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I servizi di comunicazione elettronica come public utilities: concorrenza e mercato Ottobre 2011 Corso di Diritto delle Public Utilities e Diritto Sanitario.

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Presentazione sul tema: "I servizi di comunicazione elettronica come public utilities: concorrenza e mercato Ottobre 2011 Corso di Diritto delle Public Utilities e Diritto Sanitario."— Transcript della presentazione:

1 I servizi di comunicazione elettronica come public utilities: concorrenza e mercato Ottobre 2011 Corso di Diritto delle Public Utilities e Diritto Sanitario (prof. P. Milazzo) Lezione n. 4

2 Influenza della innovazione tecnologica Accrescimento degli strumenti di comunicazione Accrescimento della capacità trasmissiva delle reti di comunicazione Nuovi mezzi di trasmissione dei segnali (cavi, fibra ottica) Nuove tecniche di trasmissione dei dati (che consentono l’utilizzo di una sola infrastruttura tecnologica) – sistema numerico-digitale Reti fisse/reti mobili (TACS, GSM, DCS, UMTS)

3 Riflessi sulla disciplina giuridica Tramonto dei monopoli pubblici – avvio di mercati concorrenziali ◦ In Italia: codice postale 1973 – conferma la riserva esclusiva allo stato dei servizi di tlc (art. 43 Cost.) ◦ La riserva copre la proprietà/gestione delle reti, la fornitura dei servizi, la fornitura dei terminali ◦ Elementi del modello:  concessione in esclusiva  Obbligo di fornitura del servizio  Pubblica utilità degli impianti È possibile (anche sul piano economico) l’accesso di altri player al mercato Influenza del diritto dell’UE ◦ Sentenza British Telecommunications (CGCE 20/3/1985): le regole della concorrenza sono applicabili anche al settore delle TLC, e quindi anche in presenza di monopoli pubblici

4 Politica UE sulle TLC Libro verde 1987: è consentito ex art. 86 comma 2 TCE il monopolio nella telefonia locale e nella gestione degli impianti Dir. 88/301 sui terminali (eliminazione diritti esclusivi su importazione, commercializzazione e manutenzione dei terminali) Dir. 90/388 sui servizi (liberalizzazione dei servizi di telefonia non vocale; obbligo di interconnessione a condizioni eque) Dir. 95/51 e 96/24: eliminazione di qualsiasi ostacolo all’uso di reti via cavo ed possibilità di costruire proprie reti da interconnettere a quella pubblica) Dir. 97/13: regime uniforme per i titoli abilitativi ◦ Riduzione della discrezionalità dell’amministrazione ◦ Due modelli:  Normalmente: autorizzazione generale (consente l’immediato esercizio dell’attività in presenza di certi requisiti)  In casi particolari (come per la telefonia vocale): licenze individuali (richiede l’acquisizione del titolo prima di esercitare l’attività)

5 Servizio universale Dir. 97/33: obbligo di tutti gli operatori di concedere l’interconnessione alla propria rete da parte di altrui operatori che lo richiedono (per l’utente è possibile collegarsi ad utenti di altre reti) Dir. 98/10: deve essere prestato il SU, consistente in un “insieme minimo di servizi di una data qualità a disposizione di tutti gli utenti, indipendentemente dalla localizzazione geografica e offerto, in funzione delle specifiche condizioni nazionali, ad un prezzo abbordabile” ◦ Il SU è affidato secondo criteri obiettivi e non discriminatori ◦ Il SU è finanziato o attraverso la fiscalità generale o attraverso un fondo a carico degli altri operatori

6 Attuazione in Italia L. 58/1992: Separazione fra gestione del servizio e controllo ◦ Telecom Italia gestore unico del sistema di TLC ◦ Controllo: Ispettorato generale delle TLC D.lgs. 55/1993; D. lgs. 103/1995; l. 650/1996 e l. 249/1997 ◦ Apertura del mercato della TLC a più operatori ◦ Obblighi di interconnessione ◦ Istituzione dell’Autorità per le garanzie nelle TLC

