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Corso di ECONOMIA AZIENDALE Prof. Giovanni Fiori Materiale didattico.

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Presentazione sul tema: "Corso di ECONOMIA AZIENDALE Prof. Giovanni Fiori Materiale didattico."— Transcript della presentazione:

1 Corso di ECONOMIA AZIENDALE Prof. Giovanni Fiori Materiale didattico

2 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 2 PROGRAMMA DEL CORSO Le informazioni sulla gestione  La scienza economica  Le informazioni sulla gestione aziendale destinate all’esterno: finalità e strumenti  Le fasi della vita aziendale: istituzionale, di funzionamento e terminale  Il finanziamento delle aziende: capitale di rischio e capitale di credito  L’acquisizione dei fattori produttivi: immobilizzazioni e spese correnti  Le modalità tecniche di rilevazione delle operazioni di gestione: la “dinamica dei valori”  La rappresentazione contabile delle operazioni di finanziamento, di acquisto dei fattori produttivi, delle operazioni di vendita  La determinazione del reddito di esercizio e del patrimonio di funzionamento  Gli schemi di bilancio di legge  Cenni sul sistema dei principi contabili nazionali ed internazionali

3 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale3 La scienza economica Economiaproblemi economici, risorse limitate L’Economia studia i problemi economici, problemi che nascono, cioè, a causa dello sfruttamento di risorse limitate. UOMINI Bisogni illimitati Risorse limitate +

4 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale4 La scienza economica Problemi economici: Bisogni illimitati Risorse limitate + Problemi non economici: Risorse illimitate Risorse non producibili o

5 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale5 La scienza economica SCIENZA ECONOMICA Problemi economici 1.Cosa produrre 2.Come produrre 3.Per chi produrre Attività umana tesa ad identificare le vie più convenienti per il soddisfacimento dei bisogni umani

6 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale6 La scienza economica ECONOMIA ECONOMIA POLITICA ECONOMIA AZIENDALE Funzionamento globale del sistema economico. Studio del funzionamento dell’economica per macroaggregati Funzionamento delle singole aziende di produzione. Studio del funzionamento dei singoli componenti del sistema economico

7 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale7 La scienza economica Soddisfacimento dei bisogni ATTIVITA’ DI PRODUZIONE ATTIVITA’ DI CONSUMO Aziende di produzione Famiglie 1.Produzione fisica 2.Tasformazione nel tempo nello spazio

8 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale8 La scienza economica Soddisfacimento dei bisogni AZIENDE DI PRODUZIONE AZIENDE DI CONSUMO Soddisfacimento indiretto dei bisogni Soddisfacimento diretto dei bisogni

9 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale9 L’azienda AZIENDA ISTITUTO ECONOMICO ATTO A PERDURARE Unità economica con propria autonomia organizzativa … tesa all’economicità … con carattere non accidentale e una proiezione ad un tempo indefinito.

10 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale10 L’azienda AZIENDA CAPITALE LAVORO Sistema organizzato che richiede: Elemento oggettivo Elemento soggettivo IL LAVORO ATTIVA E DINAMIZZA IL CAPITALE

11 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale11 Le aziende di produzione AZIENDE DI PRODUZIONE SCOPO DI LUCRO SCOPO DI UTILITA’ GENERALE IMPRESE ASSOCIAZIONI FONDAZIONI ENTI POLITICO-SOCIALI (PUBBLICA AMM.NE)

12 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale12 Le relazioni tra i soggetti economici IMPRESE FAMIGLIE PUBBLICA AMM.NE SOGGETTI ECONOMICI Flussi Reali Monetari Fattori produttivi corresponsione di un prezzo

13 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale13 Le relazioni sistemiche Imprese-Famiglie IMPRESE Beni/servizi Prezzo Salari e stipendi Lavoro Utili/Interessi Capitali FAMIGLIE

14 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale14 Le relazioni sistemiche Imprese-P.A. IMPRESE PUBBLICA AMM.NE Beni/servizi Prezzo Tasse/imposte Servizi Utili/Interessi Capitali

15 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale15 Le relazioni sistemiche Famiglie-P.A. FAMIGLIE PUBBLICA AMM.NE Lavoro Salari e stipendi Tasse/imposte Servizi Interessi Capitali

16 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale16 Le imprese. Classificazione IMPRESE DIMENSIONE PICCOLE GRANDI MEDIE 1.Volume d’affari 2.Investimenti 3.Numero di addetti Parametri principali:

17 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale17 I legami tra le imprese IMPRESE RETI DISTRETTI INDUSTRIALI GRUPPI Legami gerarchici Legami di mercato

18 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale18 Le imprese. Classificazione IMPRESE SETTORE SETTORE PRIMARIO SETTORE TERZIARIO SETTORE SECONDARIO Aziende di produzione originaria, fattori produttivi che provengono direttamente dalla natura AZIENDE AGRICOLE, ESTRATTIVE, CACCIA & PESCA Aziende che operano nella trasformazione fisica delle materie prima AZIENDE INDUSTRIALI Aziende di servizi COMMERCIO, TRASPORTI, SERVIZI, BANCHE, ASSICURAZIONI…

19 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale19 Fasi della vita aziendale VITA AZIENDALE 1.FASE ISTITUZIONALE 3. FASE TERMINALE 2. FASE DEL FUNZIONAMENTO  Business idea  Ubicazione  Dimensione  Assetto istituzionale FORMA GIURIDICA & FORMA DI GOVERNO  Organizzazione  Gestione  Rilevazione Cessazione dell’azienda  Relativa  Assoluta

20 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale20 La forma giuridica IMPRESE IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA’ Società di persone Società di capitali Responsabilità illimitata e solidale di tutti i soci Responsabilità limitata al capitale conferito Responsabilità illimitata del soggetto economico & giuridico

21 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale21 Soggetto economico e soggetto giuridico Chi ha le responsabilità giuridica dell’attività d’impresa. Chi effettivamente governa l’impresa (persona o gruppo di persone cui viene affidata la definizione delle linee di sviluppo dell’attività aziendale). SOGGETTO GIURIDICO SOGGETTO ECONOMICO

22 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale22 Le società di persone LE SOCIETA’ DI PERSONE S.S. S.N.C. S.A.S. Società semplice Società in nome collettivo Società in accomandita semplice

23 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale23 LE SOCIETA’ DI CAPITALI S.P.A. S.R.L. S.A.P.A. Società per azioni Società a responsabilità limitata Società in accomandita per azioni Le società di capitali

24 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale24 Le società in accomandita LE SOCIETA’ IN ACCOMANDITA S.A.S. S.A.P.A.  Esistenza di due categorie di soci:  ACCOMANDATARI – responsabilità illimitata e solidale  ACCOMANDANTI – responsabilità limitata a quanto conferito  La gestione della società è affidata in via esclusiva agli accomandatari: distinzione tra socio di capitale e socio di gestione

