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Disturbi generalizzati dello sviluppo.  Tale termine -DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO- viene usato perché descrive molto accuratamente l’alterazione.

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Presentazione sul tema: "Disturbi generalizzati dello sviluppo.  Tale termine -DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO- viene usato perché descrive molto accuratamente l’alterazione."— Transcript della presentazione:

1 Disturbi generalizzati dello sviluppo

2  Tale termine -DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO- viene usato perché descrive molto accuratamente l’alterazione clinica centrale, per cui molte aree fondamentali dello sviluppo psicologico sono alterate allo stesso tempo e con notevole grado di gravità

3  Sono caratterizzati da insufficienza qualitativa 1.nello sviluppo dell’interazione sociale reciproca 2.Nello sviluppo della capacità di comunicazione verbale 3.Nello sviluppo della capacità di comunicazione non verbale 4.Nell’attività immaginativa

4  Spesso vi è un repertorio di attività e di interessi marcatamente ristretto caratterizzato frequentemente da stereotipie e ripetitività  Si associano distorsioni o ritardi di sviluppo specie nelle capacità intellettive, nella comprensione del linguaggio e nell’eloquio, nella postura e nei movimenti, nelle risposte alle stimolazioni sensoriali

5 DSM  DISTURBO AUTISTICO ( AUTISMO INFANTILE O SINDROME DI KANNER)  DISTURBO GENERALIZZATO DELLO SVILUPPO NON ALTRIMENTI SPECIFICATO

6 ICD10  AUTISMO INFANTILE O PSICOSI INFANTILE  PSICOSI DISINTEGRATIVA  PSICOSI INFANTILI ATIPICHE  PSICOSI NON SPECIFICATE

7 ...  L’Autismo infantile è una sindrome che inizia nei primi 30 mesi di vita  le risposte a stimoli uditivi e visivi sono anomale, si osservano gravi problemi nella comprensione del linguaggio parlato, il discorso, se si sviluppa, è ritardato con inversione dei pronomi,ecolalia, struttura grammaticale immatura ed incapacità ad usare termini astratti. Si osserva generalmente un danno nell’uso sociale del linguaggio.  Presente difetto nello sviluppo della reciprocità visiva, dei contatti sociali e del gioco collettivo  Il comportamento rituale è frequente e può includere abitudini anormali, resistenza ai cambiamenti, attaccamento ad oggetti strani e forme stereotipate di gioco  Diminuita la capacità per il pensiero astratto o simbolico e per i giochi di fantasia  L’intelligenza varia da livelli nettamente inferiori alla norma a livelli di normalità o, in alcune aree, superiori  Le prestazioni sono generalmente migliori nelle attività che richiedono memoria meccanica o capacità visuo-spaziali

8 prevalenza  4-5 bambini su 10.000 per l’Autismo  10-15 bambini su 10.000 per DGS

9 Distribuzione tra i sessi e familiarità  2-5 / 1 M/F  Più comune tra fratelli con bambini con DGS rispetto alla popolazione generale

10 Fattori predisponenti  Varie condizioni pre, peri e post natali che causano disfunzioni cerebrali sono suscettibili di causare predisposizione allo sviluppo di un DGS  Non sono invece più da considerare cause predisponenti anomalie delle personalità dei genitori o delle pratiche di accudimento

11 Diagnosi differenziale  Ritardo mentale  Schizofrenia  Disturbi specifici dello sviluppo  Menomazioni uditive  Menomazioni visive  Disturbo schizoide o schizotipico di personalità

12 decorso  Le manifestazioni sono croniche pur subendo variazioni a seconda dell’età cronologica e della gravità degli handicaps  Avvengono variazioni nella pubertà : spesso esacerbazione dei comportamenti aggressivi, oppositivi ed inopportuni  Inadeguatezza ed inettitudine persistono nella vita adulta  Fattori importanti per la prognosi: QI, sviluppo delle capacità sociali, sviluppo del linguaggio

13 Complicanze  Convulsioni  Depressione  Fenomeni di eccitazione o catatonici  Deliri ed allucinazioni

14 Criteri diagnostici  Sono presenti almeno 8 delle seguenti voci:  Menomazione qualitativa nell’interazione sociale reciproca 1.Mancanza di consapevolezza dei sentimenti degli altri 2.Nessuna ricerca di sollievo nei momenti di disagio 3.Capacità ridotte o nulle di imitazione 4.Assenza del gioco sociale 5.Grossolana menomazione nelle capacità di far amicizia con i coetanei

15 ...  Menomazione qualitativa nella comunicazione verbale e non verbale 1.Nessuna capacità di comunicazione 2.Comunicazione non verbale francamente anomala 3.Assenza di attività immaginativa 4.Marcate anomalie nella produzione del discorso 5.Marcate anomalie nella forma e nel contenuto del discorso 6.Marcata menomazione nella capacità di iniziare o sostenere una conversazione anche se il discorso è adeguato

16 ...  Marcata limitazione del repertorio di attività e di interessi che si manifestano con: 1.Movimenti stereotipati del corpo 2.Persistente affaccendamento con parti di oggetti 3.Marcato disagio in condizioni di cambiamento 4.Insistenza esagerata nel seguire dettagliatamente certi comportamenti routinari 5.Marcata ristrettezza negli interessi

17 ...  Esordio durante l’infanzia o la fanciullezza

18  La concezione puramente psicogena dell’autismo è superata, va considerato invece come un modello psicopatologico età dipendente ad etiologia polimorfa con un’alta incidenza di fattori genetici e prenatali e basato nella sua patogenesi su deficit dell’organizzazione funzionale della corteccia  Le debolezze, le lacune, le disarmonie delle connessioni percettive e del controllo delle operazioni cognitive sono alla base del corteo sintomatologico


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