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IL FIGLIO MORTO Sally balzò dalla sedia quando vide uscire il chirurgo. Gli domandò: «Come sta il mio piccolo? Si riprenderà? Quando lo potrò vedere?»

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Presentazione sul tema: "IL FIGLIO MORTO Sally balzò dalla sedia quando vide uscire il chirurgo. Gli domandò: «Come sta il mio piccolo? Si riprenderà? Quando lo potrò vedere?»"— Transcript della presentazione:

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2 IL FIGLIO MORTO

3 Sally balzò dalla sedia quando vide uscire il chirurgo. Gli domandò: «Come sta il mio piccolo? Si riprenderà? Quando lo potrò vedere?»

4 Il chirurgo le rispose: «Mi dispiace. Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere».

5 Sally disse costernata: «Perché Dio lascia che i bambini abbiano il cancro? Dio non si interessa di loro? Dio, dove stava Dio quando mio figlio ne aveva bisogno?»

6 Il chirurgo le disse: «Una delle infermiere passerà per lasciarle passare qualche minuto con i resti di suo figlio prima che siano portati all’Università».

7 Sally chiese all’infermiera che l’accompagnasse mentre si congedava da suo figlio. Percorse con la sua mano i suoi capelli rossicci.

8 L’infermiera le domandò se desiderasse conservare uno dei suoi riccioli. Sally assentì. L’infermiera tagliò un ciuffo, lo mise in una borsetta di plastica e lo diede a Sally.

9 Sally disse: «Fu un’idea di Jimmy dare il suo corpo all’Università per essere studiato. Disse che poteva essere di aiuto a qualcuno. Questo è ciò che desiderava.

10 Io all’inizio mi rifiutai, ma lui mi disse ‘Mamma, non lo userò più dopo la mia morte, e chissà che un giorno non aiuti un bambino a vivere un giorno di più vicino alla sua mamma’. Il mio Jimmy aveva un cuore d’oro, pensava sempre agli altri e desiderava aiutarli per quanto poteva».

11 Sally uscì dall’Ospedale per bambini per l’ultima volta, dopo avervi passato la maggior parte degli ultimi sei mesi.

12 Collocò la valigietta con gli effetti personali di Jimmy su un sedile dell’auto, vicino a lei. Il ritorno a casa fu difficile e più difficile ancora fu entrare nella casa vuota.

13 Portò la valigietta nella camera di Jimmy e collocò le automobiline in miniatura esattamente dove le teneva lui. Si avvicinò al letto e pianse fin quando non si addormentò, abbracciando il piccolo cuscino di Jimmy.

14 Si svegliò verso la mezzanotte quando si accorse di una lettera piegata in due. Aprì la lettera, che diceva:

15 «Cara mamma: so che sentirai la mia mancanza, ma non pensare che ti ho dimenticato o che ho smesso di volerti bene solo perché non sto lì per dirti: Ti amo. Penserò a te ogni giorno, mammina, e ogni giorno più ti vorrò bene. Un giorno ci rivedremo.

16 Se desideri adottare un bambino per non essere troppo sola, potrà restare nella mia stanza e potrà giocare con tutti i miei giocattoli. Se decidi che sia una bambina, probabilmente non le piaceranno le cose che piacciono ai maschietti e dovrai comperarle bambole e altre cose di questo tipo.

17 Non essere triste quando pensi a me: questo posto è grandioso. I nonni vennero a ricevermi quando giunsi e mi hanno già fatto vedere molte cose, ma mi ci vorrà del tempo per vedere tutto.

18 Gli angeli sono molto amichevoli e mi incanta vederli volare. Gesù non assomiglia a nessuna immagine che ho visto di lui, però ho saputo subito che era Lui appena l’ho visto

19 Gesù mi ha condotto a vedere Dio. Che credi, mamma? Mi sono seduto ai suoi piedi, gli parlai ed egli mi ascoltò con molta pazienza. Mi disse anche che ero una personcina molto, ma molto importante.

20 Dissi a Dio che desideravo scriverti una lettera, anche se sapevo che non era permesso. Dio mi diede carta e la sua penna personale. Credo che si chiami Gabriele l’angelo che te la lascerà cadere.

21 Dio mi disse anche che avrebbe risposto alla tua domanda quando chiedesti: Ma dove stava Dio quando ne avevo bisogno. Dio mi disse che stava nel medesimo luogo nel quale era quando l’altro suo figlio, Gesù, agonizzava sulla croce.

22 Mamma, stava vicino a me, consolandomi, dandomi forza e incoraggiandomi, così come fa con tutti i suoi figli.

23 Questa notte siederò a mensa con Gesù per la cena. So che le vivande saranno favolose. Quasi dimentico di dirti che non ho più nessun dolore: il cancro se ne è andato.

24 Mi fa piacere perché ormai non potevo più resistere al dolore e Dio non poteva più resistere a vedermi soffrire in questo modo, così che inviò l’Angelo della Misericordia per portarmi via: L’angelo mi disse che si trattava di una missione speciale!»

25 Firmato con amore, da: Dio, Gesù ed io

26 Parla con Dio. Ricordati che Egli ti è accanto. Vivi con pienezza la tua giornata terrena! «Fidati di Dio con tutto il tuo cuore, e non appoggiarti alla tua prudenza. Riconoscilo in tutti i tuoi sentieri ed egli renderà dritte le tue vie» Proverbi 3:5-6.


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