25 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale25 SOCIETA’ DI CAPITALI S.P.A. S.R.L. S.A.P.A. S.S. S.N.C. S.A.S. No commercio Qualsiasi attività SOCIETA’ DI PERSONE TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ Qualsiasi attività Le società

26 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale26 SOCIETA’ DI CAPITALI S.P.A. S.R.L. S.A.P.A. S.S. S.N.C. S.A.S. Nessuna formalità Registro delle Imprese SOCIETA’ DI PERSONE COSTITUZIONE Registro delle imprese Le società

27 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale27 SOCIETA’ DI CAPITALI S.P.A. S.R.L. S.A.P.A. S.S. S.N.C. S.A.S. Nessuna indicazione SOCIETA’ DI PERSONE CAPITALE SOCIALE MINIMO 120.000 € 10.000 €120.000 € Le società

28 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale28 SOCIETA’ DI CAPITALI S.P.A. S.R.L. S.A.P.A. S.S. S.N.C. S.A.S. SOCIETA’ DI PERSONE RESPONSABILITA’ Limitata al capitale conferito Illimitata e solidale In relazione alla categoria di soci Le società

29 Prof. Giovanni Fiori 29 FINANZIAMENTO TRASFORMAZIONE ACQUISIZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI VENDITA mercato mercato Il circuito della gestione

30 Prof. Giovanni Fiori 30 La rilevazione INFORMAZIONI SULLA GESTIONE Destinatari interni Destinatari esterni Stakeholders AmministratoriManagement  soci  banche  risparmiatori  erario  clienti/fornitori  …

31 Prof. Giovanni Fiori 31 Informazione interna Informazione esterna regolata dalla legge periodica consuntiva bilancio d’esercizio volontaria, non regolata dalla legge continua consuntiva/preventiva bilancio d’esercizio, budget, contabilità analitica, report… L’informazione

32 Prof. Giovanni Fiori 32 Liquidità Crediti Immobilizzazioni Spese correnti Patrimonio netto Debiti finanziari Debiti commerciali Ricavi correnti IMPIEGHIFONTI COME È UTILIZZATO IL CAPITALE QUAL È LA PROVENIENZA DEL CAPITALE Impieghi e fonti

33 Prof. Giovanni Fiori 33 Liquidità Crediti Immobilizzazioni Spese correnti Patrimonio Netto Debiti finanziari Debiti commerciali Ricavi IMPIEGHIFONTI impieghiancorautilizzabili fonti che comportano obblighi di restituzione impieghi che non sono più utilizzabili utilizzabili fonti acquisite a titolo definitivo Impieghi e fonti

34 Prof. Giovanni Fiori 34 Le categorie di finanziamento FINANZIAMENTO Interno (titolare o soci) Esterno (banche o altri finanziatori) DOTAZIONE PATRIMONIALE RICORSO AL CREDITO CAPITALE DI RISCHIO CAPITALE DI CREDITO Mezzi propri (Patrimonio Netto) Mezzi di terzi (Debiti finanziari)

35 Prof. Giovanni Fiori 35 Le categorie di finanziamento FINANZIAMENTO Patrimonio Netto (Mezzi propri) Debiti Finanziari (Capitale di credito) RIMBORSO REMUNERAZIONE DIRITTI Indeterminato Legata ai risultati d’esercizio Soci Stabilito contrattualmente Stabilita contrattualmente Creditori

36 Prof. Giovanni Fiori 36 Le categorie di finanziamento FINANZIAMENTO Mezzi Propri Capitale di credito DEBITI FINANZIARI PATRIMONIO NETTO - EQUITY IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA’ IMPRESE PUBBLICHE CapitaleNetto CapitaleSociale Fondo di dotazione

37 Prof. Giovanni Fiori 37 Le categorie di finanziamento DEBITI FINANZIARI Banche Risparmiatori Altre istituzioni fin. Soggetti erogatori:  Mutui  C/c passivi  Anticipi su fatture  Anticipazioni  Obbligazioni  Obbligazioni convertibili  Leasing  Factoring

38 Prof. Giovanni Fiori 38 Un’azienda viene istituita con un capitale sociale di € 200.000 (versato dai soci in un c/c bancario), quindi integra quanto sopra con il ricorso ad un finanziamento bancario di € 100.000(anche questi accreditati sul c/c bancario). Per rappresentare l’operazione è necessario indicare: 1) la qualità del capitale (cioè: come è impiegato) 2) la provenienza del capitale (cioè: le fonti) IMPIEGHI FONTI Liquidità 300.000Capitale sociale 200.000 Debiti v/banche 100.000 300.000 Il finanziamento. Rappresentazione

39 Prof. Giovanni Fiori 39 I fattori produttivi FATTORI PRODUTTIVI IMMOBILIZZAZIONI SPESE CORRENTI Risorse materiali ed immateriali mediante cui viene svolta l’attività di produzione FATTORI PRODUTTIVI AD UTILITA’ PLURIENNALE FATTORI PRODUTTIVI LA CUI UTILITA’ E’ LIMITATA AD UN ESERCIZIO

40 Prof. Giovanni Fiori 40 I fattori produttivi FATTORI PRODUTTIVI IMMOBILIZZAZIONI SPESE CORRENTI  Fabbricati  Automezzi  Partecipazioni  R&D e Pubblicità (in alcuni casi)  …  Materie  Personale  Servizi  R&D e Pubblicità (in alcuni casi)  …

41 Prof. Giovanni Fiori 41 I fattori produttivi IMMOBILIZZAZIONI Tecniche Finanziarie Investimenti in beni e servizi funzionali all’attività di produzione materiali immateriali Investimenti in attività finanziarie

42 Prof. Giovanni Fiori 42 I fattori produttivi IMMOBILIZZAZIONI Tecniche Finanziarie Le immobilizzazioni tecniche rappresentano impieghi a redditività collettiva, così come le spese correnti Le immobilizzazioni finanziarie rappresentano impieghi a redditività individuale Gli impianti e le materie prime generano un reddito solo insieme ad altri fattori produttivi Le obbligazioni e le partecipazioni generano un reddito senza bisogno del supporto di nessun altro fattore produttivo

43 Prof. Giovanni Fiori 43 Spese collegate alle immobilizzazioni SPESE COLLEGATE ALLE IMMOBILIZZAZIONI Ammortamento Svalutazione Manutenzione Perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo Perdita di valore imprevedibile e legata a fattori esterni che colpisce qualsiasi tipo di immobilizzazione Spese sostenute sulle immobilizzazioni materiali MANUTENZ. STRAORDINARIA MANUTENZ. ORDINARIA

44 Prof. Giovanni Fiori 44 Spese di manutenzione MANUTENZIONE Ordinaria Straordinaria Spese sostenute per mantenere il bene in condizioni di normale funzionamento Spese sostenute per incrementare la vita utile o la funzionalità del bene SPESE CORRENTI IMMOBILIZZAZIONI

