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La progettazione integrata nel Fondo FEASR: pacchetti di azioni, progetti di filiera, progetti territoriali e metodo LEADER L’approccio integrato nelle.

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Presentazione sul tema: "La progettazione integrata nel Fondo FEASR: pacchetti di azioni, progetti di filiera, progetti territoriali e metodo LEADER L’approccio integrato nelle."— Transcript della presentazione:

1 La progettazione integrata nel Fondo FEASR: pacchetti di azioni, progetti di filiera, progetti territoriali e metodo LEADER L’approccio integrato nelle politiche comunitarie 2007- 2013 modalità e strumenti

2 La progettazione integrata nel FEASR L’approccio integrato Le indicazioni Modalità di attuazione L’orientamento nei programmi Strumenti d’intervento e metodo LEADER

3 Le ragioni dell’integrazione L’obbligo di conseguire gli obiettivi fissati, tramite un ammontare di risorse ridotto, aumenta la necessità di : Concentrare le risorse su obiettivi specifici, Coinvolgere gli attori socio-economici nei processi di sviluppo, Creare nuovi modelli di sviluppo, Concepire in maniera innovativa l’utilizzo degli strumenti di intervento per aumentarne l’efficacia, Migliorare la capacità di spesa.

4 Le finalità Innescare processi allargati di sviluppo economico, coniugando efficienza e coesione (andare oltre il mero sostegno delle singole iniziative produttive) Avviare una strategia di politica economica rivolta a premiare i comportamenti collettivi delle imprese e degli attori istituzionali. Incentivare la complementarietà e le connessioni interaziendali, la formazione di complessi integrati e dinamici, di sistemi produttivi completi. FINALITA’ FINALITA’

5 I principi dell’approccio integrato Integrazione: Progettazione di interventi finalizzati a determinare priorità e basate sull’impiego coordinato di strumenti di programmazione e finanziari, Concentrazione: l’impiego di risorse (finanziarie) verso priorità territoriali e/o tematiche ben delimitate e definite; Coordinamento: Progettazione di interventi finalizzati a determinare priorità sulla base di una concertazione fra soggetti istituzionali con diverse responsabilità e livelli di competenza (nazionale, regionale, locale)

6 I livelli d’integrazione nella politica di sviluppo rurale Tra politiche, per favorire strategie comuni di intervento (PSN QSNPSN pescaPSRPOR programmi FEP) Tra assi e misure di un programma (integrazione interna), per aumentare l’efficacia dei programmi Tra attori economici e sociali, per favorire processi di sviluppo condivisi Tra territori, per costruire processi di sviluppo comuni, condivisi e tesi alla coesione economica e sociale

7 Il principio di integrazione nel FEASR Asse metodologico Leader (Reg.1698/05) Per assicurare la coerenza della programmazione, gli Stati membri dovrebbero garantire la massima sinergia tra gli assi e all’interno di ogni asse. Se necessario, possono sviluppare approcci integrati (OSC per lo sviluppo rurale)

8 Gli strumenti proposti FEASR: Metodo LEADER, Approccio integrato Asse 3 PSN: Integrazione aziendale Integrazione settoriale Integrazione territoriale Metodo Leader

9 Integrazione aziendale Utilizzo di una serie di misure da parte di una singola azienda per favorirne lo sviluppo. Pacchetti di misure calibrati su specifici beneficiari: Giovani Donne Qualità Bio-energie

10 Integrazione aziendale Necessità di mobilitare misure e strumenti che travalicano le competenze del singolo Asse per realizzare alcuni obiettivi prioritari degli stessi Assi. Permettere alla singola impresa di ricorrere, attraverso domanda unica, all’uso combinato di una serie di misure, anche se previste in Assi differenti. Beneficiare contemporaneamente di un supporto finanziario a carico di più misure per il raggiungimento di un obiettivo complessivo.

11 Integrazione settoriale Per affrontare specifiche esigenze e problemi intervenendo sugli attori coinvolti. Progetti rivolti a più beneficiari che consentono l’utilizzo di più misure al fine di raggiungere un obiettivo specifico. Filiere agroalimentari e forestali Qualità Bio-energie Turismo rurale

12 Integrazione settoriale Necessità di mobilitare misure e strumenti per aggredire particolari problematiche settoriali. Permettere a più soggetti (economici e istituzionali) di presentare un programma d’interventi, basato su una serie di misure, finalizzato ad un obiettivo comune ed articolato su più beneficiari.

