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PubblicatoConcetta Vecchio Modificato 8 anni fa
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Laboratorio n° 5: Sintomatologia Inoculo di Patogeni fogliari
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Lo studio dei sintomi Sintomi: i sintomi possono essere localizzati (compaiono soltanto sui tessuti circostanti il punto di ingresso del patogeno) o sistemici (si manifestano in modo diffuso su diverse parti o su tutta la pianta, quindi lontano dal punto di ingresso del patogeno) Classificazione dei sintomi: - Modificazioni cromatiche - Modificazioni di forma e dimensione - Necrosi ed alterazioni degenerative
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Necrosi ed altre degenerazioni Necrosi: sintomi derivante dalla morte di gruppi di cellule o estese zone di tessuto. Necrosi puntiformi: macchie necrotiche molto piccole. Cercospora beticola
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Necrosi ed altre degenerazioni Picchiettatura: macchie necrotiche di piccole dimensioni, ma più grandi di quelle puntiformi (es. Pseudomonas syringae pv. tomato; Macchiettatura batterica del pomodoro) Rispetto ai funghi, le macchie fogliari dovuti ai batteri sono più irregolari e “angolari” in relazione alla morfologia della foglia, in quanto i batteri hanno maggiori difficoltà nel superare ostacoli fisici (venature). Spesso le macchie fogliari sono idropiche (water-soaking) a causa della distruzione enzimatica dei tessuti vegetali
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Necrosi ed altre degenerazioni Maculature: macchie necrotiche di maggiori dimensioni Maculatura bruna del pero (Stemphylium vesicarium) Maculatura batterica del pomodoro (Xanthomonas vesicatoria)
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Necrosi apicali e marginale: Interessano l’apice o il margine della foglia per poi estendersi al lembo. Necrosi ed altre degenerazioni Phytophthora ramorum Clavibacter michiganensis subsp.michaganensis
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Antracnosi: macchie necrotiche con area interna leggermente depressa Necrosi ed altre degenerazioni Colletrotrichum lindemuthianum Marssonina juglandis
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Vaiolatura o impallinatura: macchie necrotiche la cui area interna può distaccarsi. Necrosi ed altre degenerazioni
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Suberosi: Sintesi ed accumulo di suberina in organici e tessuti che normalmente non ne accumulano.
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Necrosi ed altre degenerazioni Marciumi: spesso i tessuti necrotici hanno un colore scuro (bruno-nerastro) e aspetto secco ed asciutto. Al contrario, nel caso dei marciumi il tessuto appare molliccio e deliquescente. In tal caso si parla di marciumi molli. I marciumi sono spesso determinati dalla degradazione della lamella mediana delle cellule del dovuta all’azione di enzimi litici rilasciati dai patogeni fungini e batterici. Marciumi molli da Erwinia spp.
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Necrosi ed altre degenerazioni Marciumi secchi: In alcuni casi i marciumi il tessuto non appare molliccio e deliquescente, ma bensì secco e asciutto. In tal caso si parla di marciumi secchi e frutti mummificati.
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Inoculo di patogeni fogliari
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I postulati di Koch 1° 2° 3°
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L’inoculo dei funghi fitopatogeni Numerosi funghi fitopatogeni producono spore (conidi derivanti da riproduzione asessuata) atte alla diffusione del fungo. Botrytis spp. Fusarium spp.
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Le spore possono essere utilizzate a fini sperimentali per riprodurre l’inoculo di un determinato fungo in condizioni controllate e con un potenziale di inoculo noto. L’inoculo dei funghi fitopatogeni fogliari Oltre alle spore possono essere utilizzati per l’inoculo anche: - Micelio fungino - Tasselli di substrato agarizzato colonizzato dai funghi In tal caso però non è possibile quantificare con certezza il livello di inoculo che si utilizza.
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Le spore possono essere applicate all’apparato fogliare sulla superficie intatta (senza ferita) o su ferite appositamente prodotte (con ferita) in quantità definita. L’inoculo dei funghi fitopatogeni fogliari Successivamente, il materiale inoculato può essere incubato in camera umida o con livelli di umidità ambientali.
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Stato delle foglie di pomodoro dopo 60 ore dall’inoculo Controllo: 0% sansa Suolo ammendato con 1% sansa Suolo ammendato con 3% sansa Fig. 13 Sviluppo dell’infezione di Botrytis (tacche necrotiche) dopo 60 ore dall’inoculo sulle piante di controllo e sulle piante crescite su substrato arricchito con l’1% e il 3% di sansa. Il livello di infezione è risultato superiore nelle piante cresciute su sansa.