45 Prof. Giovanni Fiori 45 L’azienda acquista, con pagamento in contanti, macchinari per € 150.000 e, ottenendo una dilazione dai fornitori, materie per € 100.000. IMPIEGHI FONTI Liquidità 150.000 Capitale sociale 200.000 Debiti v/banche 100.000 400.000 Macchinari 150.000 Materie prime 100.000 Debiti v/fornitori 100.000 L’impiego. Rappresentazione La tavola precedente: Si modifica così: IMPIEGHI FONTI Liquidità 300.000Capitale sociale 200.000 Debiti v/banche 100.000

46 Prof. Giovanni Fiori 46 L’azienda ottiene con la vendita dei propri prodotti, ricavi per € 250.000 (€ 180.000 in contanti ed il resto a dilazione). IMPIEGHI FONTI Liquidità 150.000 Capitale sociale 200.000 Debiti v/banche 100.000 Macchinari 150.000 Materie prime 100.000 Debiti v/fornitori 100.000 IMPIEGHI FONTI Liquidità 330.000 Capitale sociale 200.000 Debiti v/banche 100.000 650.000 Macchinari 150.000 Materie prime 100.000 Debiti v/fornitori 100.000 Crediti v/clienti 70.000 Ricavi di vendita 250.000 La vendita. Rappresentazione La tavola precedente: Si modifica così:

47 Prof. Giovanni Fiori 47 Liquidità Crediti Immobilizzazioni Spese correnti Patrimonio Netto Debiti finanziari Debiti commerciali Ricavi correnti ATTIVITÀPASSIVITÀ COSTIRICAVI Rimanenze Il bilancio

48 Prof. Giovanni Fiori 48 Liquidità Crediti Immobilizzazioni Spese correnti Patrimonio Netto Debiti finanziari Debiti commerciali Ricavi correnti ATTIVITÀPASSIVITÀ COSTIRICAVI Rimanenze Il bilancio STATOPATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ECONOMICO

49 Prof. Giovanni Fiori 49 Il Patrimonio Netto IL PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre Riserve distintamente indicate Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell’esercizio

50 Prof. Giovanni Fiori 50 Si costituisce una S.p.A. con capitale sociale di 100.000 euro, così conferiti: 50.000 in denaro, 30.000 con l’apporto di un immobile ed il resto da versare La costituzione S.P. C.E. Depositi bancari +50.000 Crediti v/soci per versam. ancora dovuti +20.000 Immobili +30.000 Capitale sociale +100.000

51 Prof. Giovanni Fiori 51 La costituzione S.P. Depositi bancari + 70.000 +50.000 Crediti v/soci per versam. ancora dovuti 0 +20.000 Immobili +30.000 Capitale sociale +100.000 Si richiamano i decimi da versare. 1. Tutti i soci provvedono al versamento dovuto 2. I soci provvedono al versamento dovuto ad eccezione di uno di essi che recede la cui quota era di 10.000 Depositi bancari +60.000 +50.000 Crediti v/soci per versam. ancora dovuti 0 +20.000 Immobili +30.000 Capitale sociale +100.000 90.000

52 Prof. Giovanni Fiori 52 Si costituisce una S.p.A. con capitale sociale di 100.000 euro, così conferiti: 60.000 in denaro ed il resto da versare. Le spese legali, pagate contestualmente sono pari a 1.000 La costituzione S.P. C.E. Depositi bancari +59.000 Crediti v/soci per versam. ancora dovuti +40.000 Costi di impianto ed ampliamento +1.000 Capitale sociale +100.000

53 Prof. Giovanni Fiori 53 I Debiti Finanziari I DEBITI FINANZIARI (CAPITALE DI CREDITO) Debiti verso banche  per mutui  per aperture di credito in c/c  per anticipazioni  … Obbligazioni /Obbligazioni convertibili Debiti verso altri finanziatori Debiti (per prestiti) verso imprese controllate Debiti (per prestiti) verso imprese collegate Debiti (per prestiti) verso controllanti …..

54 Prof. Giovanni Fiori 54 I Debiti Commerciali I DEBITI COMMERCIALI (DI DILAZIONE) Debiti verso fornitori di impianti Debiti verso fornitori di materie Debiti verso fornitori di servizi … Debiti verso il personale Debiti verso enti previdenziali Debiti tributari …

55 Prof. Giovanni Fiori 55 Immobilizzazioni e spese correnti ACQUISTO DEI FATTORI PRODUTTIVI fattori produttivi la cui utilità si protrae per più anni (es. Impianti, macchinari, brevetti, ecc.) + investimenti finanziari (es. Partecipazioni, titoli, ecc.) IMMOBILIZZAZIONI SPESE CORRENTI fattori produttivi la cui utilità è limitata ad un ciclo produttivo (es. materiali, lavoro, servizi, ecc.)

56 Prof. Giovanni Fiori 56 Le Immobilizzazioni (spese di investimento) IMMOBILIZZAZIONI I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi di impianto e di ampliamento Costi di ricerca e sviluppo Costi di pubblicità Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni in corso Acconti per immobilizzazioni immateriali

57 Prof. Giovanni Fiori 57 Le Immobilizzazioni (spese di investimento) IMMOBILIZZAZIONI II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altre immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni in corso Acconti per immobilizzazioni materiali

58 Prof. Giovanni Fiori 58 Le Immobilizzazioni (spese di investimento) IMMOBILIZZAZIONI III - INVESTIMENTI FINANZIARI: Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in imprese collegate Partecipazioni in imprese controllanti Partecipazioni in altre imprese Crediti verso imprese controllate Crediti verso imprese collegate Crediti verso imprese controllanti Crediti verso altri Altri titoli Azioni proprie

59 Prof. Giovanni Fiori 59 Le spese correnti SPESE CORRENTI Spese di acquisto delle materie (prime sussidiarie e di consumo) Spese di acquisto delle merci Spese per servizi / Spese per godimento di beni di terzi Salari e stipendi / Oneri sociali Altri costi del personale / Altri costi operativi Interessi passivi Minusvalenze su titoli e partecipazioni Sopravvenienze e insussistenze Minusvalenze Imposte sul reddito dell’esercizio

60 Prof. Giovanni Fiori 60 Cessione del prodotto o del servizio ottenuto tramite l’impiego dei fattori produttivi RICAVI Determina, dal punto di vista economico, il formarsi di La vendita

61 Prof. Giovanni Fiori 61 I ricavi I RICAVI Ricavi per vendita prodotti Ricavi per prestazioni di servizi Altri ricavi complementari Interessi attivi Dividendi Plusvalenze su titoli e partecipazioni Altri proventi finanziari Sopravvenienze e insussistenze Plusvalenze

62 Prof. Giovanni Fiori 62 Esempi di operazioni: rimborso di un mutuo bancario FINANZIAMENTO Debiti finanziari Stabilito contrattualmente Stabilita contrattualmente Creditori RIMBORSO REMUNERAZ. DIRITTI RATE

