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PubblicatoEnrico Vacca Modificato 8 anni fa
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FORUM FADOI – ARCA SICILIA “IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE: SINERGIA TRA ALIMENTAZIONE E TERAPIA FARMACOLOGICA” Marsala 24-26/11/2006 EFFETTI DEGLI ANTIOSSIDANTI NATURALI SUI BIOMARKERS DELL’ATEROSCLEROSI G. Avellone
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EFFECTS OF MODERATE SICILIAN RED WINE CONSUMPTION ON INFLAMMATORY BIOMARKERS OF ATHEROSCLEROSIS G. Avellone, V. Di Garbo, D. Campisi, R. De Simone, G. Raneli, R. Scaglione and G. Licata Institute of Clinical Medicine University of Palermo Italy European Journal of Clinical Nutrition 2006; 60(1):41-47.
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Avellone G. et al., Eur J Clin Nutr 2006; 60(1): 41-47 Scopo dello studio è stato quello di valutare l’effetto di un moderato consumo di vino rosso siciliano su alcuni fattori di rischio di aterosclerosi e su alcuni biomarkers infiammatori. 48 soggetti di entrambi i sessi (non bevitori o bevitori occasionali di vino) sono stati suddivisi in due gruppi con un disegno in cross-over: - Gruppo 1 in cui alla dieta sono stati aggiunti per 4 settimane 250ml/die di un vino rosso (Nero d’Avola o Etna Torrepalino) durante i pasti, mentre per le successive 4 settimane si tornava all’abituale consumo occasionale di vino; - Gruppo 2 in cui per 4 settimane veniva mantenuto l’abituale consumo occasionale di vino, mentre nelle successive 4 settimane venivano aggiunti 250 ml/die di vino rosso ai pasti.
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Avellone G. et al., Eur J Clin Nutr 2006; 60(1): 41-47 I risultati dello studio mostrano un positivo e significativo effetto dei due vini rossi siciliani presi in considerazione (Nero d’Avola o Etna Torrepalino) su molti tradizionali fattori di rischio di aterosclerosi (LDL-C, HDL-C, rapporto LDL/HDL, fibrinogeno) e su alcuni biomarkers infiammatori (TGFbeta1, hs-CRP, Anticorpi anti-LDL-ossidate, Total Antioxidant Capacity), suggerendo che un moderato consumo di vino rosso nella popolazione adulta può essere suggerito come una importante componente della “Dieta Mediterranea”.
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“Dieta Mediterranea”
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Profilo lipidico e variazioni percentuali Colesterolo LDL (mg/dL) 136±22-7147±26+0,6n.s. Colesterolo HDL (mg/dL) 48±6+944±3-0,1<0,01 Rapporto LDL/ HDL 2.86 ±0.3 -13,33.30±0.4+0,3<0,01 Trigliceridi (mg/dL) 131±51+0,1130±53-0,1n.s. Parametri lipidiciValori finali %% p * * Test T di Student Gruppo Intervento (Vino Rosso) (n=48) Gruppo Controllo (n=48) Valori finali %% Avellone G. et al, European Journal of Clinical Nutrition 2006; 60(1): 41-47
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Biomarkers Infiammatori e variazioni percentuali TGFbeta1 (ng/ml)43±9+2933±8-0,6<0,005 hs-CRP (mg/l) 0.8±0.6-511.67±0.6+0,6<0,005 Ab-LDLox (mg%) 207 ±44 -17251±63+0,8<0,01 TAC (mmol/l)1.290±0.04+301.007±0.03+0,8<0,005 Parametri InfiammatoriValori finali %% p * TAC= Total antioxidant capacity; * Test T di Student Gruppo Intervento (Vino rosso) (n=48) Gruppo Controllo (n=48) Valori finali %% Avellone G. et al, European Journal of Clinical Nutrition 2006; 60(1): 41-47
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MODICHE QUANTITA’ DI DUE VINI ROSSI SICILIANI RIDUCONO L’AGGREGABILITA’ PIASTRINICA G. Avellone, V. Di Garbo, D. Campisi, A. Indovina, G. Abruzzese, G. Raneli, R. De Simone Istituto di Clinica Medica Università di Palermo Gazzetta Medica Italiana 2006; 165(2):79-85.
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Aggregazione piastrinica-Parametri emoreologici e variazioni percentuali ADP-AGPT (%)62±5-1574±4+ 2<0,01 Collagen-AGPT (sec) 48±4.9+5032±4.0+0,1<0,005 Viscosità ematica (cPs) 4.69 ± 1.48 +0.64.62±1.59-0.9n.s. Viscosità plasmatica (cPs)1.33±0.04-131.53±0.06-0,7<0,01 ParametriValori finali %% p * * Test T di Student Gruppo Intervento (Vino rosso) (n=48) Gruppo Controllo (n=48) Valori finali %% Avellone G. et al, Gazzetta Medica Italiana 2006; 165(2): 79-85
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Marfella R., et al. Diabet Med 2006; 23(9):974-81 “EFFECTS OF MODERATE RED WINE INTAKE ON CARDIAC PROGNOSIS AFTER RECENT ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION OF SUBJECTS WITH TYPE 2 DIABETES MELLITUS ” Studio randomizzato di 1 anno su 115 soggetti con diabete e con recente infarto del miocardio suddivisi in due gruppi: Gruppo Intervento (con un moderato consumo di vino rosso ai pasti) e Gruppo di Controllo (senza consumo di vino). Nel Gruppo di Intervento si evidenziano: una significativa riduzione dello stress ossidativo e delle citochine infiammatorie (TNF-alpha, IL-6, IL-18 e PCR) e un significativo miglioramento della funzione cardiaca (valutata con parametri ecocardiografici).
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T.L. Zern and M.L. Fernandez, The American Society of Nutritional Sciences J. Nutr. 2005; 135: 2291-94 Recent Advances in Nutritional Sciences: “ CARDIOPROTECTIVE EFFECTS OF DIETARY POLYPHENOLS ” Gli autori sostengono che il Paradosso francese viene solitamente attribuito all’azione protettiva dei polifenoli dell’uva sulla ossidazione delle LDL, anche se in letteratura esistono in realtà dati contrastanti (molti autori hanno dimostrato una azione inibitoria dei polifenoli sull’ossidazione delle LDL, altri hanno evidenziato un effetto neutrale). In questa recente Review si sottolinea invece che è più probabile che i polifenoli diminuiscano il rischio cardiovascolare migliorando il profilo lipidico ed i markers infiammatori (TNF, IL-6,ICAM-1,VCAM-1).
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Piramide
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Marker non-specifico di infiammazione Forte predittore di morbilità e mortalità in pazienti con CAD Valore predittivo in aggiunta al LDL-C per identificare pazienti ad alto rischio (con livelli medio- bassi di LDL-C)
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