La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

VALUTAZIONE.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "VALUTAZIONE."— Transcript della presentazione:

1 VALUTAZIONE

2 LA VALUTAZIONE SCOLASTICA RIFERIMENTI NORMATIVI
La valutazione nella scuola del primo ciclo d'istruzione Il regolamento scolastico del 19 agosto 2009 evidenziò espressamente: - La valutazione è espressione dell'autonomia del docente - L'alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva - la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, rendimento scolastico complessivo degli alunni. - la valutazione mira ad aumentare le potenzialità e migliorare le carenze di ciascun alunno - le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal PTOF.

3 La valutazioni delle assenze nella scuola secondaria
Il D.Lgs. 59/2004 stabilisce che l' alluno deve frequentare almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Il calcolo è riferito alle ore e non ai giorni di presenza a scuola. In caso di non ammissioneil dirigente sulla prima pagina del documento di valutazione scriverà l'alunno non ha frequentato le lezioni nella quantità minima prevista. Deroghe : - un 10% in più stabilito in sede collegiale assenze per impedimenti oggettivi e gravi (ricoveri ospedalieri, malattie continuative) Una non ammissione prevede da parte del Consiglio un accertamento delle circostanze e la verbalizzazione delle stesse

4 La valutazione delle assenze nella scuola primaria
Il criterio della frequenza delineato dalle DPR 22 giugno 2009 numero 122 valido per la scuola scuola secondaria non è valido per la scuola primaria. le assenze per la valutazione nella scuola primaria sono irrilevanti quello che conta è il giudizio del team dei docenti. Se il profitto scolastico non ha permesso di raggiungere il successo formativo allora si decide la non missione all’ anno successivo.

5 Le modalità istituzionali della valutazione
La valutazione periodica e finale, nella scuola primaria avviene collegialmente con tutti i docenti della classe inclusi quelli di sostegno e di inglese. Il dirigente scolastico, presidente delle team, non ha diritto di voto nell' ammissione e non ammissione alla classe successiva. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione finale intermedia e affidata al Consiglio di Classe presieduto dal dirigente in qualità di Presidente o da un suo delegato. Il voto del dirigente scolastico non è doppio, vale un voto singolo ma potrebbe prevalere sul Consiglio. Il delegato deve essere membro del Consiglio stesso.

6 COMPITI DEL CONSIGLIO ORGANO PERFETTO
può deliberare solo in presenza di tutti i componenti non ammesso lo scrutinio segreto non è ammessa l'astensione alla votazione I docenti delle attività di alternativa devono fare parte del Consiglio di classe come stabilito da una sentenza del Tar del Lazio e dalla circolare numero 695 del 9 febbraio 2012 del Ministero.

7 La valutazione delle discipline nella scuola secondaria
Il voto di ogni docente deve essere supportato da un congruo numero di valutazioni scritte e orali. Il numero delle verifiche scritte viene stabilito in sede di collegio docente. Sulla base di ogni proposta di voto del singolo docente il Consiglio assegna il voto, se è necessario a maggioranza. Il DPR numero 122/2009 stabilisce che: - la valutazione periodica delle discipline è espressa con voti numerici - per ciascuna disciplina il voto non può essere inferiore a sei decimi, pena la non ammissione - in presenza di una o più discipline il Consiglio può deliberare a maggioranza l'ammissione.

8 La certificazione delle competenze viene rilasciata al termine dell'anno conclusivo:
- della scuola primaria Della scuola secondaria di primo grado Alla fine del primo biennio della scuola superiore di secondo grado Al termine del secondo ciclo dell'istruzione Può essere fatta anche in decimi o in giudizio. In assenza di un modello nazionale utilizza quello predisposto in collegio docenti I descrittori analitici sono posti in un livello crescente da quello base fino all'eccellenza Per le 3 lingue si fa riferimento a comune europeo che prevede sei livelli di padronanza

9 I DESCRITTORI ANALITICI
Livello base lo studente svolge compiti semplici in situazioni note,mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite Livello avanzato lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

10 MODALITÀ DI COMPILAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE
• SCUOLA PRIMARIA: il documento di certificazione delle competenze, a firma del dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta. • SECONDARIA DI PRIMO GRADO: viene stilato in sede di scrutinio finale solo per gli studenti ammessi all’esame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto l’esame stesso con esito positivo. • ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA: il modello nazionale viene compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI). • ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA): se dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Se esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.

11 La valutazione delle verifiche
Deve essere più scientifica possibile e oggettiva anche i quaderni corretti e valutati sono elementi di valutazione Si utilizzano delle griglie per valutare le verifiche scritte

12 Modelli in via di estinzione

13

14

15 ESEMPI DI PROVE DI VERIFICA E VALUTAZIONE

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25 CONSEGNE CON SCHEDA DI VALUTAZIONE PER U.D.C.