63 Prof. Giovanni Fiori 63 RATA QUOTA CAPITALE QUOTA INTERESSI Rimborso effettivo di quanto preso in prestito Pagamento del servizio offerto dalla banca Esempi di operazioni: rimborso di un mutuo bancario

64 Prof. Giovanni Fiori 64 Rata 1Q capitaleQ interessi Rata 2Q capitaleQ interessi Rata 3Q capitaleQ interessi …Q capitaleQ interessi Rata nQ capitaleQ interessi Il rimborso di un mutuo bancario Somma presa in prestito Somma pagata Esempi di operazioni: rimborso di un mutuo bancario

65 Prof. Giovanni Fiori 65 S.P. C.E. S.P. C.E. Si ottiene un mutuo bancario di 1.000 Depositi bancari +1.000 Debiti v/banche +1000 Si paga una rata del mutuo di 100, di cui 10 a titolo di interessi Depositi bancari -100 Debiti v/banche +1000 910 Oneri finanziari +10 Esempi di operazioni: rimborso di un mutuo bancario

66 Prof. Giovanni Fiori 66 Operazioni particolari: L’emissione di obbligazioni DEBITI FINANZIARI Risparmiatori  Obbligazioni  Obbligazioni convertibili Soggetti erogatori: imprese Stabilito contrattualmente Stabilita contrattualmente Creditori RIMBORSO REMUNERAZ. DIRITTI

67 Prof. Giovanni Fiori 67 OBBLIGAZIONI VALORE NOMINALE VALORE DI EMISSIONE Valore effettivo del titolo di credito Prezzo pagato dai finanziatori Operazioni particolari: L’emissione di obbligazioni

68 Prof. Giovanni Fiori 68 OBBLIGAZIONI VALORE NOMINALE VALORE DI EMISSIONE ≠ DISAGGIO DI EMISSIONE AGGIO DI EMISSIONE V. Nominale > V. Emissione V. Nominale < V. Emissione normalmente Operazioni particolari: L’emissione di obbligazioni

69 Prof. Giovanni Fiori 69 Si emette un prestito obbligazionario del valore nominale di 1.000 ad un prezzo di emissione di 900 Operazioni particolari: L’emissione di obbligazioni S.P. C.E. Depositi bancari +900 Obbligazioni +1.000 Oneri finanziari +200 A FINE ANNO RETTIFICA DEL VALORE DEGLI ONERI FINANZIARI ED IMPUTAZIONE TRA I RISCONTI ATTIVI DEL DISAGGIO DI EMISSIONE

70 Prof. Giovanni Fiori 70 Si emette un prestito obbligazionario del valore nominale di 1.000 ad un prezzo di emissione di 1.200 Operazioni particolari: L’emissione di obbligazioni S.P. C.E. Depositi bancari +1.200 Obbligazioni +1.000 Proventi finanziari +200 A FINE ANNO RETTIFICA DEL VALORE DEI PROVENTI FINANZIARI ED IMPUTAZIONE TRA I RISCONTI PASSIVI DELL’ AGGIO DI EMISSIONE

71 Prof. Giovanni Fiori 71 Operazioni particolari: Il factoring FACTORING Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito alla società di factoring PRO SOLUTO PRO SOLVENDO Il rischio di insolvenza del debitore non viene ceduto e rimane in capo all’azienda titolare del credito Cessione del credito a società specializzate o banche Corso di Economia Aziendale

72 Prof. Giovanni Fiori 72 Il factoring pro soluto FACTORING PRO SOLUTO Il rischio di insolvenza del debitore viene trasferito insieme al credito alla società di factoring  INCREMENTO DELLE DISPONIBLITÀ LIQUIDE  CANCELLAZIONE DEL CREDITO  PAGAMENTO DI ONERI FINANZIARI Corso di Economia Aziendale

73 Prof. Giovanni Fiori 73 Il factoring pro soluto Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-soluto, sostenendo commissioni per 30. S.P. C.E. Crediti v/clienti 300 Oneri finanziari +30 0 Depositi bancari +270 Corso di Economia Aziendale

74 Prof. Giovanni Fiori 74 Il factoring pro soluto Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-soluto, sostenendo commissioni per 30. Non succede nulla per la società che ha ceduto il credito: il rischio di insolvenza è stato ceduto alla società di factoring Fa fronte al proprio debito Non fa fronte al proprio debito Non succede nulla per la società che ha ceduto il credito: il rischio di insolvenza è stato ceduto alla società di factoring Il cliente Corso di Economia Aziendale

75 Prof. Giovanni Fiori 75 Il factoring pro solvendo FACTORING PRO SOLVENDO Il rischio di insolvenza del debitore non viene trasferito insieme al credito alla società di factoring  INCREMENTO DELLE DISPONIBLITA’ LIQUIDE  ISCRIZIONE DI UN DEBITO V/SOC DI FACTORING (senza alcuna movimentazione della voce crediti)  PAGAMENTO DI ONERI FINANZIARI Corso di Economia Aziendale

76 Prof. Giovanni Fiori 76 Il factoring pro solvendo Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-solvendo, sostenendo commissioni per 10. S.P. C.E. Crediti v/clienti 300 Oneri finanziari +10 Depositi bancari +290 Debiti v/soc. factoring 300 Corso di Economia Aziendale

77 Prof. Giovanni Fiori 77 Il factoring pro solvendo Si elimina il credito ed il corrispettivo debito v/soc. di factoring Fa fronte al proprio debito Non fa fronte al proprio debito La società deve far fronte al debito contratto v/soc. di factoring occupandosi poi del credito v/clienti Il cliente Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-solvendo, sostenendo commissioni per 10. Corso di Economia Aziendale

78 Prof. Giovanni Fiori 78 S.P. C.E. S.P. C.E. Il factoring pro solvendo Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-solvendo, sostenendo commissioni per 10. Crediti v/clienti 300 Depositi bancari +290 Debiti v/soc. factoring 300 Oneri finanziari +10 Il cliente NON fa fronte alla propria obbligazione Crediti v/clienti 300 Depositi bancari -300 Debiti v/soc. factoring 300 Corso di Economia Aziendale

79 Prof. Giovanni Fiori 79 S.P. C.E. S.P. C.E. Il factoring pro solvendo Si scontano crediti v/clienti per 300 con la formula pro-solvendo, sostenendo commissioni per 10. Crediti v/clienti 300 Depositi bancari +290 Debiti v/soc. factoring 300 Oneri finanziari +10 Il cliente fa fronte alla propria obbligazione Crediti v/clienti 300 Debiti v/soc. factoring 300 Corso di Economia Aziendale

80 Prof. Giovanni Fiori 80 Altre operazioni: Acconti da clienti S.P. C.E. S.P. C.E. Depositi bancari +1500 Acconti da clienti +1500 Il valore finale della prestazione per la quale era stato versato l’acconto alla fine ammonta a 4.000. L’incasso della differenza avviene a dilazione Si ottiene un anticipo da clienti di 1.500 per la prestazione di una consulenza del valore complessivo di 3.000 Ricavi di vendita +4.000 Acconti da clienti +1500 0 Depositi bancari +1500 Crediti v/clienti +2.500 Corso di Economia Aziendale