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Quantificazione dell’inoculo L’inoculo con spore deve essere quantificato contando il numero di spore presenti nella soluzione da utilizzare Tale operazione si effettua attraverso il vetrino conta globuli o emacitometro o vetrino tipo Burker PROCEDURA: 1_In appositi quadrati si contano il numero di spore presenti (da effettuare in almeno 8-10 quadrati) 2_Il numero di spore nella soluzione (n° / ml) si ottiene moltiplicando la media dei quadrati X 250,000 3_Una volta calcolata la concentrazione di spore nella nostra soluzione si calcolano ed effettuano le diluizioni necessarie per ottenere la concentrazione di spore desiderata 4_Infine, la soluzione ottenuta viene applicata sulle foglie
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Quantificazione e diluizione dell’inoculo Diluizioni dell’ inoculo con spore Concentrazione iniziale: CI (conidi ml -1 ) Concentrazione finale desiderata: CFD (conidi ml -1 ) Volume finale desiderato: VF (ml) Volume iniziale : VI (ml) CI : CFD = VI : VF VF = (VI x CFD) / CI = Esempio: CI = 2.3 * 10 7 ml -1 CFD = 1 * 10 6 ml -1 VI = 1 ml VF = ? VF = (1*10 6 x 1) / 2.3*10 7 = 0.044 ml (44 µl) VF = 44 µl contengono 1.000.000 spore VF = 44 µl + 956 µl = 1,000 µl VF = 1,000 µl alla concentrazione di 1 * 10 6 CI : VI = CFD : VF VF = (CDF * VI) / CI =
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Attività di laboratorio
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Selezione e preparazione dei campioni vegetali Lavaggio in acqua corrente per eliminare i residui grossolani Lavaggio con ipoclorito di sodio al 3% per eliminare altri microrganismi (sterilizzazione superficiale) Lavaggio con acqua sterile per eliminare l’ipoclorito Asciugare i campioni
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Preparazione delle sospensioni di conidi Porre 10 ml di acqua sterile nelle piastre. Successivamente, frizionare la superficie con un’ansa (permette il distacco delle spore) Prelievo delle soluzioni e filtrazione con lana di vetro (trattiene il micelio ma permette il passaggio delle spore) (Falcon 15 ml) Conta delle spore e preparazione delle soluzioni da inoculare alla concentrazione desiderata: 1_Bassa concentrazione: 100,000 spore / ml ; 1 x 10 5 spore / ml 2_Alta concentrazione: 1,000,000 spore / ml; 1 x 10 6 spore / ml Porre 100 µl di inoculo sui campioni (2 gocce), successivamente lasciar asciugare. Inoculo da effettuare su campioni intatte e feriti (taglio di 5 mm effettuato con bisturi) Centrifugazione (5 minuti), rimozione del supernatante e aggiunta di acqua sterile (10 ml) ai tubi Falcon
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Computo materiali: - campioni vegetali (frutti di agrumi e foglie di fagiolo) - sistemi pianta-patogeno: 1 - Agrumi + Penicillium italicum 2 – Acini uva + Botrytis cinerea - Bisturi - Piastre petri dei due miceti - Acqua sterile - Filtri lana di vetro sterili - Vetrino tipo Burker (camera conta globuli) - Tubi Falcon (15 ml) sterili Inoculo patogeni fogliari Calcolo per la diluizione della sospensione di spore: CI = 2.3 * 10 7 ml -1 CFD = 1 * 10 6 ml -1 VI = 1 ml VF = ? VF = (1*10 6 x 1) / 2.3*10 7 = 0.044 ml (44 µl) VF = 44 µl contengono 1.000.000 spore VF = 44 µl + 956 µl = 1,000 µl VF = 1,000 µl alla concentrazione di 1 * 10 6
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Comunemente vengono utilizzate cellule vive dei patogeni. Questo richiede che la colonia di partenza sia “rinnovata” con frequenza. Rinnovo delle colonie batteriche: - rinnovo attraverso “scrisciamento” su substrato NA - tecnica finalizzata a “diluire” in piastra la popolazione batterica fino ad ottenere colonie singole Coltivazione e inoculo di batteri fitopatogeni
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