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PubblicatoBerto Righi Modificato 8 anni fa
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Statistica Medica P IA F ONDAZIONE DI C ULTO E R ELIGIONE C ARD. G. P ANICO Azienda Ospedaliera Corso di Laurea per Infermieri I anno Sr. Margherita Bramato
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FINALITA’ DELL’ EPIDEMIOLOGIA E’ la scienza che studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni umane ed i fattori che le influenzano Descrivere lo stato di salute delle popolazioni umane, quantificando la frequenza delle malattie in gruppi. Spiegare l’eziologia delle malattie, identificandone i fattori causali e modalità di trasmissione. Valutare l’efficacia della prevenzione
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STUDI EPIDEMIOLOGICI OSSERVAZIONALE: i soggetti nei confronti è condotto uno studio sono semplicemente osservati SPERIMENTALE: i soggetti in studio sono sottoposti ad un intervento medico - somministrazione farmaco, diagnostica, intervento preventivo, ecc. – e l’interesse del ricercatore risiede nella valutazione dell’effetto dell’intervento nei confronti dei soggetti in studio. L’approccio sperimentale è importante per la dimostrazione dell’efficacia degli interventi sanitari grazie all’uso di sperimentazioni cliniche controllate (clinical trials).
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STUDI EPIDEMIOLOGICI STUDI TRASVERSALI o STUDI DI PREVALENZA STUDI CASO-CONTROLLO o LONGITUDINALI RETROSPETTIVI STUDI DI COORTE -PRO PROSPETTIVO
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STUDI TRASVERSALI GLI STUDI TRASVERSALI rispondono alla domanda: «che cosa sta accadendo?» In questo studio sono analizzati i dati raccolti su un gruppo di individui in un determinato momento di tempo. Es. INFEZIONI OSPEDALIERE: si può effettuare uno studio Trasversale in un determinato momento di tempo e valutare la prevalenza delle infezioni ospedaliere in ogni reparto
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STUDI CASO-CONTROLLO Gli studi Caso-Controllo rispondono alla domanda: «Cosa è successo?» L’oggetto di interesse riguarda l’esposizione ad un particolare fattore di rischio avvenuto nel passato (studi retrospettivi) Es. Cancro Polmone: Domanda: cosa è successo? Due gruppi: gruppo con Cancro al polmone: esposti (fumatori) non esposti (non fumatori) = Casi Cancro al polmone gruppo non affetti da cancro al polmone: esposti (fumatori) non esposti (non fumatori) =Controllo gruppo non affetto da cancro al polmone.
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STUDI DI COORTE Gli Studi di Coorte: rispondono alla domanda «cosa accadrà?» Riguardano osservazioni di individui sani non affetti da malattia, che vengono seguiti nel tempo. Lo studio è proiettato nel futuro, l’interesse è rivolto all’insorgenza della malattia in soggetti esposti ad un particolare fattore di rischio. ( studi prospettici). Gli individui arruolati sono liberi dalla malattia oggetto di studio E costituiscono la coorte suddivisa in due gruppi esposti e non esposti al fattore di rischio. Alla fine dello studio il ricercatore confronta il numero di nuovi casi di cancro del polmone nel gruppo degli esposti con il numero di nuovi casi di cancro del polmone nel gruppo dei non esposti.
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MISURE EPIDEMIOLOGICHE MISURE DI FREQUENZA: PREVALENZA INCIDENZA MISURE DI ASSOCIAZIONE
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MISURE DI FREQUENZA Si può considerare la frequenza della malattia in una popolazione in due modi: come condizione e allora si valuteranno i malati in un certo istante, PREVALENZA; come evento o variazione e allora si valuteranno i malati che si svilupperanno nella popolazione in un periodo di Tempo, INCIDENZA. PREVALENZA E INCIDENZA=INDICATORI DI MORBOSITA’
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MISURA DI FREQUENZA La Prevalenza P indica il numero di casi di malattia esistenti in una popolazione in un determinato momento. P = M/N M = numero di casi di malattia in un determinato momento N = numero di individui che costituiscono la popolazione L’Incidenza rappresenta la rapidità con la quale nuovi casi di malattia si sviluppano nel tempo. I = nuovi M/N
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MISURE DI ASSOCIAZIONE L’obbiettivo degli studi caso-controllo e di coorte consiste nella misurazione dell’associazione tra esposizione ad un fattore di rischio e insorgenza della malattia. La valutazione della forza di un’associazione tra un determinato fattore di rischio e una malattia può essere effettuata mediante un confronto tra la frequenza dell’insorgenza della malattia nei due gruppi di soggetti che differiscono in relazione alla presenza di un fattore di rischio.
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