81 Prof. Giovanni Fiori 81 Acconti a fornitori S.P. C.E. S.P. C.E. Depositi bancari -200 Acconti a fornitori +200 Si ricevono le materie di cui all’acconto per 500. Il saldo per metà viene regolato a dilazione Si paga un acconto ad un fornitore di materie per 200 Debiti v/fornitori +150 Materie +500 Depositi bancari - 350 -200 Acconti a fornitori 0 +200 Corso di Economia Aziendale

82 Prof. Giovanni Fiori 82 Acconti ACCONTI Debiti commerciali Passivo DA CLIENTI A FORNITORI Per materie Per immobilizzazioni Rimanenze Immobilizzazioni Corso di Economia Aziendale

83 Prof. Giovanni Fiori 83 Altre operazioni: Resi di materie S.P. C.E. S.P. C.E. Depositi bancari -250 Debiti v/fornitori +250 Materie +500 Si restituiscono materie al fornitore per 50 a causa di qualità difforme Si acquistano materie per 500, pagamento metà immediato e metà a dilazione Debiti v/fornitori +250 200 Materie 450 +500 Corso di Economia Aziendale

84 Prof. Giovanni Fiori 84 Altre operazioni: Resi di prodotti S.P. C.E. S.P. C.E. Depositi bancari 500 Ricavi di vendita +1.000 Si ottengono resi di prodotti da clienti per 20 Si realizzano ricavi di 1.000, incasso metà immediato e metà a dilazione Crediti v/clienti +500 Crediti v/clienti +480 +500 Ricavi di vendita +1.000 +980 Corso di Economia Aziendale

85 Prof. Giovanni Fiori 85 Altre operazioni: L’alienazione di un bene immobilizzato CESSIONE DI UN BENE IMMOBILIZZATO  CANCELLAZIONE DEL BENE  RILEVAZIONE DI UN NUOVO BENE PERMUTA CON UN ALTRO BENE PAGAMENTO DELLA DIFFERENZA  CANCELLAZIONE DEL BENE  INCREMENTO DEI DEPOSITI BANCARI OVVERO DEI CREDITI V/CLIENTI Corso di Economia Aziendale

86 Prof. Giovanni Fiori 86 CESSIONE DI UN BENE IMMOBILIZZATO DIFFERENZA POSITIVA (valore cessione > valore contabile) DIFFERENZA NEGATIVA (valore cessione < valore contabile) Esistenza di una differenza tra valore contabile del bene e valore riconosciuto in sede di cessione dello stesso Plusvalenza (provento straordinario) Minusvalenza (onere straordinario) Altre operazioni: L’alienazione di un bene immobilizzato Corso di Economia Aziendale

87 Prof. Giovanni Fiori 87 Si permuta un impianto del costo storico di 100.000 ed ammortizzato per 20.000 con un’attrezzatura del valore di 60.000. All’impianto viene riconosciuto un valore di 50.000. Saldo della differenza a dilazione S.P. C.E. Attrezzature +60.000 Minusvalenza +30.000 Impianto 0 80.000 Debiti v/forn. + 10.000 Altre operazioni: L’alienazione di un bene immobilizzato Corso di Economia Aziendale

88 Prof. Giovanni Fiori 88 Altre operazioni: Salari e stipendi Si pagano stipendi lordi per 900, operando ritenute previdenziali per 150 e fiscali per 50. Gli oneri a carico dell’impresa sono pari a 30. S.P. C.E. Salari e stipendi +900 Depositi bancari -700 Debiti v/istituti previdenziali +180 Debiti v/Erario +50 Oneri sociali +30 Corso di Economia Aziendale

89 Prof. Giovanni Fiori 89 Si versano le ritenute previdenziali e fiscali. S.P. C.E. Depositi bancari -230 Debiti v/istituti previdenziali +180 0 Debiti v/Erario +50 0 Altre operazioni: Salari e stipendi Corso di Economia Aziendale

90 Prof. Giovanni Fiori 90 ASSESTAMENTI Principio della COMPETENZA ECONOMICA Ricavi “di competenza” dell’esercizio Costi “di competenza” dell’esercizio Necessità di opportuni Il reddito di esercizio Corso di Economia Aziendale

91 Prof. Giovanni Fiori 91 Gli assestamenti alle spese correnti ASSESTAMENTI  le quote di ammortamento relative alle immobilizzazioni  i costi certi, incerti ed in corso di maturazione, di competenza ma a manifestazione differita  le svalutazioni di specifici impieghi Integrazione delle spese correnti, per caricare all’esercizio: Rettifica delle spese correnti, per scaricare dall’esercizio:  il costo delle materie in rimanenza  il costo dei servizi in rimanenza  il costo dei prodotti in rimanenza  il costo delle produzioni “in economia” Corso di Economia Aziendale

92 Prof. Giovanni Fiori 92 Gli assestamenti ai ricavi ASSESTAMENTI  i ricavi certi, definiti o in corso di maturazione di competenza ma a manifestazione finanziaria differita Integrazione dei ricavi correnti, per caricare all’esercizio: Rettifica dei ricavi correnti, per scaricare dall’esercizio:  i ricavi anticipati, cioè relativi a prestazioni non ancora eseguite. Corso di Economia Aziendale

93 Prof. Giovanni Fiori 93 L’ammortamento AMMORTAMENTO Perdita di valore fisiologica e prevedibile, relativa a tutte le immobilizzazioni con vita utile limitata nel tempo Rappresenta dunque l’utilità ceduta da un bene ad utilità pluriennale in un esercizio Corso di Economia Aziendale

94 Prof. Giovanni Fiori 94 L’ammortamento L’ 1/01/0X compro un impianto del valore di 200.000 € con vita utile di 10 anni 1/01/0X 31/12/0X S.P. C.E. Dep. Bancari - 200.000 S.P. C.E. Quota amm.to 20.000 Impianti +200.000 Impianti +200.000 180.000 Corso di Economia Aziendale

95 Prof. Giovanni Fiori 95 L’ammortamento L’ 1/01/0X compro un impianto del valore di 200.000 € con vita utile di 10 anni 0X0x+10x+20x+3…0x+10 Costo storico200.000 Amm.to20.000 … Fondo Amm.to 20.00040.00060.00080.000…200.000 Corso di Economia Aziendale

96 Prof. Giovanni Fiori 96 S.P. C.E. S.P. C.E. La svalutazione dei crediti Si realizzano ricavi di vendita per 1.000, incasso completamente a dilazione Crediti v/clienti +1.000 Ricavi di vendita +1.000 Si ritiene di svalutare detti crediti per 100 Crediti v/clienti 900 +1.000 Svalutazione crediti 100 Corso di Economia Aziendale