26 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.  Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.  Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Comprendere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo

27 Valutazione scolastica
… è la valutazione di una persona concreta che mira al pieno successo formativo … è funzionale all’apprendimento, non viceversa! … accompagna tutto il percorso di apprendimento e svolge una funzione di periodico controllo/riequilibrio della programmazione … è un processo continuo … è mai completamente “oggettiva” in quanto risultato di un rapporto tra persone

28 descrive processi formativi
Influisce significativamente, in positivo o negativo, sull’autocoscienza e autostima dell’alunno Aspetto fondamentale dell’attività scolastica e di qualsiasi attività formativa/educativa “dare valore” descrive processi formativi VALUTAZIONE serve a … verificare e successivamente regolare l’attività formativa documentare e certificare competenze acquisite ed esperienze fatte creare un importante momento di dialogo tra docente, alunno e famiglia

29 … è processo continuo Consente di conoscere la situazione di partenza dell’alunno alla fine di elaborare una programmazione personalizzata Iniziale o diagnostica Consente di verificare l’andamento del processo educativo, di controllare l’efficacia degli interventi (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti…) e di modificarli in corso d’opera Intermedia o in itinere Consente di verificare il “prodotto finito” in termini di risultati conseguiti e soprattutto di processi compiuti dall’alunno, nonché il grado di produttività dell’azione didattica in termini di raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla programmazione Finale o sommativa

30 DOCIMOLOGIA Che?? = “scienza della valutazione”
Non esiste una valutazione totalmente ”oggettiva”! Che?? DOCIMOLOGIA = “scienza della valutazione” Stabilire i criteri della valutazione Individuare gli strumenti della valutazione finalità delle prove (perché e che cosa valutare) i parametri (indicatori e unità di misura) prove di vario genere in genere classificate in base a domanda (stimolo) e risposta

31 criteri modalità QUADRO NORMATIVO
Art. 4, c. 4 del DPR 275/99 “Nell’esercizio della autonomia didattica le istituzioni scolastiche […]. Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.” criteri modalità

32 Art. 10, c.1 del DPR 275/99 “Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero della pubblica istruzione fissa metodi e scadenze per rivelazioni periodiche” Art. 10, c.3 del DPR 275/99 “Con decreto del Ministro della pubblica istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali, indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate.”

33 MODALITA’ – CRITERI Strumenti per la documentazione + certificazione
Le singole scuole autonome sono chiamati ad elaborare: Strumenti per la documentazione + certificazione Parametri e indicatori in base ai quali formulare i giudizi sugli alunni

34 Legge 53/2003, art.3 Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione Valutazione del sistema educativo Affidato all’autovalutazione delle scuole e INVALS (cfr. DLgs 258/99) Valutazione e certificazione degli apprendimenti dei singoli alunni

35 … sono affidate esclusivamente ai docenti dell’équipe pedagogica:
Art. 8 del DLgs 59/2004 … sono affidate esclusivamente ai docenti dell’équipe pedagogica: la valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli alunni la valutazione dei periodi biennali ai fini del passaggio al periodo successivo l’eventuale possibilità di non ammissione alla classe successiva all’interno del periodo biennale la certificazione delle competenze acquisite dall’alunno Solo per la scuola secondaria di I grado: - la validazione dell’anno scolastico per ciascun alunno in base al numero delle sue presenze alle attività didattiche

36 c.m. 85 del 3 dicembre 2004 Oggetto: Indicazioni per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e per la certificazione delle competenze acquisite nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado PREMESSA Inquadramento della valutazione nel nuovo assetto ordinamentale A – Evoluzione del quadro normativo Art. 144 del TU - abrogato Art. 117 del TU – abrogato Artt. 4,8,10 del DPR 275/99 Artt. 8 e 11 del DLgs 59/2004 Indicazioni nazionali B – Obiettivi e contenuti della valutazione, certificazione delle competenze Parole chiave: riflessività, consapevolezza, condivisione Aree di rilevazione: discipline e educazioni, attività opzionali Oggetto della valutazione: apprendimenti e comportamenti Tipo di apprendimento: conoscenze ed abilità (delle Indicazioni nazionali). Vengono rinviate le indicazioni per la certificazione delle competenze (comunque riferite solo alle attività obbligatorie ed opzionali e non a quelle aggiuntive).

