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LIPIDI UTILIZZATI: -Trigliceridi, -Mono o digliceridi -Acidi grassi TENSIOATTIVI: -lecitine (di soia o di uovo) -fosfatidil colina - poloxamers (es. 188),

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Presentazione sul tema: "LIPIDI UTILIZZATI: -Trigliceridi, -Mono o digliceridi -Acidi grassi TENSIOATTIVI: -lecitine (di soia o di uovo) -fosfatidil colina - poloxamers (es. 188),"— Transcript della presentazione:

1 LIPIDI UTILIZZATI: -Trigliceridi, -Mono o digliceridi -Acidi grassi TENSIOATTIVI: -lecitine (di soia o di uovo) -fosfatidil colina - poloxamers (es. 188), poloxamine (es.908) -Polisorbati -Sale sodico dell’acido taurocolico o taurodeossicolico LIPIDI UTILIZZATI: -Trigliceridi, -Mono o digliceridi -Acidi grassi TENSIOATTIVI: -lecitine (di soia o di uovo) -fosfatidil colina - poloxamers (es. 188), poloxamine (es.908) -Polisorbati -Sale sodico dell’acido taurocolico o taurodeossicolico

2 Proprietà delle SLN Elevata capacità di intrappolamento Stabilità a lungo termine Possibilità di modificare la superficie con PEG e/o direzionanti per un targeting attivo Produzione su scala industriale a costi ridotti Elevata biocompatibilità 2

3 CARRIER LIPIDICI NANOSTRUTTURATI (NLC) Per la preparazione si utilizzano: Miscele di lipidi strutturalmente diversi tra loro ( miscele di trigliceridi esterificati con acidi grassi a diversa lunghezza o a diverso grado di insaturazione; miscele di lipidi solidi e liquidi) Ulteriori vantaggi rispetto alle SLN: Incremento quantità di farmaco intrappolato Incremento della stabilità a lungo termine

4 NANOPARTICELLE DI CONIUGATO FARMACO-LIPIDE (LDC) Incorporazione di farmaci idrofili (il farmaco viene preventivamente legato covalentemente al lipide opportuno e utilizzato in questa forma per la preparazione delle nanoparticelle solide).

5 TECNICHE DI PREPARAZIONE Omogeneizzazione a caldo  Omogeneizzazione a caldo  Omogeneizzazione a freddo  Precipitazione  Microemulsione

6 Miscelazione con un apparecchio agitatore per formare un’emulsione grossolana Dispersione della polvere in una soluzione acquosa contenente il tensioattivo Macinazione con un mulino (50-100µm) Omogeneizzazione ad alta pressione a temperatura ambiente o inferiore Solidificazione del farmaco caricato nel lipide in azoto liquido o ghiaccio secco Fusione del lipide e solubilizzazione/dispersione del farmaco nel lipide Omogeneizzazione ad alta pressione a temperatura superiore al punto di fusione del lipide Nanoemulsione o/w calda Carrier Lipidici Nanostrutturati (NLC) Solidificazione della nanoemulsione raffreddando fino a temperatura ambiente TECNICA DI OMOGENEIZZAZIONE A FREDDO TECNICA DI OMOGENEIZZAZIONE A CALDO Dispersione del farmaco caricato nel lipide in una soluzione calda di acqua e tensioattivo

7 Tecnica della microemulsione Tecnica della microemulsione MICROEMULSIONE (72 °C) Si versa la microemulsione in un becker contenente acqua fredda (2-3°C) sotto agitazione

8 lipide fuso (72°C) contenente il farmaco tensioattivo sciolto in etanolo a caldo soluzione calda (72°C) lipide + tensioattivo + farmaco Tecnica della precipitazione dispersione della soluzione calda in una soluzione acquosa fredda (2-3°C) contenente il cotensioattivo sotto agitazione

9 Rilascio del farmaco dalle SLN Concentrazione del tensioattivo Temperatura Natura della matrice lipidica In vitro dipende dalla diffusione In vivo dipende sia dalla diffusione che dalla degradazione delle SLN da parte di enzimi come le lipasi/ colipasi


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