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PubblicatoFeliciano Mancini Modificato 8 anni fa
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE 22 GIUGNO 2016 14.30 | 16.00 NICOLA VALLUZZI – Presidente della Provincia di Potenza
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 2 Il nuovo Ente di Area Vasta La legge 56/14 ha riformato l’amministrazione dei territori, ridisegnando il governo locale sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, riordinando le Province come Enti di area vasta di secondo livello. Il nuovo ordinamento degli Enti di Area Vasta avrebbe una copertura anche con l’approvazione della riforma costituzionale attraverso il nuovo articolo 40, comma 4. I capisaldi del nuovo ordinamento sono: la centralità dei Comuni nell’ordinamento locale; l’istituzione delle Città metropolitane; il riordino delle Province come ‘Enti di area vasta’. Attraverso il riordino del governo locale e l’unificazione della ‘governance’ politica locale in capo ai Sindaci l’amministrazione dei territori supera i contrasti e diventa ‘integrata’. Non più Province «enti di mezzo», ma sedi di decisione condivisa sulle politiche di area vasta.
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 3 Le funzioni del nuovo Ente La Legge 56/14 disegna il nuovo Ente intorno a tre tipi di funzioni: Funzioni proprie di programmazione e pianificazione che devono essere rilette oggi in una prospettiva di “programmazione condivisa” in cui l’area vasta diventa un “hub” delle autonomie locali all’interno delle quali si possono collocare anche la raccolta dati, la statistica e l’assistenza tecnica ai Comuni; di tipo gestionale (viabilità, edilizia scolastica e ambiente) sulle quali nei territori possono essere avviate sperimentazioni per mettere a fattor comune in modo funzionale risorse e competenze gestionali. Funzioni delegate dalle leggi regionali che segnano un equilibrio tra la Regione, gli enti di area vasta e i Comuni del territorio e possono condurre a forme di gestione più funzionali a garantire i servizi ai cittadini e ai territori, in attuazione della legge 56/2014. Funzioni trasversali di supporto ai Comuni le centrali di committenza e le stazioni uniche appaltanti, la gestione unitaria di procedure selettive e concorsi, i sistemi informativi, l’avvocatura, gli uffici Europa, ecc. che possono offrire un grande risultato di recupero di ruolo e di qualificazione dei servizi e degli investimenti pubblici locali.
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 4 Il 2016 anno di riorganizzazione Il nuovo Ente di Area Vasta ha ora la necessità di riordinare le sue strutture per essere in linea con la nuova missione istituzionale. L’anno 2016 è cruciale per definire i piani di riassetto organizzativo che portino al passaggio dalle “vecchie Province” ai nuovi “Enti di area vasta”. Occorre costruire un ente di area vasta snello e funzionale, un “hub” dell’amministrazione locale, che presenta alcune costanti e alcune variabili, pronto ad adattarsi alle esigenze che emergono nei territori: un’istituzione che utilizza al meglio le risorse proprie per l’esercizio delle funzioni fondamentali riconosciute dallo legge dello Stato; un’agenzia che le Regioni utilizzano per delegare funzioni da esercitare nel territorio e come punto di riferimento per il riordino dei servizi di rilevanza economica locale; una Casa dei Comuni che svolge funzioni a supporto (e con il contributo) dei Comuni singoli e associati (e di altre istituzioni pubbliche) nella prospettiva dell’amministrazione condivisa (e non del conflitto di competenza).
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 5 L’UPI a sostegno del nuovo Ente di Area Vasta L’opera di riorganizzazione non è certo semplice, e tuttavia è proprio nella nuova missione di «Casa dei Comuni» che l’ente può trovare piena valorizzazione. Per questo l’UPI sta accompagnando questo processo, promuovendo ed incentivando la realizzazione di una nuova area all’interno dell’ente, articolata in una serie di ambiti di intervento a sostegno dei Comuni del territorio, strategica per il prossimo futuro. 3 le aree individuate: Stazione Unica Appaltante Servizi informativi e statistica Bandi Europei
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 6 L’importanza degli Uffici Statistici nel nuovo Ente di Area Vasta La prospettiva di una «co-programmazione» con i Comuni dell’area vasta necessita di una lettura costante dei territori: la cifra della riforma è il passaggio dalla logica «ente per ente» alla logica della «amministrazione condivisa». Gli Uffici statistici degli Enti di Area Vasta sono le ‘antenne’ attraverso cui è possibile non solo acquisire i dati essenziali, ma anche restituirli nell’immediato affinché possano accompagnare nella consapevolezza, le scelte degli amministratori, per tutti gli enti del territorio, seguendo la strada indicata dal «Patto dei Sindaci». Il Protocollo Istat - Anci - Upi, firmato a Torino il 20 aprile 2016 apre la prospettiva di una collaborazione più stretta tra Comuni ed Enti di area vasta, per condividere le funzioni statistiche e le funzioni di raccolta dati, attraverso convenzioni stabili o uffici unitari costituiti in forma associata nelle aree vaste.
