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Solomon, Berg, Martin Biologia Capitolo 13. Solomon, Berg, Martin – Biologia – Capitolo 13 1923 – Garrod ipotizza che le persone affette da alcaptonuria.

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1 Solomon, Berg, Martin Biologia Capitolo 13

2 Solomon, Berg, Martin – Biologia – Capitolo 13 1923 – Garrod ipotizza che le persone affette da alcaptonuria on hanno l’enzima capace di ossidare l’acido omogentistico 1926 – Sumner purifica l’enzima ureasi dimostrando che era una proteina, vince in seguito il premio Nobel nel 1946

3 Solomon, Berg, Martin – Biologia – Capitolo 13

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6 Un gene un enzima Un gene una proteina Un gene una catena polipeptidica

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11 Esperimento di Niremberg 15/05/1961

12 Solomon, Berg, Martin – Biologia – Capitolo 13 Il codice è a triplette Ogni codone dell’mRNA che specifica un aminoacido di una catena polipeptidica consta di tre nucleotidi. Il codice non ha segni d’interpunzione L’mRNA viene letto in maniera continua, un codone per volta, senza saltare alcun nucleotide presente nel messaggio. Il codice non ha sovrapposizioni L’mRNA viene letto in gruppi successivi di tre nucleotidi. Il codice è quasi universale Tutti gli organismi condividono lo stesso linguaggio dal punto di vista genetico. Il codice è degenerato Tranne due eccezioni, AUG (metionina) e UGG (triptofano), per ogni aminoacido è presente più di un codone, perciò il codice si dice degeneredegenerazione del codice. codoni sono utilizzati ripetutamente, mentre altri non sono quasi mai usati. Il codice ha dei segnali d’inizio e di fine Nel codice sono contenuti segnali specifici per l’inizio e la fine della sintesi proteica. Sia negli eucarioti che nei procarioti AUG (metionina) è il codone d’inizio più comunemente usato, nonostante in alcuni rari casi possa venir utilizzato anche GUG. Soltanto 61 dei 64 codoni codificano per aminoacidi: questi codoni sono detti codoni senso. Gli altri tre codoni - UAG, UAA, UGA - non specificano per nessun aminoacido e in cellule normali non esiste alcun tRNA che rechi l’anticodone appropriato. Questi tre codoni sono i codoni di stop, o codoni non-senso o codoni di terminazione. Sono utilizzati singolarmente o in coppia (ad esempio UAG UAA) per specificare la fine del processo di traduzione di una catena polipeptidica. Ancora, quando leggiamo una particolare sequenza di mRNA, cerchiamo la presenza di un codone di stop nella stessa fase di lettura del codone d’inizio AUG per stabilire dove termini la sequenza codificante per aminoacidi. L’anticodone vacilla Dal momento che nell’mRNA 61 codoni senso specificano aminoacidi, esiste un totale di 61 molecole di tRNA che potrebbero portare gli anticodoni appropriati. Ma, in teoria, l’insieme completo dei 61 codoni senso potrebbe essere letto da meno di 61 distinti tRNA a causa del vacillamento nell’anticodone. L’ipotesi del vacillamento fu proposta da Crick. L’analisi di sequenza ha mostrato che la base terminale dell’anticodone (complementare alla base al 3’ terminale del codone, ovvero alla terza lettera) non è sottoposta a restrizioni come le altre due basi. Questa caratteristica permette un appaiamento delle basi meno preciso, cosicché la base al 5’ dell’anticodone può potenzialmente appaiarsi con tre basi differenti al 3’ del codone: puòvacillare. Non esiste alcuna singola molecola di tRNA che sia in grado di riconoscere quattro codoni diversi ma, se la molecola di tRNA contiene al 5’ terminale dell’anticodone il nucleoside modificato inosina, allora tre codoni diversi possono essere riconosciuti dallo stesso tRNA.

13 Solomon, Berg, Martin – Biologia – Capitolo 13

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16 Aminoacil-tRNA sintetasi

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28 Terminatori rho-indipendenti Un nucleo dell'enzima può terminare la trascrizione a livello di questi siti in assenza di altri fattori. Terminatori rho-dipendenti Necessitano di un ulteriore fattore, il fattore rho, perché la trascrizione termini.

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39 Il processo è coadiuvato da fattori di rilascio (RF1, RF2, RF3 nei batteri, RF1 ed RF3 negli eucarioti), proteine che simulano l'azione del tRNA, si legano al sito A e liberano la proteina nel citoplasma (fenomeno conosciuto come mimetismo molecolare).

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