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PubblicatoBeatrice Coco Modificato 8 anni fa
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Verificare la preparazione Introduzione e ripasso di Microeconomia Cabral cap. 2
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Un’impresa produce due beni: A e B, sostiene i costi e vende ai prezzi indicati nella tabella (ipotetiche unità monetarie): I costi fissi sono comuni e sono stati ripartiti in base alle quantità prodotte.
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E’ vero o falso che l’impresa non dovrebbe più produrre il prodotto B, perché il suo prezzo è minore del costo medio?
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La risposta è: no perché il prodotto B contribuisce alla copertura dei costi fissi. Infatti: Prezzo – Costo medio variabile = 10.000 – 3.000 Se non si produce B, non cambia l’ammontare dei costi fissi (perché sono comuni: cioè indipendenti dai prodotti, es. ammortamento di macchinari che servono sia al prodotto A che al prodotto B).
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Verifica
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Notate la perdita Era: – 600.000 Diventa: - 4.800.000 Da che cosa dipende questa differenza? - 4.800.000 – (-600.000) = - 4.200.000
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Notate la perdita Da che cosa dipende questa differenza? -4.800.000 – (-600.000) = - 4.200.000 Mancata contribuzione del prodotto B alla copertura dei costi fissi: (10.000 – 3.000) x 600 = 4.200.000
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L’esercizio del libro a pag. 43 (riquadro 2.1) Due matite, Blu e Rosse prodotte e vendute alle condizioni indicate nella tabella. La capacità produttiva è di 8.000 penne al giorno completamente sfruttata.
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I calcoli del consulente Suggerisce di non produrre matite Blu ma solo Rosse
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Le conseguenze del suggerimento del consulente
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Qual è l’errore del consulente? La differenza tra Prezzo e Costo marginale è 0,05 per le matite rosse prodotte in più, ma era 0,10 per quelle Blu alle quali si rinuncia!!!
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E’ vero o falso che, se la funzione di costo totale è: CT = k q (“q” è la quantità prodotta): a)Il costo medio è maggiore del costo marginale perché vi sono costi fissi b)il costo marginale è maggiore del costo medio perché non vi sono costi fissi c)Costo marginale e costo medio coincidono d)L’espressione: (P-MC)/P è l’utile per euro di fatturato
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E’ vero o falso che, se la funzione di costo totale è: CT = k q (“q” è la quantità prodotta): a)Il costo medio è maggiore del costo marginale perché vi sono costi fissi Falso non vi sono costi fissi; “k” è sia il costo medio che il costo marginale. b) il costo marginale è maggiore del costo medio perché non vi sono costi fissi. Falso; costo medio = costo marginale = k
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E’ vero o falso che, se la funzione di costo totale è: CT = k q (“q” è la quantità prodotta): c) Costo marginale e costo medio coincidono. Vero b) L’espressione: (P-MC)/P è l’utile per euro di fatturato UT/RT = (RT-CT)/RT = (Pq – k q)/Pq = (P-k)/P Vero
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E’ vero o falso che, se la funzione di costo totale è: CT = CFT+ k q (“q” è la quantità prodotta, CFT indica i costi fissi totali): a)Il costo medio è maggiore del costo marginale perché vi sono costi fissi b)il costo medio tende a zero per quantità prodotte molto grandi c)Costo marginale e costo medio coincidono d)Il costo marginale non è mai uguale al costo medio.
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Definire: Efficienza produttiva Efficienza allocativa Efficienza dinamica
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Osservate il grafico che segue, e che rappresenta una funzione di produzione Q=f(L). Spiegate in che modo definireste il segmento AB: perdita di efficienza: allocativa, produttiva, statica, dinamica? L Q massima Q prodotta A B
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Paradossi dell’economia politica … La perdita di efficienza allocativa, che un monopolista infligge alla collettività, potrebbe essere compensata da una maggiore efficienza dinamica?
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Il costo opportunità è: - il costo del capitale preso a prestito - la somma che si deve sborsare per finanziare il progetto di investimento più conveniente - la somma pagata per acquistare un fattore produttivo - il valore del beneficio perduto per aver usato una risorsa nell'impresa e non nel miglior impiego alternativo disponibile
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Risposta: Il costo opportunità è: - il valore del beneficio perduto per aver usato una risorsa nell'impresa e non nel miglior impiego alternativo disponibile
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Profitto e costo opportunità Il profitto di un'impresa è: - l'utile di bilancio - la differenza tra valore della produzione e valore dei beni intermedi utilizzati per produrre - la differenza tra il valore della produzione e il valore dei costi sostenuti per produrre - la differenza tra il valore della produzione e il valore dei costi sostenuti per produrre, compreso il costo opportunità del lavoro eventualmente prestato dai proprietari e il costo opportunità del capitale da loro investito nell'impresa.
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Risposta: Il profitto di un'impresa è: - la differenza tra il valore della produzione e il valore dei costi sostenuti per produrre, compreso il costo opportunità del lavoro eventualmente prestato dai proprietari e il costo opportunità del capitale da loro investito nell'impresa.
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I costi Scelta una funzione di costo totale calcolare le funzioni: - di costo medio totale, medio fisso, medio variabile -di costo marginale
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I costi Spiegare la differenza tra: costi recuperabili e costi irrecuperabili Adoperare poi questa distinzione per mostrare, in un grafico la curva di offerta dell’impresa nel lungo periodo.
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Nel libro di Cabral a pag. 50 è disegnato il seguente grafico: q P* MC q q’’ ?? q’ ? Il grafico rappresenta la scelta della quantità che permette a un monopolista di massimizzare il profitto e la perdita di efficienza allocativa provocata dal monopolio
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Dopo aver completato il grafico con una funzione mancante …. q P* MC q q’’ ?? q’ ?.. Sostituite ai punti interrogativi “?” le definizioni delle corrispondenti aree e spiegate che cos’è l’efficienza allocativa
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