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 7 Dal BES delle Province al BES dei territori L’esperienza del BES delle Province è preziosa come prototipo del BES dei territori L’obiettivo di questo Sistema informativo statistico territoriale è proprio quello di rendere disponibili con continuità nuove informazioni statistiche di qualità e con un elevato grado di dettaglio territoriale, nonché di produrre indicatori utili a illustrare le specificità di ciascuna comunità locale e ad esplorare le connessioni tra le attività svolte dagli Enti e i livelli di benessere dei territori. Gli Enti che vi hanno aderito stanno collaborando alla costruzione di indicatori specifici, più direttamente connessi alle funzioni svolte dagli Enti locali di Area vasta ma sono in grado di valutare il Bes del loro territorio per mezzo di un set di informazioni comuni, coerenti e comparabili con le misure nazionali, che potranno essere condivise per supportare le attività di tutti i Comuni del territorio.
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 8 Gli Enti di Area Vasta nel progetto BES A livello locale il lavoro è stato realizzato dagli Uffici di statistica degli enti aderenti in collaborazione con le Sedi territoriali dell'Istat e con il coordinamento del CUSPI e dell’ISTAT. Per l’anno 2015 hanno aderito alla rete di progetto 26 Uffici di statistica di Province o Città Metropolitane Alessandria, Vercelli, Genova, Mantova, Cremona, Treviso, Trieste, Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Lucca, Pisa, Siena, Grosseto, Terni, Roma, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Potenza, Rovigo e Reggio di Calabria
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 9 Il BES e la nuova contabilità armonizzata La nuova contabilità armonizzata rende i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili, aggregabili, al fine di consentire il controllo dei conti pubblici nazionali. Il Documento unico di Programmazione (DUP) attiva un processo di analisi e valutazione per organizzare attività e risorse a fini sociali e di promozione dello sviluppo economico e civile della comunità di riferimento attraverso: una lettura socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici; strumenti idonei a valutare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa e di governo locale. Non bastano criteri meramente contabili. Servono informazioni documentate sull’attività amministrativa svolta e sull’evoluzione della realtà amministrata: Gli indicatori generali e specifici del BES possono fornire questa base di conoscenza
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 10 La statistica nel ciclo della programmazione Valutazione della performance Valutazione degli impatti/effetti Agenda politica Definizione dei programmi Valutazione ex- ante Valutazione ex- post Apprendimento
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 11 Il BES come base dati del Documento Unico di Programmazione SEZIONE STRATEGICA Obiettivi strategici individuati in coerenza con il quadro normativo di riferimento e avuto riguardo delle condizioni esterne ed interne dell’ente Indicatori di BES generali Indirizzi strategici dell’Ente Obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato, per missioni di bilancio BILANCIO DI MANDATO SEZIONE OPERATIVA I programmi operativi per realizzare gli obiettivi strategici individuati per singola missione, nonché la programmazione dettagliata delle OO.PP, del fabbisogno di personale, degli acquisti, delle alienazioni e del patrimonio Indicatori di BES specifici per la valutazione delle performance delle amministrazioni nella programmazione esecutiva e dell’impatto delle politiche pubbliche rispetto ai risultati attesi PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, PIANO DELLE PERFORMANCE …
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ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 4. NUOVE FONTI E DOMANDE La programmazione territoriale e la promozione del benessere nei territori: il ruolo dell’ente di area vasta 12 Conclusioni: una politica più consapevole Il collegamento diretto tra le informazioni statistiche tratte dalle dimensioni del BES, le attività svolte dall’ente attraverso i suoi archivi e la programmazione contabile tramite il Documento Unico di Programmazione: rende possibile quantificare “i costi” del benessere e valutare anche in termini spesa pubblica la sostenibilità nel tempo di specifiche policy; consente di valutare le scelte di allocazione delle risorse rispetto alle finalità perseguite, anche in termini di confronto fra enti diversi, in uno o più territori, con possibilità di costruire indicatori utili alla programmazione e alla rendicontazione sociale delle diverse politiche pubbliche; rende le Istituzioni più consapevoli nella programmazione delle scelte e nella verifica del loro impatto sulle comunità amministrate.
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