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PubblicatoSimone Lanza Modificato 8 anni fa
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LA PRESSIONE Qualunque corpo, per il fatto stesso di avere un peso, esercita una pressione. Ma la pressione non dipende solo dal peso,dipende anche dalla superficie su cui si esercita. Esempio: pensiamo a un uomo che si muove sulla neve fresca: egli preme sulla neve, lasciando un’ impronta più o meno profonda a seconda del suo peso.
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LA MISURA DELLA PRESSIONE La pressione atmosferica si misura con il barometro. Di grande importanza è l'antico barometro a mercurio di Torricelli. La misura della pressione si può esprimere con diverse unità: il millimetro di mercurio (mmHg) il pascal (Pa) il millibar (mb) l'atmosfera (atm)
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LA PRESSIONE VARIA CON L'ALTITUDINE Già nel XVII l’uomo aveva scoperto che, salendo in montagna, la pressione dell’aria diminuisce. Ciò si spiega con il fatto che, man mano che si sale, l’ideale colonna d’aria che si trova sopra di noi diventa meno alta e quindi meno pesante, esercitando così una minore pressione.
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LA PRESSIONE VARIA CON LA TEMPERATURA Per comprendere come la temperatura possa influire sulla pressione, immaginiamo due colonne d’aria perfettamente uguali che vengono riscaldate in modo differente. Quando l’aria viene riscaldata, si dilata, ovvero le molecole si allontanano fra loro: in tal modo una colonna d’aria a temperatura più alta tiene meno molecole di una colonna uguale ma a temperatura più bassa; alla base della colonna d’aria a più alta temperatura quindi il peso e la pressione saranno minori.
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L’aria secca pesa più dell’aria umida e, di conseguenza, esercita una pressione maggiore. Questo succede perché le molecole di vapore acqueo presenti nell’aria umida pesano meno delle molecole di azoto e di ossigeno di cui hanno preso il posto. In definitiva, aria calda e umida corrispondono a una situazione di bassa pressione, mentre aria fredda e secca corrispondono a una situazione di alta pressione. Le variazioni locali della pressione atmosferica, dovute principalmente alla temperatura e all’ umidità, non superano in genere i 10-20 millibar al giorno. LA PRESSIONE VARIA CON L’UMIDITA ’
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LA CONDENSAZIONE La condensazione è il passaggio dallo stato gassoso allo stato liquido che si verifica quando c’è un raffreddamento. Si ha il fenomeno della condensazione quando il vapore acqueo viene a contatto con superfici solide, essa può avvenire anche nell’aria quando il vapore acqueo trova i nuclei di condensazione ovvero particelle sempre presenti nell’aria e si trasforma in minuscole goccioline d’acqua.
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LE NUBI Il vapore tende a raffreddarsi più sale nell’aria e, quando incontra nuclei di condensazione, forma le nubi, cioè ammassi di goccioline d’acqua liquida, in qualche caso il vapore acqueo si raffredda tanto da passare allo stato solido e si formano nubi di ghiaccio, i cirri. Più spesso le nubi sono un misto di particelle solide e liquide come accade nei cumuli. Le nebbie sono le nubi che si formano quando uno strato di aria umida viene a contatto con una superficie più fredda.
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LE PRECIPITAZIONI Nelle nubi le particelle si possono unire formando gocce più grandi. Quando l’aria non riesce più a sostenerle ricadono sulla terra sotto forma di precipitazioni. Le precipitazioni possono essere liquide nel caso della pioggia, o solide nel caso della neve e della grandine.
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CHE COS’È IL VENTO Nella zona ad alta pressione quindi più fredda, vi è un maggior numero di molecole che in quella a bassa pressione, più calda. Poiché le molecole si muovono dalla zona in cui sono più dense a quella in cui sono più rade, si verifica un movimento orizzontale d’aria, dalla zona di alta pressione a quella di bassa pressione, detto vento. Il vento di alta quota si muove in senso inverso rispetto al vento di bassa quota e si crea un ciclo detto cella convettiva.
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I VENTI PERIODICI Un tipico esempio di vento che inverte il proprio senso di movimento è la brezza. Durante il giorno il mare si riscalda lentamente, mentre la terra si riscalda rapidamente, quindi sul mare si registra alta pressione e sulla terra bassa pressione ; si genera così un moto d’aria dal mare alla terra detto brezza di mare. Di notte si crea sul mare una bassa pressione e sulla terra un’alta pressione che obbliga l’aria a muoversi dalla terra al mare.
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CICLONI E ANTICICLONI Una vasta massa d’aria con bassa pressione si chiama ciclone mentre un’area con alta pressione si chiama anticiclone. L’area ciclonica porta cattivo tempo perché essendo un’area di bassa pressione lì convergono i venti che si caricano di umidità generando in qualche caso piogge. Viceversa l’area anticiclonica porta più facilmente bel tempo poiché essendo una zona di alta pressione partono venti diretti verso l’esterno.
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