37 Scheda personale dell’alunno Portfolio Attestato finale
C – Strumenti per la valutazione Scheda personale dell’alunno Portfolio Attestato finale - resta confermata la necessità di documentare gli esiti educativi - Le istituzioni scolastiche possono predisporre un modello autonomo o utilizzare quello già esistente Certificazioni Altri: registri, agende, giornali … dovranno essere adattati secondo criteri di funzionalità ed essenzialità D – Scrutini, non ammissione alla classe successiva, validazione dell’anno ed esami Scrutini: nulla è cambiato rispetto al precedente ordinamento Non ammissione: in presenza di casi particolari i docenti possono non ammettere l’alunno alla classe successiva Assenze: per la scuola secondaria di I grado c’è un numero di assenze oltre il quale l’anno scolastico non è più valido Esami: non viene più effettuato l’esame di V elementare E – Esami di idoneità E’ confermato il precedente ordinamento

38 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI

39 di apprendimento unitario
… apprendimenti “Essa riguarda i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità determinate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse unità di apprendimento realizzate, e ricavati, attraverso l’autonoma mediazione didattica dell’équipe pedagogica, dagli OSA” (cm 85/2005) Valutazione del conseguimento degli O.F. attraverso la padronanza delle conoscenze e abilità ad esso connesso descrivono un compito di apprendimento unitario O.F. Conoscenze Abilità

40 … comportamenti grado e modo di interesse e partecipazione impegno e
perseveranza spirito di iniziativa … comportamenti relazione con gli altri valutato con riferimento a regolamento d’istituto Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR 175/98)

41 Strumenti per la valutazione
Scheda personale dell’alunno non è più previsto un modello nazionale … le istituzioni scolastiche si possono liberamente ispirare […] al precedente modello ministeriale oppure predisporre modelli diversamente strutturati la forma di espressione della valutazione (giudizio sintetico, analitico, valutazione quantitativa…) e la modalità di comunicazione alle famiglie vengono determinate dalle singole scuole - restano però le forme espressive: ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente - resta la responsabilità collegiale del gruppo docente La scheda personale dell’alunno può essere allegata al portfolio delle competenze (soluzione suggerita dal Ministero) o farne parte strutturalmente nell’apposita sezione dedicata alla valutazione

42 IL PORTFOLIO Che cosa è? Raccolta selezionata e commentata dei lavori di un soggetto in formazione, realizzata per sviluppare autoconsapevolezza e pertanto responsabilità sui propri processi (Tiziana Pedrizzi, Portfolio, in bollettino Irre Lombardia, n.u. 2003, pp.11-13)

43 Valutazione STRUTTURA Orientamento  Indicazioni nazionali … dovrebbe accompagnare ciascun alunno fin dalla scuola dell’infanzia

44 Cosa contiene? Commenti dell’insegnante Autoriflessione dello studente
Criteri utilizzati per la selezione e per giudicare il loro valore Prestazioni e lavori dello studente Cosa contiene? Commenti dell’insegnante Osservazioni riguardo a ciò che lo studente è in grado di fare e come è in grado di farlo Autoriflessione dello studente

45 PER QUALE SCOPO? … per controllare lo sviluppo delle conoscenze, abilità e delle attitudini da acquisire o già acquisiti … per raccontare la storia dell’impegno, del progresso e del miglioramento dello studente … per manifestare interessi e sforzi … per illustrare vari aspetti connessi al processo di apprendimento

46 FATTO DA CHI? Il Portfolio delle competenze individuali […] è compilato e aggiornato dal docente coordinatore-tutor, in collaborazione con tutti i docenti che si fanno carico dell’educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo, sentendo i genitori e gli stessi allievi chiamati ad essere sempre protagonisti consapevoli della propria crescita (Indicazioni nazionali per la scuola primaria)

47 NELLA COSTRUZIONE DEL PORTFOGLIO, LO STUDENTE HA L’OPPORTUNITA’ DI RIFLETTERSI COME IN UNO SPECCHIO, DI “VEDERE” LA PROPRIA STORIA

48 PROSPETTIVE PER L’IRC  Idr fa parte dell’équipe pedagogica (cfr. artt. 7 e 10 del DLgs 59/04) e dunque partecipa alla valutazione collegiale  Il modello allegato alla circolare (esempio di una possibile nuova schede personale) inserisce l’Irc in mezzo alle altre discipline. La scelta è di competenza delle singole scuole!  Non sono toccate le incertezze relative al ruolo dell’Idr in sede di scrutinio finale

49 portfolio L’integrazione tra sistema formale, informale e non formale
Prospettiva ologrammatica Necessità di far corrispondere quanto più possibile la valutazione espressa dalla scuola con la complessa realtà delle esperienze significative nella vita dell’alunno portfolio con consente più di distinguere tra attività valutabili e non valutabili

50 BUON LAVORO! Barbara H. Müller


Scaricare ppt "VALUTAZIONE."

Presentazioni simili


Annunci Google