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PubblicatoSofia Franchini Modificato 8 anni fa
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Interrogantes para ateos Figli della nostra cultura, continuiamo a pensare Domande per gli atei
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Siamo figli fisicamente e culturalmente Esistiamo perché altri ci hanno dato l’esistenza, tanto fisica che intellettuale. Senza di loro, non saremmo niente Siamo capaci di pensare perché i nostri genitori, i nostri professori, tutta la società e la cultura alimentano la nostra intelligenza. Siamo figli nel fisico e nella cultura. La nostra esistenza ed intelligenza hanno un debito basico con la sua origine: i genitori, i maestri, la cultura e la società. È necessario riconoscerlo per conoscere se stessi e poter continuare ad avanzare.
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L’intelligenza è sempre qualcosa in più: continuiamo a pensare Sempre che conosciamo qualcosa, sappiamo, nello stesso momento, che ci sono più cose da conoscere, da imparare e pensare. In ogni momento, conosciamo quello che conosciamo, però l’intelligenza è qualcosa in più. Essere intelligenti significa che si può sempre- e si deve- continuare a pensare. Anche i bambini piccoli, appena imparano qualcosa di nuovo, si accorgono che non è tutto, e si chiedono: perché?
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Ogni cultura è il fondamento, e non limite del pensamento La cultura che riceviamo è la base e l’alimento per il nostro pensamento, però non è limite del pensare. Assimilata questa cultura, possiamo e dobbiamo ripensare e migliorare quello che abbiamo ricevuto. Se no, non l’assimiliamo veramente e nemmeno le facciamo giustizia. Se la cultura fosse un limite assoluto del pensamento, non sarebbe proprio pensamento. E quindi non saremmo intelligenti e capaci di pensare. Per tanto, nemmeno ci sarebbe una cultura anteriore dalla quale alimentarsi. Quindi: Dire che tutto il pensamento è chiuso nei limiti della sua cultura è contraddittorio.
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Essere intelligenti significa ed esige superare i limiti culturali Quando ci alimentiamo da una cultura concreta, siamo capaci di vedere i suoi limiti, di fare una critica della cultura, analizzare ciò che c’è da migliorare, e continuare ad avanzare. E possiamo comparare la nostra cultura con le altre. Vedere i vantaggi ed i limiti d’ognuna, e riconoscere la superiorità di una o dell’altra nei diversi aspetti. Ricevere l’eredità della nostra cultura, ci esige a continuare a pensare, superando i suoi limiti. Solo così siamo degni dell’eredità intelligente che abbiamo ricevuto.
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