97 Prof. Giovanni Fiori 97 La svalutazione dei crediti Esistenza di dubbi circa la reale capacità di un cliente di far fronte alle proprie obbligazioni SVALUTAZIONE DEI CREDITI V/CLIENTI Principio della PrudenzaPrincipio della Competenza In caso di incertezza sulla concreta possibilità di incassare Corso di Economia Aziendale

98 Prof. Giovanni Fiori 98 S.P. C.E. La svalutazione dei crediti Si ritiene di svalutare detti crediti per 100 Crediti v/clienti 900 +1.000 Svalutazione crediti 100 S.P. C.E. 1. Si incassano crediti per 900 Depositi bancari +900 Crediti v/clienti 0 +900 Corso di Economia Aziendale

99 Prof. Giovanni Fiori 99 S.P. C.E. La svalutazione dei crediti Si ritiene di svalutare detti crediti per 100 Crediti v/clienti 900 +1.000 Svalutazione crediti 100 S.P. C.E. 2. Si incassano crediti per 850 Oneri diversi +50 Depositi bancari +850 Crediti v/clienti 0 +900 Corso di Economia Aziendale

100 Prof. Giovanni Fiori 100 S.P. C.E. La svalutazione dei crediti Si ritiene di svalutare detti crediti per 100 Crediti v/clienti 900 +1.000 Svalutazione crediti 100 S.P. C.E. 3. Si incassano crediti per 1.000 Proventi straordinari +100 Depositi bancari +1.000 Crediti v/clienti 0 +900 Corso di Economia Aziendale

101 Prof. Giovanni Fiori 101 Ratei & Risconti OPERAZIONI A CAVALLO DI ANNO REGOLAMENTO ANTICIPATO REGOLAMENTO POSTICIPATO PAGAMENTO ANTICIPATO INCASSO ANTICIPATO PAGAMENTOPOSTICIPATO INCASSO POSTICIPATO RISCONTI ATTIVI RISCONTI PASSIVI RATEI PASSIVI RATEIATTIVI Corso di Economia Aziendale

102 Prof. Giovanni Fiori 102 I Risconti Attivi L’ 1/10/X si paga un contratto di assicurazione annuale di 120.000 € 1/10/X 30/09/X+1 31/12/X COMPETENZA ANNO X RISCONTO ATTIVO DURATA DEL SERVIZIO PAGAMENTO Corso di Economia Aziendale

103 Prof. Giovanni Fiori 103 I Risconti Attivi L’ 1/10/X si paga un contratto di assicurazione annuale di 120.000 € 1/10/X 31/12/X S.P. C.E. Dep. Bancari - 120.000 Servizi 120.000 S.P. C.E. Risconti Attivi 90.000 Servizi 120.000 30.000 Corso di Economia Aziendale

104 Prof. Giovanni Fiori 104 1/11/0X 30/04/0X+1 31/12/0X COMPETENZA ANNO OX RISCONTO PASSIVO DURATA DEL SERVIZIO INCASSO I Risconti Passivi L’ 1/11/0X si incassano 240.000 € per la prestazione di una consulenza semestrale Corso di Economia Aziendale

105 Prof. Giovanni Fiori 105 I Risconti Passivi L’ 1/11/0X si incassano 240.000 € per la prestazione di una consulenza semestrale 1/11/0X 31/12/0X S.P. C.E. Dep. Bancari + 240.000 Ricavi di vendita + 240.000 S.P. C.E. Risconti Passivi 160.000 Ricavi di vendita 240.000 80.000 Corso di Economia Aziendale

106 Prof. Giovanni Fiori 106 I Ratei Attivi L’ 1/10/0X si stipula un contratto di consulenza attiva annuale di 240.000 €. Incasso posticipato 1/10/0X 30/09/0X+1 31/12/0X RATEO ATTIVO DURATA DELLA CONSULENZA INCASSO Corso di Economia Aziendale

107 Prof. Giovanni Fiori 107 I Ratei Attivi 1/10/0X 31/12/0X S.P. C.E. S.P. C.E. Ratei Attivi 60.000 Ricavi 60.000 L’ 1/10/0X si stipula un contratto di consulenza attiva annuale di 240.000 €. Incasso posticipato Corso di Economia Aziendale

108 Prof. Giovanni Fiori 108 I Ratei Passivi L’ 1/9/0X si stipula un contratto di locazione passiva semestrale di 60.000 €. Pagamento posticipato 1/09/0X 28/02/0X+1 31/12/0X RATEO PASSIVO DURATA DEL CONTRATTO PAGAMENTO Corso di Economia Aziendale

109 Prof. Giovanni Fiori 109 I Ratei Passivi 1/09/0X 31/12/0X S.P. C.E. S.P. C.E. Ratei Passivi 40.000 Godimento beni di terzi 40.000 L’ 1/9/0X si stipula un contratto di locazione passiva semestrale di 60.000 €. Pagamento posticipato Corso di Economia Aziendale

110 Prof. Giovanni Fiori 110 Le rimanenze di materie S.P. C.E. Durante l’anno vengono acquistate materie per 1.000, pagamento tramite c/c Depositi bancari - 1.000 Materie + 1.000 Al 31/12 il magazzino materie (materie ancora utilizzabili) viene valutato 100. … Corso di Economia Aziendale

111 Prof. Giovanni Fiori 111 Le rimanenze di materie VALORIZZAZIONE DEL MAGAZZINO MATERIE Soluzione anglosassone Soluzione italo-tedesca (Previsione Codice civile) Corso di Economia Aziendale

112 Prof. Giovanni Fiori 112 Le rimanenze di materie S.P. Durante l’anno vengono comprate materie per 1.000, pagamento tramite c/c Depositi bancari - 1.000 SOLUZIONE ANGLOSASSONE C.E. Materie + 1.000 S.P. Al 31/12 il magazzino materie viene valutato 100. Magazzino Materie 100 C.E. Materie + 1.000 900 acquisti consumi Corso di Economia Aziendale

113 Prof. Giovanni Fiori 113 Le rimanenze di materie S.P. Durante l’anno vengono comprate materie per 1.000, pagamento tramite c/c Depositi bancari - 1.000 SOLUZIONE ITALO-TEDESCA (CODICE CIVILE) C.E. Materie + 1.000 S.P. Al 31/12 il magazzino materie viene valutato 100. Magazzino Materie 100 C.E. Variazione rimanenze mat. -100 Materie + 1.000 acquisti Mat. non consumate Corso di Economia Aziendale

114 Prof. Giovanni Fiori 114 Le rimanenze di prodotti S.P. C.E. Durante l’esercizio sociale, sono state prodotte 100 automobili di cui 60 vendute a 20.000 € l’una (costo per l’impresa 8.000 € l’una) Depositi bancari + 1.200.000 Ricavi + 1.200.000 Al 31/12, dunque, nel magazzino prodotti (prodotti non venduti) si trovano ancora 40 automobili … Corso di Economia Aziendale