7 Apertura del mercato Sostituzione del regime concessorio con: ◦ autorizzazioni generali (prescindono da un provvedimento formale, discendono dalla dichiarazione di inizio attività) ◦ licenze individuali (richiedono il rilascio del provvedimento espresso)  Rilasciate dall’AGCom  Momento concessorio solo per il passaggio da beni pubblici: i Comuni sono tenuti al principio di non discriminazione L’installazione l’esercizio e la fornitura di reti di TLC sono “attività di preminente interesse generale” ◦ Libera concorrenza e pluralità di operatori ◦ Obiettività, trasparenza, non discriminazione ◦ Rispetto obblighi di fornitura del SU ◦ Tutela degli utenti e della loro libertà di scelta ◦ Tutela dei diritti e delle libertà fondamentali

8 Obblighi di trasparenza ed interconnessione Le società che installano reti e gli operatori di servizi sono tenute a tenere una contabilità separata per tali attività (una anche per il SU) Obbligo di stipulare accordi di interconnessione secondo regole fissate dall’AGCom ◦ obblighi più gravosi per gli operatori che possiedono una notevole forza di mercato (oltre il 25% del mercato nazionale o di una particolare area geografica) - asimmetria

9 Obbligo di fornitura del SU Art. 5 dpr 318/1997: nozione dinamica di SU soggetta a revisione in base allo sviluppo tecnologico e del mercato ◦ Telefonia vocale ◦ Elenchi telefonici (nella rete urbana di appartenenza) ◦ Servizi di informazione abbonati ◦ Fornitura di apparecchi telefonici pubblici ◦ Collegamenti con servizi di pubblica utilità (pubblica sicurezza, soccorso, ecc.) Affidamento a Telecom Italia (gestore unico) Dal 1998, possono accedere alla fornitura del SU (ed al relativo finanziamento) anche altri operatori, sulla base di licenze individuali “Onere iniquo”: finanziamento del costo netto da parte di un fondo alimentato da altri operatori

10 Le direttive del 2002 Review ’99: ◦ Promozione di un mercato europeo ◦ Tutela dell’interesse degli utenti ad un rapporto ottimale prestazioni/prezzo ◦ Effettivo accesso degli utenti ai benefici dello sviluppo TLC ◦ Massima tutela possibile dei diritti (riservatezza) ◦ Consolidamento del mercato interno

11 Dir. 2002/21/CE (direttiva “quadro”) Presa d’atto del fenomeno della convergenza tecnologica (comprende anche la radiotelevisione) Sostituzione della regolazione ex ante (funzionale alla creazione di mercati concorrenziali laddove non c’era concorrenza) con la regolazione ex post (che consente misure di riequilibrio solo quando si ravvisa una forzatura delle regole di concorrenza) “operatore con significativa forza di mercato” (che gli consente di comportarsi in misura notevole in modo indipendente dai concorrenti e dai consumatori) da verificare ex post – diverso dalla “soglia” antitrust ex ante Ruolo delle autorità nazionali di regolazione ◦ Tecniche ◦ Indipendenti ◦ Imparziali e trasparenti ◦ Coordinate a livello UE Ruolo della Commissione europea ◦ Collegamento con le autorità nazionali ◦ Individuazione del “mercati rilevanti” ◦ Individuazione della “significativa forza di mercato”

12 Dir. 2002/20/CE “autorizzazioni” Nel precedente quadro si lasciava agli Stati decidere se prevedere autorizzazioni generali o licenze individuali (prevalevano queste ultime, con ostacoli all’accesso) Regola: autorizzazione generale con unico onere di notifica da parte degli operatori Ipotesi eccezionali: licenza individuale, solo quando sia assolutamente necessario (es. utilizzazione frequenze radio e numerazioni)

13 Dir. 2002/22/CE: “servizio universale” Restano fermi i principi già elaborati Novità nel contenuto del SU ◦ Accesso a servizi come fax e comunicazione dati a velocità tale da consentire un efficace accesso ad internet) ◦ Misure specifiche per gli utenti con disabilità Possibilità di “spacchettare” il SU, affidandone segmenti a diversi operatori, e non ad un operatore unico

14 D. lgs. 214/2003 “Codice delle comunicazioni elettroniche” Accoglimento della prevalenza della autorizzazione generale sulle licenze individuali Mantenimento fino a scadenza dei titoli già rilasciati Mantenimento di poteri molto significativi in mano al Ministero (e non all’AGCom), anche in materia di “regolazione” ◦ Ricezione delle dichiarazioni di inizio attività ◦ Verifica dei requisiti ex post ed eventuale divieto di prosecuzione attività


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