in modo improvviso dopo 1-2 ore di sonno), localizzato ad un occhio o intorno ad esso, con lacrimazione, iperemia congiuntivale, rinorrea, eritema della fronte e palpebra omolaterale. Durata 20 – 60 minuti e rapida regressione con ricomparsa la notte sucessiva. A volte il dolore si ripete più volte al giorno Il periodo degli attacchi dura diverse settimane (grappolo) e poi vi è una regressione per mesi o anni.
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NEVRALGIA TRIGEMINALE
Sindrome dolorosa GRAVE con dolore trafittivo “lancinante” a “crisi” di durata di secondi a localizzazione unilaterale, più comunemente sulla branca mandibolare (III) o, più raramente, mascellare (II) del nervo trigemino. Nella sua forma “essenziale” si presenta dopo i 50 anni L’esame neurologico è normale, a parte le zone “grilletto” (trigger points) Le forme secondarie possono essere dovute, più frequentemente, a Sclerosi Multipla o a pregresso Herpes-Zoster trigeminale
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Branche trigeminali
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Nevralgia Trigeminale
Zone “grilletto” o “Trigger points”
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NEVRALGIA TRIGEMINALE ESSENZIALE
Negli ultimi anni è stato osservato che è quasi sempre presente un anomalo contatto “neuro-vascolare” con un vaso arterioso. Tale contatto può essere di natura congenita o svilupparsi nel corso della vita per dilatazione e/o allungamento dei vasi per arteriosclerosi. Nei casi refrattari alla terapia è possibile un trattamento chirurgico
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