115 Prof. Giovanni Fiori 115 VALORIZZAZIONE DEL MAGAZZINO PRODOTTI Soluzione anglosassone Soluzione italo-tedesca (Previsione Codice civile) CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA Le rimanenze di prodotti Corso di Economia Aziendale

116 Prof. Giovanni Fiori 116 S.P. Durante l’anno vengono sostenuti costi totali della produzione ottenuta (CPO) per 800.000 (100 macchine al costo di € 8.000 l’una) e si rilevano ricavi per 1.200.000 € (60 macchine a 20.000 l’una) Depositi bancari + 1.200.000 CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA C.E. … Tot. CPO + 800.000 S.P. Al 31/12 nel magazzino prodotti ho 40 automobili non vendute valutate 320.000 Magazzino Prodotti 320.000 C.E. Le rimanenze di prodotti … Tot. CPO + 800.000 Variazione rimanenze prodotti -320.000 Ricavi + 1.200.000 Corso di Economia Aziendale

117 Prof. Giovanni Fiori 117 CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA Le rimanenze di prodotti S.P. C.E. Variazione rimanenze prodotti +320.000 Oggetto : Re: [Embaluiss-corsi] Attività View Full Header Guarda la versione stampabile View Full Header Guarda la versione stampabile Da:"Romina Bernardi" Data:Gio, Luglio 13, 2006 1:31 pm A: Priorità:Normale Oggetto : Re: [Embaluiss-corsi] Attività View Full Header Guarda la versione stampabile View Full Header Guarda la versione stampabile Da:"Romina Bernardi" Data:Gio, Luglio 13, 2006 1:31 pm A: Priorità:Normale S.P. Depositi bancari + 1.200.000 C.E. … Tot. CPO + 800.000 Ricavi + 1.200.000 Magazzino Prodotti 320.000 … Tot. CPO + 800.000 Durante l’anno vengono sostenuti costi totali della produzione ottenuta (CPO) per 800.000 (100 macchine al costo di € 8.000 l’una) e si rilevano ricavi per 1.200.000 € (60 macchine a 20.000 l’una) Al 31/12 nel magazzino prodotti ho 40 automobili non vendute valutate 320.000 Corso di Economia Aziendale

118 Prof. Giovanni Fiori 118 CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA Le rimanenze di prodotti Al 31/12 nel magazzino prodotti ho 40 automobili valutate 320.000 60 prodotti valutati al prezzo di vendita 40 prodotti valutati al costo di produzione S.P. C.E. Variazione rimanenze prodotti +320.000 Magazzino Prodotti 320.000 Ricavi + 1.200.000 … Tot. CPO + 800.000 Corso di Economia Aziendale

119 Prof. Giovanni Fiori 119 L’incremento di immobilizzazioni per lavori interni S.P. C.E. Alla fine dell’esercizio la società ha sostenuto costi di produzione pari a 8.000.000 Euro e durante l’anno essa impiega parte delle proprie risorse e delle spese correnti sostenute per la realizzazione interna di un fabbricato del valore di 200.000 €. … … Costo Produzione Ottenuta + 8.000.000 Corso di Economia Aziendale

120 Prof. Giovanni Fiori 120 INCREMENTO IMM.NI PER LAVORI INTERNI Soluzione anglosassone Soluzione italo-tedesca Previsioni Codice civile CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA L’incremento di immobilizzazioni per lavori interni Corso di Economia Aziendale

121 Prof. Giovanni Fiori 121 CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA L’incremento di immobilizzazioni per lavori interni Durante l’anno vengono sostenuti costi totali della produzione ottenuta (CPO) per 8.000.000 tra i quali anche quelli per la realizzazione di un capannone in economia per un valore di 200.000 S.P. Immobilizzazioni 200.000 C.E. … Tot. CPO + 8.000.000 Incrementi di imm.ni per lavori interni -200.000 Corso di Economia Aziendale

122 Prof. Giovanni Fiori 122 CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA Oggetto : Re: [Embaluiss-corsi] Attività View Full Header Guarda la versione stampabile View Full Header Guarda la versione stampabile Da:"Romina Bernardi" Data:Gio, Luglio 13, 2006 1:31 pm A: Priorità:Normale Oggetto : Re: [Embaluiss-corsi] Attività View Full Header Guarda la versione stampabile View Full Header Guarda la versione stampabile Da:"Romina Bernardi" Data:Gio, Luglio 13, 2006 1:31 pm A: Priorità:Normale S.P. Immobilizzazioni 200.000 C.E. … Tot. CPO + 8.000.000 Incrementi di imm.ni per lavori interni 200.000 L’incremento di immobilizzazioni per lavori interni Durante l’anno vengono sostenuti costi totali della produzione ottenuta (CPO) per 8.000.000 tra i quali anche quelli per la realizzazione di un capannone in economia per un valore di 200.000 Corso di Economia Aziendale

123 Prof. Giovanni Fiori 123 I fondi rischi ed oneri I FONDI Incerti nell’ESISTENZA, nell’AMMONTARE e nella SCADENZA FONDI RISCHI FONDI ONERI Certi nell’ESISTENZA ma incerti nell’AMMONTARE e nella SCADENZA Corso di Economia Aziendale

124 Prof. Giovanni Fiori 124 I fondi rischi ed oneri I FONDI FONDI RISCHI FONDI ONERI La Finanza multa la società per un’irregolarità. È avviato il ricorso. Lavori di manutenzione ordinaria. Certi nell’esistenza, non nella scadenza e nell’ammontare Incerti nell’esistenza (c’è la possibilità di vincere il ricorso), nella scadenza e nell’ammontare Corso di Economia Aziendale

125 Prof. Giovanni Fiori 125 Il risultato d’esercizio RISULTATO D’ESERCIZIO Ricavi > Costi UTILE PERDITA Ricavi < Costi È necessario valutare se l’impresa ha creato o distrutto valore. Si devono confrontare le risorse che non si possono più utilizzare con le fonti acquisite a titolo definitivo Corso di Economia Aziendale

126 Prof. Giovanni Fiori 126 Il risultato d’esercizio A fine anno, ed a seguito delle rettifiche, i ricavi dell’esercizio risultano pari a 1.000 a fronte di costi totali per 600: S.P. C.E. ……………… TOTALE COSTI 600 ……………… TOTALE RICAVI 1.000 UTILE 400 Ricavi (1.000) > Costi (600) = UTILE (400) Patrimonio netto … Corso di Economia Aziendale

127 Prof. Giovanni Fiori 127 Il risultato d’esercizio A fine anno, ed a seguito delle rettifiche, i ricavi dell’esercizio risultano pari a 800 a fronte di costi totali per 900: S.P. C.E. ……………… TOTALE COSTI 900 ……………… TOTALE RICAVI 800 PERDITA 100 PERDITA (100) Ricavi (800) < Costi (900) = PERDITA (100) Patrimonio netto … Corso di Economia Aziendale

