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Dal primo settembre tutte le scuole sono chiamate a dare applicazione alla legge di riforma (Legge 107/2015) “ La Buona Scuola”. Il Piano dell’Offerta.

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Presentazione sul tema: "Dal primo settembre tutte le scuole sono chiamate a dare applicazione alla legge di riforma (Legge 107/2015) “ La Buona Scuola”. Il Piano dell’Offerta."— Transcript della presentazione:

1 Dal primo settembre tutte le scuole sono chiamate a dare applicazione alla legge di riforma (Legge 107/2015) “ La Buona Scuola”. Il Piano dell’Offerta Formativa 2015 2016 pone le basi e si affianca ad un altro strumento progettuale triennale che, seppur deliberato nel corso del medesimo anno scolastico si compone di elementi costitutivi aggiuntivi e si modifica nelle procedure della sua elaborazione. Si passa dal POF al PTOF, ossia dal piano dell’offerta formativa si passa al piano triennale dell’offerta formativa che rappresenta l’anima dell’autonomia didattica, con previsioni di programmazione didattica, pedagogica ed educativa a lungo termine. Ma prima di stilare il PTOF si deve elaborare il POF. COS’ E’ IL POF Il POF, cioè il Piano per l’Offerta Formativa, è la carta d'identità con cui la scuola si definisce, in condizione di autonomia, nei confronti delle famiglie, degli alunni e della realtà locale e costituisce la base per gli impegni reciproci da assumere per realizzare la “MISSION” della scuola nella prospettiva (VISION) del successo formativo dell’alunno, alla luce dell’analisi del contesto, delle esigenze delle famiglie, delle potenzialità dell’alunno e nel rispetto delle sue personali attitudini. Nel POF sono indicati tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'Istituto. E’ coerente con gli obiettivi educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze culturali, sociali ed economiche della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Istituto che lo adotta (art. 3, c. 3, D.M. 275/99) e nel rispetto delle successive norme introdotte dalla L.107/2015. e aggiornato ogni anno, in base alle caratteristiche sociali, culturali, scolastiche e demografiche del contesto di appartenenza delle scuole. Il P.O.F. è uno strumento operativo di massima importanza per: Il Consiglio d’Istituto che ne definisce gli indirizzi generali e lo adotta; Il Collegio Docenti che lo elabora; La componente non docente per la parte gestionale amministrativa e di collaborazione alla sua realizzazione; I genitori per la condivisione, l’impegno, il coinvolgimento e la collaborazione; Il territorio che vi deve riconoscere coerenza, inclusione e integrazione. La Direzione Didattica «Don L. Milani» (Infanzia e Primaria), quale scuola dell’autonomia interpreta le esigenze dell’utenza e della comunità, nel rispetto dell’autonomia e secondo la seguente normativa: Il Piano nasce da:  un'analisi dei bisogni formativi ed educativi specifici della nostra utenza e del nostro territorio di azione, dall'esame degli strumenti e delle risorse disponibili, dalla valorizzazione delle competenze professionali del personale scolastico e dall'osservazione delle condizioni logistiche ed organizzative del nostro istituto;  dall’osservazione dei mutamenti della richiesta di formazione ed istruzione, sollecitata dai cambiamenti della politica scolastica, dal contesto scolastico generale, nazionale ed europeo, dalle profonde mutazioni degli assetti strutturali e di programma. Il POF ha l’obiettivo di: Orientare le scelte degli alunni e delle loro famiglie Rendere certa l’attività svolta, esplicitando i programmi, gli indirizzi, le finalità e le opportunità offerte dalla Scuola.

2 PRINCIPI ISPIRATORI La Direzione Didattica «Don L. Milani» (Infanzia e Primaria), quale scuola dell’autonomia interpreta le esigenze dell’utenza e della comunità, nel rispetto dell’autonomia e secondo la seguente normativa: articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana; finalità istituzionali e pedagogiche delle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 4 settembre 2012 Direttiva n°68; Raccomandazioni dell’UE del 18 dicembre 2006; D.M. 31 luglio 2007; Legge n.169 del 30 ottobre 2008; C. M. n.63 del 6 luglio 2009; Atto di Indirizzo M.P.I. dell’8 settembre 2009; D.P.R. sulla Valutazione del 22 giugno 2009 n.122; Riforma Gelmini del 1 settembre 2010; Strategia di Bruxelles “ Europa 2020”; Atto di indirizzo del MIUR 2014/ DPR del 28 marzo 2013 n.80 e Direttiva del 10 settembre 2014 n.11. A tal fine la nostra Scuola si impegna a: Migliorare i livelli di apprendimento; Recuperare la motivazione e la partecipazione degli alunni; Contrastare con efficacia la dispersione; Proporre una scuola inclusiva nei confronti di tutte le diversità, intese non come ostacolo, ma come valore; Costruire un legame sempre più stretto con la comunità e le sue articolazioni sociali ed istituzionali; Promuovere la CITTADINANZA ATTIVA, intesa come conquista di atteggiamenti e comportamenti consapevoli, responsabili, maturi per la partecipazione attiva alla vita della comunità. Per far ciò il nostro Circolo individua le seguenti direzioni:  ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE Lettura del territorio e collocazione della scuola all’interno di un sistema policentrico di formazione. Individuazione dei problemi e dei bisogni emergenti. Mappatura delle risorse interne (strutture, sussidi, competenze professionali) ed esterne (collaborazioni, convenzioni, accordi, reti di scuole).  UTILIZZO DELLE RISORSE Progettare la gestione delle risorse evitando sprechi e dispersione di competenze.  TECNOLOGIE INNOVATIVE Utilizzare tutte le tecnologie innovative nelle attività didattico – formative, seguendo le indicazioni ministeriali.  COORDINAMENTO CON IL CONTESTO TERRITORIALE Instaurare una rete formativa con tutte le agenzie educative territoriali.  FLESSIBILITÀ Capacità della nostra Scuola ad adattarsi ai bisogni formativi dell’utenza.  EFFICACIA, EFFICIENZA Promozione dell’innovazione e della ricerca didattica. Realizzazione di percorsi di formazione e di ricerca-azione. Scelta dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. Costruzione di un curricolo di scuola dinamico e funzionale.  DIVERSIFICAZIONE Progettare percorsi formativi diversificati in relazione agli effettivi bisogni formativi dell’utenza. Il P.O.F. è stato coordinato ed elaborato dalla commissione POF, composta dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela RUFFOLO, dalle sue Collaboratrici, dalla Funzione Strumentale Area 1,dalle altre Funzioni Strumentali, dal DSGA. PUBBLICIZZAZIONE Il POF è consegnato alle famiglie, all’atto dell’iscrizione dei propri figli a scuola, in un’edizione più sintetica “Mini POF” che rimanda, per l’approfondimento delle informazioni, al documento ufficiale depositato presso la Segreteria della scuola e inserito sul SITO WEB della nostra Scuola. I docenti hanno il compito di esporre agli alunni il contenuto del POF illustrando le varie attività didattiche, allo scopo di favorire la consapevolezza da parte loro del percorso da compiere e degli obiettivi da raggiungere nel corso dell’anno scolastico e del ciclo di studi.


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