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PubblicatoAniello Contini Modificato 8 anni fa
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Fabrizio Di Mascio Edilizia e Tributi Locali tra digitalizzazione e multi-level governance 21 novembre 2011 L’INFORMATIZZAZIONE
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Lo stato dell’arte nel settore Edilizia: Riparto delle competenze 21 novembre 2011 01 Multi-level governance frutto di decentramento e riforma del Titolo V Ipertrofia normativa frutto dell’incertezza del riparto delle competenze normative e regolamentari tra livelli centrale, regionale e comunale Centro: Proliferazione normativa dei procedimenti edilizi Regioni: Monitoraggio e programmazione del territorio Comuni: Gestione del procedimento edilizio
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Lo stato dell’arte nel settore Edilizia: I ritardi della digitalizzazione 21 novembre 2011 02 Nanismo dei comuni ostacola investimenti in dotazione tecnologica e formazione: Assenza di digitalizzazione dei procedimenti autorizzativi in larga parte dei comuni Entropia normativa porta i procedimenti e la modulistica a variare da territorio a territorio Divaricazione tra pratica edilizia gestita dai Comuni e pratica catastale gestita dall’Agenzia del Territorio: Decentramento delle funzioni catastali mai attivato Opacità del procedimento edilizio e resistenze alla disintermediazione garantita dalle ICT
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Lo stato dell’arte: Il progetto MUDE 21 novembre 2011 La l. n. 80/2006 mirava a superare la frammentazione istituzionale e a porre le condizioni per la semplificazione e integrazione dei procedimenti edilizio e catastale Predisposizione di una Commissione trilaterale (Regioni, Comuni, Agenzia del Territorio) per definire il Modello Unico Digitale per l’Edilizia, vale a dire il documento digitale con il quale il professionista inoltra alla PA le istanze e le comunicazioni relative ai dati edilizi e catastali previste dalla realizzazione di un intervento MUDE come sorta di scheda anagrafica informatica di un bene immobile su cui registrare ogni evento che modifichi aspetto edilizio, autorizzativo o immobiliare del bene 03
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Lo stato dell’arte: Il progetto MUDE 21 novembre 2011 04 I benefici del MUDE per: Professionisti, che possono seguire un percorso unico di compilazione delle pratiche e accedere più agevolmente alle basi dati Comuni, che abbassano l’incertezza dell’istruttoria e trattano dati di maggior qualità Centro, Regioni e Comuni, che vedono realizzata una strutturazione digitale del consolidato degli immobili
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Lo stato dell’arte: Il progetto MUDE 21 novembre 2011 05 Approccio centralistico di Agenzia del Territorio poco predisposto a realizzare i principi della cooperazione applicativa ha bloccato l’integrazione tra pratiche edilizie e catastali Fallimento dell’ipotesi di modello federato di gestione della infrastruttura informativa Integrazione tra pratiche edilizie e catastali continua a essere affidata al Portale dei Comuni, sistema proprietario gestito da Sogei
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Lo stato dell’arte: Il progetto MUDE 21 novembre 2011 06 Il MUDE è proseguito solo sul versante del procedimento edilizio grazie a pratiche pioneristichi di dematerializzazione avviate da Emilia Romagna, Piemonte e Umbria quali Regioni che hanno attivato le proprie competenze in materia di monitoraggio dell’edilizia L’intervento del livello centrale resta cruciale per garantire la standardizzazione dei procedimenti e l’interscambio informativo tra archivi nazionali e locali Il livello centrale potrebbe anche guidare le pratiche di riuso delle soluzioni ICT nelle regioni più arretrate
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Le prospettive di riforma nel settore Edilizia 21 novembre 2011 07 Complessità istituzionale e ritardi storici rendono il processo di digitalizzazione lento e graduale Frammentazione delle competenze rende poco appetibile qualsiasi strategia top down Ineludibile differenziazione territoriale dei sistemi, Regioni come perno capace di imporre l’interscambio informativo ai Comuni Riforma deve viaggiare sul doppio binario: 1.Intervento sui requisiti logico-organizzativi (semplificazione e standardizzazione dei procedimenti) 2.Messa a disposizione dei Comuni di strumenti ICT per la gestione del back end
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Le prospettive di riforma nel settore Edilizia 21 Novembre 2011 08 Per la messa a disposizione dei Comuni di strumenti informatici è opportuno ricorrere alla gestione associata per superare il nanismo di larga parte dei Comuni Occorre anche attivare Regioni e Province per sostenere investimenti in ICT, Formazione e Circolazione delle buone pratiche Per la standardizzazione dei flussi informativi è opportuno partire dai procedimenti meno sofisticati e governati dal centro (CIL, ad esempio) che si prestano anche a soluzioni cloud
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