128 Prof. Giovanni Fiori 128 Il risultato d’esercizio DESTINAZIONE DELL’UTILE Distribuzione ai soci Accantonamento a riserva In parte distribuito ed in parte accantonato. Ricavi (1.000) > Costi (600) = UTILE (400) Corso di Economia Aziendale

129 Prof. Giovanni Fiori 129 Il risultato d’esercizio DESTINAZIONE DELL’UTILE Distribuzione ai soci Ricavi (1.000) > Costi (600) = UTILE (400) C.E. S.P. Depositi bancari -400 UTILE 400 0 PN Corso di Economia Aziendale

130 Prof. Giovanni Fiori 130 Il risultato d’esercizio DESTINAZIONE DELL’UTILE Ricavi (1.000) > Costi (600) = UTILE (400) C.E. S.P. UTILE 400 0 Riserve 400 PN Accantonamento a riserva Corso di Economia Aziendale

131 Prof. Giovanni Fiori 131 Il risultato d’esercizio DESTINAZIONE DELL’UTILE Ricavi (1.000) > Costi (600) = UTILE (400) C.E. S.P. UTILE 400 0 Riserve 200 PN In parte distribuito ed in parte accantonato Depositi bancari -200 Corso di Economia Aziendale

132 Prof. Giovanni Fiori 132 Il risultato d’esercizio SISTEMAZIONE DELLA PERDITA Reintegro da parte dei soci Compensazione con le riserve Perdita portata a nuovo. Ricavi (800) < Costi (900) = PERDITA (100) Corso di Economia Aziendale

133 Prof. Giovanni Fiori 133 Il risultato d’esercizio SISTEMAZIONE DELLA PERDITA Reintegro da parte dei soci C.E. S.P. Depositi bancari +100 PERDITA (100) 0 PN Ricavi (800) < Costi (900) = PERDITA (100) Corso di Economia Aziendale

134 Prof. Giovanni Fiori 134 Il risultato d’esercizio SISTEMAZIONE DELLA PERDITA C.E. S.P. PERDITA (100) 0 Riserve -100 PN Compensazione con le riserve Ricavi (800) < Costi (900) = PERDITA (100) Corso di Economia Aziendale

135 Prof. Giovanni Fiori 135 Il risultato d’esercizio SISTEMAZIONE DELLA PERDITA C.E. S.P. Perdita portata a nuovo Ricavi (800) < Costi (900) = PERDITA (100) PERDITA (100) 0 PERDITE A NUOVO (100) PN Corso di Economia Aziendale

136 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 136 Il bilancio «Gli amministratori devono redigere il bilancio d’esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. …» ART. 2423 Codice Civile

137 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 137 A) Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti ATTIVITÀPASSIVITÀ Lo Stato Patrimoniale B) Immobilizzazioni C) Attivo circolante D) Ratei & Risconti  materiali  immateriali  finanziarie  rimanenze  crediti  att. finanz. che non costituiscono imm.ni  disponibilità liquide A) Patrimonio Netto B) Fondi rischi e oneri C) Fondo TFR E) Ratei & Risconti D) Debiti

138 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 138 Il Conto Economico A) Valore della produzione B) Costi della produzione C) Proventi ed oneri finanziari E) Proventi ed oneri straordinari D) Rettifiche di valore alle attività finanziarie Risultato prima delle imposte Imposte Utile/perdita d’esercizio A) - B)

139 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 139 Lo Stato Patrimoniale art. 2424 Codice Civile A CREDITI VERSO SOCI per versamenti ancora dovuti B IMMOBILIZZAZIONI I. Imm.ni immateriali 1) costi di impianto e ampliamento 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5) avviamento 6) imm.ni incorso ed acconti 7) altre TOTALE II. Imm.ni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinari 3) attrezzature industriali e commerciali 4) altri beni 5)imm.ni in corso ed acconti TOTALE A PATRIMONIO NETTO I. Capitale II. Riserva da sovrapprezzo azioni III. Riserve di rivalutazione IV. Riserva legale V. Riserva per azioni proprie in portafoglio VI. Riserve statutarie VII. Altre riserve VIII. Utili (perdite) portati a nuovo IX. Utile (perdita) d’esercizio TOTALE B FONDI PER RISCHI ED ONERI 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) per imposte, anche differite 3) altri TOTALE C TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

140 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 140 Lo Stato Patrimoniale art. 2424 Codice Civile III. Imm.ni finanziarie 1) partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese 2) crediti a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate c) verso imprese controllanti d) verso altre imprese 3) altri titoli 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore complessivo TOTALE TOTALE IMMOBILIZZAZIONI B D DEBITI 1) obbligazioni 2) obbligazioni convertibili TOTALE E RATEI E RISCONTI 3) debiti verso soci per finanziamenti 4) debiti verso banche 5) debiti verso altri finanziatori 6) acconti 7) debiti verso fornitori 8) debiti rappresentati da titoli di credito 9) debiti verso imprese controllate 10)debiti verso imprese collegate 11) debiti verso controllanti 12) debiti tributari 13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 14) altri debiti

141 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 141 Lo Stato Patrimoniale art. 2424 Codice Civile C ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) lavori in corso su ordinazione 4) prodotti finiti e merci 5) acconti TOTALE II. Crediti 1) verso clienti 2) verso imprese controllate 3) verso imprese collegate 4) verso controllanti TOTALE III. Attività finanziarie che non costituiscono imm.ni 1) partecipazioni in imprese controllate 2) partecipazioni verso imprese collegate 4) partecipazioni verso controllanti TOTALE 4 bis) crediti tributari 4 ter) imposte anticipate

142 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 142 Lo Stato Patrimoniale art. 2424 Codice Civile IV. Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa TOTALE TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE C D RATEI E RISCONTI

143 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 143 Il Conto Economico art. 2425 Codice Civile A VALORE DELLA PRODUZIONE 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione 4) incrementi di imm.ni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio TOTALE B COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi 8) per godimento beni terzi 9) per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolanti e delle disponibilità liquide 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) accantonamento per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione TOTALE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)

144 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 144 Il Conto Economico art. 2425 Codice Civile C PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate 16) altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle imm.ni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti b) da titoli iscritti nelle imm.ni con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti 17) interessi ed altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso controllate e collegate e verso controllanti TOTALE (15+16 -17± 17bis) D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE 18) rivalutazioni a) di partecipazioni b) di imm.ni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19) svalutazioni a) di partecipazioni b) di imm.ni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni TOTALE DELLE RETTIFICHE (18-19) 17 bis) utili e perdite su cambi

145 Prof. Giovanni Fiori Corso di Economia Aziendale 145 Il Conto Economico art. 2425 Codice Civile E PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n.5) 21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n14), e delle imposte relative a esercizi precedenti TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE (20-21) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A – B ± C ± D ± E) 23) UTILE (PERDITE) DELL’ESERCIZIO 22) imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite anticipate


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