13 Integrazione territoriale Per affrontare problematiche specifiche e/o valorizzare le risorse locali ed avviare processi di sviluppo: Progetti territoriali che coinvolgono più beneficiari e utilizzano più misure.

14 Integrazione territoriale Necessità di mobilitare misure e strumenti per aggredire particolari problematiche territoriali e far scaturire processi di sviluppo locale. Permettere a più soggetti (economici e istituzionali) di presentare un programma d’intervento, basato su una serie di misure e strumenti di policy, finalizzato ad un obiettivo comune ed articolato su più beneficiari.

15 Metodo Leader Definizione dell'approccio Leader (regolamento 1698/2005) a) strategie di sviluppo locale destinate a territori rurali ben definiti, di livello subregionale; b) partenariato pubblico-privato sul piano locale («gruppi di azione locale»); c) approccio dal basso verso l'alto, con GAL dotati di potere decisionale in ordine all'elaborazione e all'attuazione di strategie di sviluppo locale; d) concezione e attuazione multisettoriale della strategia basata sull'interazione tra operatori e progetti appartenenti a vari settori dell'economia locale; e) realizzazione di approcci innovativi; f) realizzazione di progetti di cooperazione; g) collegamento in rete di più partenariati locali.

16 Metodo Leader Orientamenti CE - Priorità vincolanti Miglioramento governance Mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno PSN - Obiettivi Prioritari Asse IV Miglioramento governance Mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno Punti chiave Qualità progettuale Qualità progettuale (possibilità di attingere alle tre misure + scelta di uno/+ temi specifici) Partenariato e c apacità di gestire i programmi Partenariato e c apacità di gestire i programmi (acquisizione di competenze; struttura “leggera” del GAL; assicurare il coinvolgimento degli enti locali) Dimensione delle aree Dimensione delle aree (adeguate alle risorse finanziarie; dimensione in base alla popolazione) Cooperazione Cooperazione (effettivo valore aggiunto alle aree rurali) Ruolo dell’attività di animazione e budget Ruolo dell’attività di animazione e budget (adeguata dotazione finanziaria)

17 L’integrazione nei PSR: i pacchetti Sono previsti in tutti i PSR: Ricambio generazionale (giovani), Pari opportunità (donne), Riconversione produttiva (aziende/processi derivanti dalla riforma della PAC), Diversificazione produttiva, Innovazione. Misure: principalmente Asse 1, Asse 2 e 3

18 L’integrazione nei PSR: progetti settoriali Progetti integrati di filiera (PIF) e progetti collettivi (PC) Progetti tematici strategici (PTS) ObiettivoPartenariatoMisure PIF e PC Filiere Innovazione Competitività Migliorare l’efficienza del settore agricolo Migliorare la commercializzazione dei prodotti Rafforzamento sistemi produttivi locali Imprese, Organismi collettivi, Enti e agenzie pubblico-private Asse I Asse II e III PTSAffrontare singole tematiche nella loro complessità Enti pubblici Altri soggetti Imprese Asse I Asse II Altri Fondi Valorizzazione prodotti e territori Bioenergia Risorse idriche Credito Valorizzazione fondiaria

19 Integrazione territoriale Progetti integrati di area (PIAR, PIA, PIT) Affrontano tematiche specifiche e trasversali: Risorse idriche, Ambiente, Infrastrutture, ecc. Territorializzazione: Aree C e D Proponenti: Operatori pubblici Risorse: 3 Assi + Altri Fondi Sviluppo integrato dei territori rurali Territorializzazione: aree rurali (non Leader) Proponenti: Partenariati pubblico- privati Risorse: 3 Assi, prevalenza asse III Progetti d’areaProgetti integrati

20 Metodo Leader nei PSR Qualità progettuale I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi la strategia dovrebbe concentrarsi su pochi temi, con contenuti ben definiti e strettamente legati agli obiettivi prioritari dei programmi regionali Le risorse Leader sono destinate (in media): 54% Asse III; 15% Asse I; 10% Asse II; 6% alla cooperazione; 15% attività di animazione e gestione del GAL La scelta dei temi prioritari viene nella maggior parte dei casi rimandata alle proposte progettuali dei GAL. Alcune Regioni assegnano un ruolo forte alle Province che partecipano attivamente alla definizione delle strategie locali

21 Metodo Leader nei PSR Qualità progettuale I PSL possono attingere dalle misure previste nei tre assi

22 Un analisi comparata degli strumenti Integrazione tra attori Integrazione tra misure Integrazione settoriale Territorializ -zazione Integrazione tra fondi Pacchetto x PIF e PC xxx PTS xxxx PIAR xxxxx PSL xx(x)x


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